Pov Amanda
Andai a prendere dei vestiti puliti nella stanza di Clotaire come mi aveva detto Lucille e dopo aver fatto il mio dovere rientrai nel bagno dimenticandomi di bussare.
Ovviamente. Di piuttosto che l'hai fatto apposta!
Oh ma insomma! Non sono così pervertita!
Si, si...Comunque, entrai con il pensiero di voler dare ad Edmund i suoi vestiti e invece me lo ritrovai davanti come mamma lo aveva fatto e ovviamente da povera idiota feci cadere gli asciugamani per terra e anche i calzoni. Mi girai velocemente per non vedere altro e lo sentii balbettare qualcosa.
-Guarda che hai fatto!- esclamò lui riferendosi alle cose che avevo fatto cadere.
-Tu sei un gran bel pezzo di cretino! Si può sapere che cavolo stavi facendo fuori dalla vasca?- esclamai in modo isterico.
-Stavo cercando un asciugamano!- rispose lui altrettanto istericamente. Credo che le nostre urla si fossero sentite anche da fuori e che probabilmente i pensieri contorti di Lucille stavano andando a parare da tutt'altra parte se capite cosa intendo... che vergogna!
-Ti ho detto chiaramente che te lo andavo a prendere idiota!- risposi io cercando di non girarmi per non guardarlo!Che gran forza di volontà tesoro...
-Se mi avessi ascoltato anziché pensare a tutt'altro non saremmo in questa situazione screanzato!-
-Potresti per favore cercare di non chiamarmi con appellativi poco carini? Sei irritante!- lo stavo irritando. Chissà come mai!! Teoricamente sarei dovuta essere io quella irritata!
-Io ti chiamo come mi pare e piace deficiente e non osare dirmi che cosa devo fare!- dissi io facendo l'errore più idiota della mia vita: ovviamente nella mia testa non potevo andare contro ad una persona senza guardarla negli occhi e il mio corpo agendo d'istinto mi fece voltare verso di Edmund e ne rimase sconvolto anche lui, ma era troppo tardi prima che me ne potessi accorgere!Dillo che l'hai fatto apposta! Puoi anche evitare tutte quelle bugie!
Non sono bugie!
Sarà...
Senti non ti ci mettere pure te, che sei più irritante di questo essere senza cervello davanti a me!Diventai rossa notando la posizione in cui mi trovavo e dovetti fare appello a tutta la mia poca lucidità per non guardare in basso, dove di solito il tuo sguardo cade quando ti senti in imbarazzo o quando sei nervoso, ma questa volta dovetti anche umiliarmi ulteriormente cercando di guardare in alto. Ma naturalmente non c'era molto più in alto di Edmund dato che sfortunatamente per me, lui era molto alto rispetto alla sottoscritta!
-Edmund, ti prego, mettiti qualcosa...- sussurrai al limite della vergogna.
-Ma è tutto bagnato!- mi fece notare con un sorrisetto snervante e provocante sul viso! Santa Peppina! L'avrei preso a schiaffi! Non appena saremmo tornati indietro lo avrei mandato da un bravo psicologo per curare la sua lampante bipolarità e il suo essere così lunatico! Prima è dolce e gentile e tutt'ad un tratto diventa stronzo e rompipalle!
In questo momento è stronzo e approfittatore!
Come osa? Grrrrrrr! Mi fa salire il nazismo!
-Non me ne frega un beneamato cavolo! Mettiti subito qualcosa addosso per l'amor del cielo!- il mio gridolino di impazienza deve averlo convinto e sbuffando si legò un asciugamano alla vita e io potei ricominciare ad espirare e inspirare normalmente senza rischiare di morire affogata.Certo che pure te! Potevi approfittarne! Magari solo una sbirciatina!
Taci! Non farò mai una cosa del genere! Ma ti pare? Che ti sei bevuta? Mi sembri Alice!
Okay... come vuoi... però rimango sempre convinta del fatto che avresti potuto approfittarne...
Ti immagino già con un sorrisetto soddisfatto in faccia vero?
Ebbene si!
Quanto pazienza mi ci vuole!Senza dire niente ad Edmund uscii dalla stanza velocemente e attraversando il salotto mi accorsi che Clotaire era tornato e insieme a sua moglie mi chiesero se andasse tutto bene con una faccia leggermente sconvolta.
-Oui, tout va bien! (Si, va tutto bene!)- risposi io mentendo per un verso e dicendo la verità dall'altro. Dopotutto non era successo niente di che, ma il solo pensiero di Edmund senza nulla addosso mi infiammò e sentii caldo all'improvviso, mentre fuori facevano meno dieci gradi!
Ritornai in quel maledetto bagno con le stesse cose di prima, ma asciutte; questa volta bussai e finché il mio caro compagno di viaggi non mi diede il suo permesso non entrai.
Come si dice: sbagliando, si impara!
-Come mai sei schizzata via in quel modo?- mi chiese lui incuriosito e io rimisi a posto le saponette che aveva usato nonostante Lucille mi avesse detto di non fare nulla. Dopo mi sarei sentita in colpa, non vuol dire che solo perché eravamo ospiti non dovevamo fare niente.
-Che razza di domanda è?- esclamai. Era un caso perso...
-Io non ci ho visto nulla di male! Sei solo entrata ed hai avuto l'onore di vedermi!- rise un po' e poi si fece serio non appena gli chiesi come mai allora fosse irritato anche lui.
1 a 0 per me! Beccati questa!
-Perché mi hai ricordato Honor! Anche lei ha la cattiva abitudine di non bussare!- rispose lui facendo una smorfia e si sedette sulla sedia porgendomi la gamba. La ferita si era rimarginata, ma in alcuni parti i punti che Clotaire aveva dato non avevano retto bene e allora mi toccava rifasciarglieli con cura due o tre volte al giorno, dato che il signor sono-un-grande-atleta non arriva manco al ginocchio! Avrei voluto spaccargli la testa, ma mi trattenni, a volte sono troppo manesca.
Dopo la gamba gli fasciai il braccio e la spalla e con mia grande gioia potei accarezzargli, senza sembrare una pervertita, la pelle morbida.Lo sembri uguale non temere.
Ma perché sei sempre qui?!-Comunque non ci hai perso nulla! Anzi scommetto che ti sarai rifatta gli occhi!- mi disse lui con quel suo sorriso in modalità seduttore.
-Assolutamente no! È come se tu fossi entrato mentre io stavo uscendo dalla vasca! Non ti saresti imbarazzato?-Ma che razza di domande gli fai?
Lo so...-Ovvio che no! Sai non capita spesso di vedere una bella ragazza in tutte le sue grazie da queste parti!- esclamò lui meravigliato e sfacciato! -E poi non ho dubbi che tu saresti una bella visione!- mi sussurrò poi accarezzandomi lentamente la guancia facendomi diventare pazza!
Io mi chiedo che ho fatto di male al mondo?
Perché proprio io mi dovevo ritrovare con Edmund Grandi nella stessa casa per più di ventiquattro ore?
Perché lui doveva essere incredibilmente bello?
Perché doveva essere incredibilmente antipatico allo stesso tempo?
Perché non mi riesce odiarlo più del dovuto?
Perché nonostante tutto quello che dica e faccia io mi sento così irrimediabilmente attratta da lui?
Okay ora basta! Smettila con queste domande! Io non capisco proprio di cosa ti lamenti!
Lui sta cercando di farmi cedere! Ma io non cederò!
L'importante è crederci!
Mmmmmhhh perché devi essere così antipatica???Involontariamente la mia mano prese la traiettoria del suo viso e per puro caso colpì il suo bellissimo zigomo (Da notare il sarcasmo)!
-Che ho detto?-
-Non cederò!- risposi con un sorriso trionfante sul volto facendo un ultimo nodo alla sua fasciatura facendolo contemporaneamente sussultare. -Oh scusa, l'ho stretto troppo forte?- gli chiesi preoccupata. Per quanto male gli volessi non avrei mai voluto vederlo soffrire.
-Un po', non è che puoi allentare la fascia?- mi chiese lui abbandonando la sua maschera di ragazzo sicuro e pieno di sé e indossando quella del vero Edmund, un ragazzo come tanti, quello che a me piaceva davvero.
-Okay- sussurrai prima di avvicinarmi ancora e allentare il nodo della fasciatura che avevo fatto vicino alla sua clavicola. Questo mi faceva trovare il viso molto vicino al suo e da una parte non mi dispiaceva. -Va meglio così?-
-SI, ma sarebbe molto meglio se ti avvicinassi un po'...- mi rispose con una strana luce negli occhi color smeraldo. Non mi ero accorta che le nostre bocche erano irrimediabilmente vicine.
Una sola mossa, sia mia che sua, avrebbe potuto scatenare il paradiso ne ero certa.
Forse però non era il momento giusto.
Forse avremmo dovuto aspettare.
Forse lui lo faceva per un bisogno fisico.
Forse non provava veramente qualcosa per me.
Forse era tutta un illusione che mi ero creata.
Forse sto solo pensando troppo.
Forse non dovrei permettergli di fare così.
Ma che cavolo! Coscienza dove cazzo sei quando servi?!
Forse questa volta devo solo seguire il mio cuore.
Forse devo solo lasciarmi andare.
Forse devo smetterla di avere paura e buttarmi, anche se alla fine sono sicura che ne uscirò delusa!
Mi avvicinai lentamente al viso di Edmund e potei notare che anche lui era in ansia, quel bacio lo desiderava anche lui. Nei giorni precedenti quel fantasma aveva viaggiato tra noi in attesa del momento perfetto e in attesa di qualcosa che non mi so spiegare.
So solo che adesso mi sento frastornata. Mi sento confusa, ma felice.
Non è vero che quando ti senti felice e stai per baciare qualcuno che ti piace davvero tanto ti senti le farfalle nello stomaco, io sento una mandria di rinoceronti attraversarmi lo stomaco e le gambe farsi di gelatina.
Le mie mani andarono sulle sue guance e lo attrassi a me, mentre le mie labbra entravano in collisione con le sue.
Il nostro bacio fu lento e ci demmo il tempo di assaporare l'uno le labbra dell'altro. Senza fretta.
Le mani di Edmund mi tenevano stretta a sé e percorrevano le mie gambe. Era ancora seduto sulla sedia e lentamente mi attirò maggiormente a sé, mentre le mie mani esploravano i suoi capelli color del grano. Le sue labbra morbide e delicate esploravano le mie, cercandole con disperazione quasi.
Mi sentivo come un ubriaca ad una festa: felice, confusa, eccitata e completamente abbandonata al vino e in quel momento il mio vino era lui.Oh Edmund, che cosa mi stai facendo?
Angolo Autrice
Ecco a voi il capitolo che da tanto tempo aspettavate con molta ansia! Devo dire che è stato un vero e proprio parto!
C'ho messo un pomeriggio intero e non potete immaginare qualnte volte abbia cancellato e riscritto! Soprattutto l'ultima parte...
Spero con tutto il cuore che vi piaccia e che vi renda felici come rende felice me!
Un grosso bacio a tutte e a sabato prossimo!
Serena.
STAI LEGGENDO
Je t'aime ~ IN REVISIONE
ChickLitAmanda è una ragazza semplice e riservata, che concede difficilmente qualcosa a se stessa, ma convinta dalla sua migliore amica decide di fare un viaggio e di andare a trovare sua zia in montagna. Proprio lì, nel posto più improbabile del mondo e ne...