Capitolo 13

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Da come ride deve essere parecchio ubriaca, non posso permettere che quel porco le stia addosso così mi avvicino a loro e prendo Nicole per il braccio abbastanza forte per tirarla via da quello, ma lei fa una smorfia, non so, di dolore.. Non ditemi che l'ha rifatto!
Dopo vedró, ora la devo portare via. I

Il tipo é troppo ubriaco e si prende subito un'altra tipa senza farci troppo caso. Nicky mi si appoggia addosso e inizia a ballare in modo troppo provocante.

N: "eeeeeeeee faciamooooo feeeestaaaaaaaa"
*dice biascicando e si capisce davvero poco*
Io: "no, andiamo via"
N: "noo vatteneeee"

Guardo Emma e vedo che è ubriaca, cosi dico a Francesco di portarla a casa.
Io non ascolto le proteste di Nicole e sono costretto a prenderla in braccio perchè non vuole camminare.

N: "lasciamiii andareee"
*mi dice abbracciandomi di più mettendo il viso nell'incavo del mio collo*

Sorrido e sento che mi sta dando dei bacini sul collo.
Appena arrivo davanti alla macchina l'appoggio sui sedili dietro sdraiata e la porto a casa mia almeno siamo soli, non posso portarla in queste condizioni da sua mamma.

Appena arriviamo a casa mia noto che si é addormentata e la prendo in braccio cercando di non svegliarla.
La porto in casa e la faccio sdraiare sul mio letto. Non posso farla dormire vestita, così le tolgo i tacchi e il vestito notando che le maniche del vestito sono sporche di sangue.. È stata colpa mia, l'ho presa troppo forte, ma non pensavo fosse ritornata a tagliarsi..
Le le tolgo il vestito, quanto è bella!
Anche se è talmente magra che le si possono contare tutte le costole.. Le metto una mia maglia che le copre a malapena il sedere, non so cosa le farei.. Si, penso di essermene innamorato e lei ha bisogno di me.

La metto sotto alle coperte, mi svesto coricandomi accanto a lei che mi si accoccola subito sul petto mentre io la stringo forte e le do un bacio tra i capelli addormentandomi così.

{punto di vista di Nicole}

Ho la testa che mi pulsa, apro un occhio e cerco di girarmi, ma due braccia me lo impediscono.
Alzo gli occhi e vedo che è Alessio, cosa ci faccio qui?
Sento Alessio muoversi e apre un occhio.

A: "buongiorno"
Io: "Alessio cosa buongiorno?!? Perché sono qua? E per di più con una tua maglia addosso! Cosa abbiamo fatto?
A: "beh abbiamo insomma..mmm..scopato tutta notte"
*lo guardo con gli occhi spalancati*
Io: "ehh no non è vero"
A: "infatti non lo è ma dovresti vedere la tua faccia"
*si mette a ridere*
Io: "stronzo"
*gli do un pizzicotto*
Io: "ma cosa ci faccio qua?"

Alessio inizia col dirmi che ero ubriaca.. Ma mi sale un conato di vomito, Alessio lo capisce cosi si alza e corriamo in bagno.
Prima che me ne accorga, rigetto tutto nel wc mentre Alessio mi tiene indietro i capelli e mi accarezza la schiena per calmarmi.

Dopo qualche conato cerco di alzarmi, ma sono troppo debole così Alessio mi aiuta prendendomi in braccio.

A: "come stai?"
Io: "come se mi fosse passato sopra un camion"
A: "normale, hai bevuto come non so cosa ieri sera.. Ecco perché sei da me e poi ti strusciavi sopra a uno in modo osceno"
Io: "potevi lasciarmi fare, a te cosa importa?"
A: "ma lo vuoi capire che per me sei importante?"
Io: "ah così importante che mi hai abbandonata, giusto vaffanculo"
*dico urlando e me ne pento subito perché ho un mal di testa assurdo*
A: "si lo so, faccio schifo e ti sei fatta ancora del male, ma io ti amo tanto e non voglio amarti, è questo il problema! Io non ti merito, sei troppo speciale e fantastica e tu non ti meriti uno che ti abbandona come me"

Io rimango shoccata, ma sono felice.. Insomma è innamorato di me.

Io: "davvero?"
A: "si davvero"

Mi spunta un sorrisino e mi aggrappo a lui stringendolo forte e poi lo bacio, un semplice bacio a stampo, nulla di più.

A: "non mi interessa la mia paura, io ti amo e non posso lasciarti sola a farti del male"
Io: "ti amo anch'io, tanto"
A: "allora promettimi che non prenderai mai più in mano una lametta"
Io: "ma non l'ho più fatto"
*mento*
A: "non è vero, guardati le braccia, bisogna disinfettarli, ieri sera ti si sono riaperti"
*io annuisco incapace di ribattere*

Prende un batuffolo di cotone e lo imbeve di disinfettante. Con cura, stando attento, disinfetta piano il baccio mettendoci poi dei cerotti.. Infine mi bacia.

Io: "Ale, ma ora cosa siamo noi?"
*dico seduta sulle sue gambe mentre lo abbraccio*
A: "tu MIA, io TUO"
*sorrido a questa affermazione e lo bacio*
Io: "ah quindi mi hai vista nuda"
A: "eh si ammetto che mi sono passati per la mente parecchi pensieri sconci, ma mi sono trattenuto.. E l'intimo nero di pizzo mi piace molto"

Arrosisco di colpo e lui mi stringe più forte ridendo.

Sei stronzo, ma ti amo |Alessio BernabeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora