Capitolo 42

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Ci mettiamo a letto e Alessio mi abbraccia tirandomi a se..

A: "allora amore ti è piaciuto?"
Io: "tantissimo, non so come ringraziarti"
*dico salendo a cavalcioni su di lui*
Io: "grazie grazie grazie grazie grazie grazie"
*dico tra un bacino e l'altro*
A: "basta un tuo sorriso amore mio per ringraziarmi"
*istintivamente sorrido*
A: "come questo, hai già saldato il tuo debito"
Io: "non è vero, tu mi hai fatto un regalo fantastico"
A: "anche tu! Il tuo sorriso è fantastico ed è il regalo più bello per me vederti sorridere"
Io: "sei troppo dolcioso"
A: "e allora? Me lo merito un bacino o no?"
*dice lasciandosi sfuggire una risata*
Io: "si, tutti quelli che vuoi"

Torno al suo fianco e iniziamo a baciarci dolcemente.

A: "ti amo"
Io: "anche io"
*sbadiglio*
A: "Hai son..?"

Viene interrotto da un cuscino che gli arriva in testa..

G: "io vorrei dormire.. State zitti.."
*piagnucola*

Io e Alessio ridacchiamo e poi ci diamo la buonanotte..
Mi appoggio al suo petto e in pochissimo tempo mi addormento cullata dal battito del suo cuore.

La mattina successiva vengo svegliata da tanti bacini su tutta la mia faccia..

Io: "mmm"
A: "buongiorno piccola"
Io: "buongiorno"
*dico stiracchiandomi*
G: "colazione in camera"
R: "amore è stata una tua idea?"
G: "ma va è stata di Alessio"
*ci mettiamo tutti a ridere*
R ridendo: "ah ecco.. Credevo.."
Io: "grazie amore"
R: "grazie Alessio"
*ci mettiamo a ridere ancora*
G: "ehy io te l'ho portata su"
R ridendo: "sai che fatica"
G: "esatto"
A: "dai mangiate che oggi facciamo il giro di Roma con la 'Bernabei's Tour'"
Io: "ok mi sa che metto le scarpe più comode che ho.."
A: "eh fidatevi un po'!"

Detto questo facciamo colazione e per una volta non ci sporchiamo come maialini e non ci facciamo dispetti come due bimbi dell'asilo!

Dopo esserci vestiti e aver messo le valige in macchina, iniziamo a girare per Roma.

Io: "scusi, mi saprebbe dire dove andiamo subito?"
*chiesi ad Alessio fingendomi una turista e lui la mia guida*
A: "certo signorina, la porterò al Colosseo"
Io: "oh grazie"
*ci mettiamo a ridere*

Iniziamo a camminare e dopo circa 30 minuti ancora non siamo arrivati!

Io: "c'è ancora molto? Sono stancaaaaa"
A: "ti stanchi facilmente eh, lo terrò presente"
*fa un sorrisetto malizioso*
Io: "scemo!"
G: "Alessio, ma non era dall'altra parte?"
A: "no era di qui!"
G: "no! Era dall'altra parte a meno che l'abbiano sposato ieri sera apposta per te!"
*ci mettiamo tutti a ridere*
A: "ah si giusto.. Ma l'ho fatto apposta per vedere se eravate attenti, cosa che nessuno era!"
Io: "si certo! Ma c'è qualcosa da questa parte? Torniamo indietro dopo! Non vorrei tornare là e poi qua ancora!"
A: "ehm ehm"
*dice tirando fuori il cellulare*
Io: "che fai?"
A: "guardo Google maps"
*dice in tono ovvio mentre noi ci mettiamo tutti a ridere*
Io: "meno male che ci potevamo fidare di te!"
A: "io ho detto che vi guidavo non vi ho detto come!"
Io: "ok andiamo va"

Passiamo la giornata così tra risate, camminate, prese in giro, camminate, divertimento e ho già detto camminate?
Abbiamo visitato o meglio dire visto la maggior parte dei monumenti o almeno le cose rappresentative di Roma..

Ora, dopo una veloce cena da Mecdonald's, saliamo in macchina per tornare a casa.

Durante il viaggio di ritorno Alessio è dietro con me e io ne approfitto per appoggiarmi a lui..
Senza neanche accorgemene mi addormento.

{punto di vista di Alessio}

È da quando siamo partiti che non sento parlare Nicole..
È appoggiata al mio petto e i capelli che le coprono praticamente tutto il visto.. Direi che si è addormentata..
È così bella..

Siamo arrivati, ma non mi va di svegliarla.. È così stanca.. Perciò la prendo in braccio e suono al campanello di casa sua mentre Giulio prende la sua borsa e la sua valigia..

M: "ciao Alessio, cos'è successo?"
*dice guardando la figlia in braccio a me*
Io: "niente Michela.. Si è addormentata in macchina, oggi abbiamo camminato molto e ci siamo stancati.. Non mi andava di svegliarla"
*dico sussurrando*
M: "grazie mille Alessio, è andato tutto bene?"
Io: "tutto perfetto!"
M: "mi fa piacere.. Vieni dentro.. Portala pure in camera"
Io: "le sue cose le ha Giulio"
M: "ah si grazie mille"

Entro in casa e salgo le scale. Appena arrivo in camera sua la appoggio delicatamente al letto e decido di lasciarla vestita così, non vorrei che sua mamma pensasse male..

Le tolgo le scarpe e la copro.

Prima di uscire le lascio un bacio sulla fronte e le lascio un bigliettino con scritto: "scusa se ti non ti ho svegliata, ma eri talmente bella e tranquilla che non volevo disturbarti tanto ci rivedremo domani e poi devo farmi perdonare per avervi fatto girare così tanto a Roma oggi ahah. Ti amo. Alessio"

Le do un'ultima occhiata e, dopo aver salutato Michela e Marco, salgo nella macchina di Giulio per tornare a casa.

Sei stronzo, ma ti amo |Alessio BernabeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora