Capitolo 6
Pov Edmund
Che cavolo mi era venuto in mente? Se Marco lo veniva a sapere mi ammazzava!
Ma lei è così particolare, sono sicuro che non dirà nulla, ma non è questo che mi preoccupa: mi preoccupa il fatto che possa non sentirsi a suo agio, mi preoccupa che le succeda qualcosa per colpa mia. Oh insomma Edmund! Perché ti fai tutti questi cavolo di problemi? È solo una ragazza! Sai quante ne trovi meglio? Quindi goditi la serata e fregatene!-Ehi amico!- mi chiamò Marco -Ce ne hai messo di tempo ad arrivare! Ti aspettavo per le dieci, non per le undici!-
-Scusa, ho portato una mia amica.- dissi senza riflettere.
-Bene, poi me la presenti.- per un attimo mi preoccupai, ma poi dentro di me tirai un sospiro di sollievo pensando che la festa era in maschera.
-Ma è una della brigata vero Ed?- chiese lui inquisitorio.
-Si si, certo! Non preoccuparti! Sei teso come una corda di violino! Rilassati!- dissi io dandogli una sonora pacca sulla spalla.
Quando Marco incominciava ad andare in paranoia chi lo fermava più, per fortuna che non doveva partecipare alla gara di domani, altrimenti si sarebbe dovuto bombardare di antistress, non che non lo facesse già adesso, ma ancora di più.
Proprio quando stavo per rilassarmi anch'io, mia sorella entrò nella mia tenda, e specifico MIA, quindi uno pensa che gentilmente la persona che deve entrare potrebbe anche chiedere il permesso prima di farlo.
-Honor!- richiamai mia sorella leggermente alterato.
-Che vuoi?- chiese lei già sulla difensiva mettendosi i pugni sui fianchi.
-Si chiede il permesso prima di entrare!-
-Perché? Sei mio fratello no?-
-Metti caso fossi stato nudo?-
-E allora?-
-Honor?!?!- ero esterrefatto! Io mi vergognavo molto a mostrare certe parti del mio corpo a mia sorella, ma lei pareva non avesse questo tipo di problema, almeno non con me.
-Che vuoi? Sei o non sei mio fratello? Non mi fa mica impressione vederti come mamma ti ha fatto!- sbottò lei mettendosi seduta sul letto.
-Dato che questa conversazione non sta prendendo una piega molto bella, potresti dirmi che ci fai qui?- chiesi scocciato, forse voleva lamentarsi per la scelta dei costumi di quell'anno.
Forse me la sarei cavato con poco...
-Perché hai fatto venire quella povera ragazza???- mi chiese rossa in volto. No, non me la sarei cavata con poco, o meglio non me la sarei cavata e basta.
-Senti Honor, non mi va di affrontare questo discorso con te!--Ti elenco tre motivi per cui non avresti dovuto:
Numero uno: lei è una brava ragazza, mi sta molto simpatica e TU non hai il diritto di trattarla come una qualunque delle tue sgualdrine!
Numero due: non fa parte della brigata e se papà lo scopre ti ammazza!
Numero tre: come hai osato mandarmi da lei conciata così? - Honor finì la sua predica e aspettò le mie risposte con le braccia incrociate sul petto.
Finalmente aveva finito!
-Adesso tocca a me:Numero uno: le ragazze che frequento non sono sgualdrine.
Numero due: non la tratterò come tratto loro perché non me lo permetterà.
Numero tre: non me ne frega nulla di papà!
Numero quattro: non mi rompere più le palle e vattene dalla mia tenda!-
-Quali sono le tue intenzioni con lei?- chiese mia sorella guardandomi seria. Ma che le fregava della mia vita? Perché doveva essere così impicciona?
-Non lo so!- urlai. Ed era la verità, non so perché avessi fatto quel colpo di testa e l'avessi portata lì, non so perché mi piaceva stuzzicarla, c'era qualcosa in lei che mi attraeva: forse perché arrossiva quando le facevo un complimento oppure perché arrossiva ad un minimo contatto con la mia pelle. Di solito le ragazze che frequento non facevano così, certe volte si saltava direttametne la parte formale e ci addentravamo subito in una camera da letto, altre volte c'era un corteggiamento che durava poco perchè cedevano velocemente: era la solita pappardella, la solita monotonia, la solita storia. Mentre con Amanda era diverso.
-Basta che tu non la faccia soffrire brutto scimmione!- mi intimò Honor puntandomi un dito contro.
-Altrimenti?- chiesi beffardo con un sorriso stampato in faccia.
-Altrimenti ti distruggo!- detto ciò mia sorella fece per andarsene e prima di farlo le chiesi un'ultima cosa.
-Perché ci tieni a lei? Cosa ti ha fatto in una sola ora? È per caso una strega? Ti ha ipnotizzato?-
-Al contrario, è una ragazza adorabile. È così innocente ed estranea all'alta società, è umile e gentile, qualità che mamma e papà non sanno nemmeno dove stanno di casa. Mi fa sentire bene.- mia sorella fece un ultimo sorriso prima di andarsene e l'ultima cosa che vidi furono i suoi capelli biondi e lunghi che svolazzavano fuori dalla mia tenda.Pov Amanda
Accidenti ai tacchi! No! Questi cavolo di trampoli non me li sarei messi nemmeno davanti ad una supplica di quelle clamorose, con diecimila persone in ginocchio a pregarmi! NO!
Era deciso: avrei messo le mie All Stars, tanto sotto quell'ammasso di lana e seta non si sarebbe visto nulla e poi il vestito mi stava pure piccolo!
-Aspetta, ti auto!- disse premurosa Honor incominciando ad intrecciare il filo di raso.
-Di chi è questo vestito?- chiesi, di sicuro non era mio!
-Ce l'abbiamo tutte un vestito del genere e di vari colori, solo che io non sapendo che ragazza si sarebbe portato dietro Eddie, ho optato per un vestito della mia taglia, dato che di solito sceglie ragazze molto magre.- mi spiegò attentamente Honor.
-Allora io sono una grassona!- gemetti disperata. Ma poi un pensiero rabbioso arrivò quando l'immagine di quel depravato si formò nella mia mente. Voleva forse mandarmi dei segnali e dirmi che ero grassa e che avrei dovuto mettermi a dieta? Ma perché non me lo diceva in faccia!?!?!
-Ma no! Ti sei vista? Sei perfetta! Non troppo magra da farsi male quando ti si abbraccia e non troppo grassa da non poterti abbracciare completamente. Sei nella norma!- era entusiasta della mia taglia 42 a quanto pare.
-E tu cosa sei, una 38?- chiesi trattenendo il respiro.
-Si, ma per fortuna il vestito è abbastanza morbido e abbastanza regolabile.-
-Morirò soffocata solo per fare un favore ad un cretino che neanche me l'ha chiesto!- esclamai.
Sentii la risata di Honor e poi uno strattone forte, il vestito era chiuso. Faceva molto freddo così non dissi ad Honor che mi ero lasciata i jeans sotto la gonna e lei prese dal baule un lungo scialle azzurro come il vestito e una maschera bianca con ricami dorati, bellissima. Devo dire che non sono una grande amante delle maschere, anzi le detesto: ti si appiccicano i capelli, poi dopo sei tutta rossa e per non parlare dell'elastico che prude! Ma per questa avrei fatto un'eccezione.
-Ora tocca a te, ti aiuto io!- dissi alla mia nuova "amica" se la possiamo chiamare così o meglio la mia alleata contro Mister-sono-più-figo-di-te!
-Non credo sia il caso, mi stanno malissimo questi vestiti, mi gonfiano tutta e poi io odio il viola!- mi disse, come se quel colore fosse un insulto alla sua persona.
-Proprio perché hai i capelli e la carnagione così chiari, è il colore che ti sta meglio.- la guardai tirando fuori il vestito, identico al mio, ma viola con una maschera bianca simile alla mia, ma senza i ricami.
-Tu dici?- mi guardò sedendosi sulla piccola poltroncina e guardando il suo vestito.
-A mio modesto parere ed esperienza dico che puoi fidarti quanto basta per non sembrare ridicola!- le dissi sorridendole.
-Sei proprio forte!- mi disse lei guardandomi e sorridendomi -Okay dai! Aiutami!-
Dopo esserci scervellate per capire per quale pettinatura fosse meglio optare, abbiamo deciso di comune accordo di andare con i capelli sciolti, non che io potessi raccoglierli in qualche modo dato che sono corti, ma Honor mi ha raccontato che per occasioni del genere i suoi genitori le facevano sempre fare acconciature complicate, ritrovandosi con un grande e fastidioso mal di testa.
-Adoro i tuoi capelli.- le dissi poi mentre glieli pettinavo e mentre lei mi faceva la lista di tutte le cose di cui non avrei dovuto parlare una volta finita la "pagliacciata", come mi disse lei.
-Anche a me piacciono i tuoi, sono morbidi!- si girò verso di me come una bambina felice di vedere una bambola.
-Comunque i tuoi sono particolari, mentre i miei sono solo dei semplice capelli castani e mossi. Cosa ci trovi di bello?-
-Sono particolari perché tu li rendi particolari, tutto il tuo essere è particolare ed è per questo che ti preferisco a tutte le sciacquette che mio fratello mia ha sempre presentato da dieci anni a questa parte.-
-Cioè fammi capire: tuo fratello ti presentava una ragazza diversa ogni anno per dieci anni?- ero sconvolta! Doveva avere circa ventiquattro anni, quindi sicuramente non parlavano di quanto fossero belli i fiori a quattoridici e teoricamente doveva aver fatto qualcosa con quelle ragazze, ma Amanda forse è meglio non esplorare questo campo per adesso.
-Si, e non ogni anno, bensì ogni mese. Almeno all'inizio, poi da circa due anni ha incominciato a stabilire delle relazioni più o meno fisse.-
-Che vuol dire "più o meno"?-
-Vuol dire che la relazione è fissa, ma è vuota in se perchè si basa solo su del sano sess...- Honor fu interrotta dall'entrata di Edmund che forse potrebbe aver origliato.
-Non sapevo che la mia vita sentimentale fosse così tanto interessante!- disse lui mettendosi le mani nelle tasche degli smoking. Okay, aveva origliato.
-E poi sarei io quella che deve chiedere il permesso?- chiese Honor sarcastica, mentre io ricevetti un'occhiataccia.Potrei ripetermi, ma che ho fatto di male nella vita? Perché chiunque tu sia ce l'hai tanto con me?
Angolo Autrice
Allora? Che ve ne pare? Vi piace Honor?
Cosa farà Edmund vedendo sua sorella e la sua nuova "nemica/amica" fraternizzare? Riuscirà Honor a tenersi stretta Amanda e far si che il suo Eddie non le faccia male?
Amanda riuscirà a capire perché Edmund non le chiede le cose e sembra invece imporgliele?
Il tutto al prossimo capitolo...
Un bacio,
Serena.
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Je t'aime ~ IN REVISIONE
ChickLitAmanda è una ragazza semplice e riservata, che concede difficilmente qualcosa a se stessa, ma convinta dalla sua migliore amica decide di fare un viaggio e di andare a trovare sua zia in montagna. Proprio lì, nel posto più improbabile del mondo e ne...