Capitolo 53

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Stamattina appena mi sveglio vado in bagno per lavarmi e vestirmi..
Appena guardo la mia immagine riflessa allo specchio prendo paura: ho le occhiaie e gli occhi rossi e gonfi.
Decido di truccarmi un po' per cercare di mascherare il mio pianto ed evitare le domande di Alessio anche perché non saprei cosa rispondere e di certo non posso dire la verità.

Non mangio niente per colazione, prima mangiavo una cosa volante ora più neanche quella e vado direttamente in ospedale..

Appena arrivo alla sua camera busso alla porta, ma non risponde allora entro e vedo che sta ancora dormendo..

Ha l'aria da cucciolo indifeso e ciò fa molta tenerezza..

Mi avvicino piano piano a lui e gli accarezzo delicatamente la guancia stando attenta a non svegliarlo..
Mi siedo li di fianco a lui e cerco qualcosa da fare mentre aspetto che si svegli..

Noto sul comodino il suo cellulare e tutti i suoi oggetti: l'anello che gli ho regalato, la nostra collana e alcuni bracciali..
Prendo subito la collana e la metto in tasca.. È meglio che non la veda altrimenti mi fa domande..

Poi prendo il suo cellulare e a malincuore vado ad eliminare la nostra chat e le nostre foto in cui ci baciamo..
Mentre faccio ciò continuo a ripetermi 'lo sto facendo per lui' come un mantra per convincermi a continuare senza scoppiare a piangere..

Finisco appena in tempo perché lui si sveglia..

A: "buongiorno"
Io: "giorno"
A: "sei qui da molto?"
Io: "no.. 10/20 minuti.."
A: "potevi svegliarmi"
Io: "nono stai tranquillo.. Dormivi così bene.."
*Alessio mi sorride*
Io: "ehm volevo chiederti scusa per ieri se sono andata via così senza darti spiegazioni"
A: "tranquilla, ti capisco.. Ti chiedo scusa io.."
Io: "per cosa?"
A: "per il fatto che non mi ricordo di te.."
*si rattrista*
Io: "ehy non è colpa tua, me lo fai un sorriso?"
*mi sorride e fa sorridere anche me*
Io: "ecco così va meglio"
A: "ehm.. Ho sete.. C'è dell'acqua?"
Io: "no ma te la vado a prendere subito"
A: "grazie"
*mi alzo ma mi ferma per il polso*
Io: "si?"
A: "ma tu mangi?"
Io: "ehm sì perché?"
A: "sei molto magra"
*automaticamente mi compare un sorriso sul viso*
A: "perché sorridi?"
Io: "perché anche prima mi facevi spesso questa domanda e a volte mi obbligavi tu a mangiare.."
A: "beh vedi che allora le cose non sono cambiate molto.."
*sorride*
Io: "già"

Esco dalla stanza e vado a prendergli l'acqua..

Magari le cose non fossero cambiate.. Ora non passeremmo il tempo a parlare, ma lo passeremmo a scambiarci baci e abbracci.. Anche se mi basta il fatto che si sia svegliato..

Gli prendo l'acqua e torno in camera e vedo che ha in mano in cellulare..
Ho fatto appena in tempo a cancellare le foto fiu..

Io: "certo che si vede che stai meglio"
*ridacchiando*
A: "perché?"
Io: "non ti scolli mai dal cellulare.."
A: "ahahah adesso però non mi ricordo il pin.."
*cazzo non gli ho cambiato quello.. Beh mi invento una scusa*
Io: "è 1811"
A: "come mai tu lo sai?"
Io: "perché è uguale al mio"
A: "e cosa significa questo pin?"
Io: "è una specie di anniversario.. Il giorno in cui siamo diventati migliori amici diciamo.."
A: "dello scorso anno?"
Io: "si"
A: "te la senti di parlare di come è iniziata la nostra amicizia? Magari mi viene in mente qualcosa.."

Mi fa gli occhi dolci e per me diventa impossibile dirgli di no, ha sempre usato questa tecnica quando voleva qualcosa e io non sono mai riuscita a negargli niente..

Mi piacerebbe raccontargli tutto per filo e per segno, ma so che non posso e dovrò togliere le parti dei baci e del nostro fidanzamento.

Io: "va bene"
*prendo un respiro e inizio a raccontare*
Io: "ci siamo conosciuti a scuola, io mi ero appena trasferita e tu eri il tipico ragazzo 'so figo' e lasciatelo dire, ma eri stronzo e ti odiavo"
*gli scappa una risatina che coinvolge anche me*
Io: "poi io ho iniziato a frequentare il tuo gruppo di amici grazie ad Emma e possiamo dire che tra me e te era puro odio.. Poi una prof ci ha messo in coppia per una ricerca e tu sei venuto a casa mia.. Li abbiamo iniziato a parlare di noi, conoscerci meglio, siamo riusciti a non insultarci e sono iniziate le nostre uscite da amici.. Al parco divertimenti, al parco, al mare.. Ma poi a scuola era tutto come prima, riniziavamo a insultarci e trattarci male.. Poi tu hai scoperto il mio segreto e tutto è cambiato.."
A: "e qual è il tuo segreto?"
Io: "ehm.. Il fatto che mi tagliavo.."
A: "e cos'ho fatto io? Come mi sono comportato?"
Io: "cosa faresti se lo scoprissi adesso?"
A: "cercherei un modo per evitare di fartelo fare e probabilmente passerei tutto il tempo con te"
Io: "e hai fatto così.. Ma abbiamo anche fatto una specie di patto.."
A: "un patto cioè?"
Io: "io non dovevo più tagliarmi almeno per una settimana e tu non dovevi più andare a letto con nessuna per quella settimana"
A: "ahia.. Allora ci tenevo davvero a te"
*ridacchiando*

L'ultima parte l'ha detta più a se stesso che a me..

Io: "già"

Alessio non dice più niente e inizia un silenzio imbarazzante in cui nessuno sa cosa dire o come comportarsi..

Fortunatamente viene interrotto dai ragazzi che sono venuti a trovare Alessio perció io decido di lasciarli tra uomini e vado a fare una passeggiata..

Sei stronzo, ma ti amo |Alessio BernabeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora