Capitolo 17. Honor

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Pov Honor

Era successo tutto all'improvviso e io non ero assolutamente preparata.
Mio fratello e Amanda erano finiti in una scarpata e la Forestale non poteva addentrarsi in quella zona dato che una tempesta di neve aveva bloccato tutti i passaggi.
Ero sconvolta! Neanche il profumo di Josh riusciva a calmarmi! E di solito funzionava sempre!
Dopo un'intera notte passata a cercare di calmarmi e cercare di chiamare mio padre ero distrutta!
-Honor?!- mi chiamò mio padre da fuori e io aprii la porta della mia stanza. Josh era andato a prendermi un po' d'acqua e qualcosa da mettere sotto i denti.
-Papà?! Finalmente sei arrivato!-
-Honor non ho tempo da perdere, dimmi che cosa ha fatto tuo fratello questa volta!- mi urlò lui arrabbiato.
-È caduto in una scarpata, non possono trovarlo!- gli urlai anche io, con mio padre era inutile girare intorno al discorso. Mi ricordo ancora quando circa tre anni fa decisi di fuggire con Josh e di viaggiare, mio padre lo scoprì e io cercai di inventarmi una balla, ma con lui non si poteva fare e se a volte era la verità dovevi cercare una risposta che lo soddisfacesse.
-Honor! Non ho tempo per i tuoi scherzetti, quindi dimmi cosa è successo perdio!-
-Te l'ho detto! Tuo figlio è scomparso!-
-Mi stai facendo arrabbiare ragazzina!-
-Cosa vuoi che ti dica? Vuoi che ti dica che Edmund non ha partecipato alla gara? Che ti ha fregato un po' di soldi? Che non è andato a scuola? Che è a casa di Marco anziché in ufficio con te? Che non ti sopporta più? Che non vuole averti nella sua vita? Che gliel'hai rovinata?- tutte quelle parole avevano un 50% di verità, ma non volevo sputarle fuori in quel modo, dopotutto non avevo alcun diritto di dirgliele, spettava solo al mio Eddie.
-Honor, voglio sapere che fine ha fatto la macchina! Silvano mi ha detto che è andata!- sembrava che quelle parole non lo avessero toccato minimamente!
Era così bravo a fingere! O a non provare alcuna emozione.
-Infatti! Edmund è caduto in una scarpata con la tua cazzo di macchina e potrebbe anche essere morto!-
-Morto lo sarà di sicuro quando lo trovo! Ha portato una sconosciuta alla festa! Quel ragazzo fa sempre come gli pare!-
-Questo è il tuo solo pensiero fisso vero? Salvaguardare l'immagine!-
-Lo avresti anche tu se avessi un'azienda da mandare avanti!- mio padre mi guardò con disprezzo e poi se ne andò lasciandomi da sola. Scoppiai in un pianto senza fine e iniziai a pregare per mio fratello. È da ipocriti mettersi a pregare quando ti sei dimenticato di Dio dal giorno dopo la tua cresima, ma evidentemente in quel momento non mi importava più di tanto, dovevo assolutamente trovare un modo per credere che lui ed Amanda fossero ancora vivi. Lui era il mio eroe e non poteva morire!
Nella mia vita lui era sempre stato il mio punto fisso prima che entrasse anche Josh e non doveva assolutamente non esserci più!

"-Ehy sorellina! Cos'hai?- mi chiese Edmund sedendosi vicino a me.
-Sto pensando.- affermai decisa, mentre una lacrima solitaria scendeva lentamente.
-Sicura?- mi guardò con i suoi occhioni verdi e un sorrisetto di chi la sapeva lunga sul viso.
-Perché voi ragazzi siete così stronzi? E non dire che è nella vostra natura perché è una cazzata!-
-Perché ci piace esserlo a volte! Com'è questa domanda?- si scompigliò i capelli prima di guardarmi con un espressione preoccupata.
-Federico mi ha lasciata dicendo che per lui non ero abbastanza e che avrebbe trovato di meglio!- sbottai e le lacrime uscirono copiose. Federico era stato il mio primo amore di quindicenne e all'epoca ci tenevo moltissimo. Mi aveva detto che ero ancora una bambina e che non voleva più aver a che fare con me! Questo solo ed unicamente perchè non avevo accettato di fare sesso con lui...
-Troverai di meglio di Federico! E poi è lui che non merita te e non viceversa!-
-Non mi aiuti!-
-Okay! Allora andiamo da McDonalds!-
-Sul serio?- lui odiava quel fast food. L'avrebbe fatto solo per me!
-Si, e ti conviene accettare il fatto che voglio intossicarmi con quella roba solo perché stai male, perciò alza il tuo bel culetto e muoviti!- nei suoi occhi avevo scorto un moto di rabbia, tenerezza e apprensione nei miei confronti, ma poi era ritornato l'Edmund di sempre: idiota! Il mio fratellone!
-Okay, arrivo!- dissi asciugandomi le lacrime con la manica della mia felpa rossa e poi andammo da McDonalds e il mio povero fratellino fece delle facce così strane che mi risollevò il morale in quattro e quattr'otto.
-Sai! Hai ragione! C'è di meglio di Federico! Però ci sto ancora male...- dichiarai alla fine.
-E ci voleva un panino con chissà quale intruglio chimico per fartelo capire?- risi fino allo sfinimento, Edmund era sempre stato abituato con una cucina di certo livello e lui adorava la vitella tonnata, gnocchetti burro e salvia oppure un bel merluzzo al guazzetto, mentre io mi accontentavo di tutto!"

Un sorriso spuntò sulle mie labbra a ripensare alle piccolezze che riempivano le mie giornate.

"Edmund era entrato furioso nella stanza, mentre Josh aveva indosso solo i pantaloni e la cravatta che ancora non gli avevo tolto, mentre io avevo solo l'intimo. Eravamo in ginocchio sul letto della mia camera.
-Lo sapevo! Piccole pesti!- urlò mio fratello e Josh divenne paonazzo. Non sapevo cosa dire e mio fratello continuò al posto mio.
-Tu!- disse indicandomi -Non me lo sarei aspettato da te sorellina!- rise istericamente prima di girarsi verso la porta e poi abbattersi come una furia su Josh.
-Ehy, Edmund! Non volevo farle del male!- cercò di giustificarsi il mio ragazzo.
-No, infatti volevi portartela a letto!- disse mio fratello staccandosi da Josh che intanto si era messo vicino a me.
-Oh insomma! Si può sapere che ti prende? Questa è la mia stanza e lui è Josh, il mio ragazzo! Te lo ricordi vero?- lo tirai in disparte e gli ricordai che Josh era diverso dagli altri quattro ragazzi che avevo avuto in quei due anni e con Josh volevo che avvenisse la mia prima volta. Io ero pronta, mentre mio fratello no!
-Non voglio rivederti in lacrime dopo che quel cretino ti avrà usata!-
-Non mi userà, lui mi ama e io lo amo!-
-Lo vedremo!- sbroccò lui e uscì dalla mia stanza. Successivamente la richiusi a chiave onde evitare altre intrusioni e tornai da Josh.
-Io ti amo!- mi disse lui intuendo quello che Eddie ed io c'eravamo detti -Lo sai vero?- mi guardava con i suoi occhi color del mare e allora capii che questa volta Edmund aveva torto."

Lui non era come gli altri, lui era mio e io ero sua e quella notte ci appartenemmo come non mai. Fu la cosa più bella della mia vita e ora a distanza di quasi quattro anni lui era la mia vita e io la sua. Chissà magari un giorno ci saremmo sposati e avremmo avuto tanti piccoli marmocchi con i capelli rossi e gli occhi azzurri!
Josh rientrò in camera e io gli corsi incontro e il suo profumo fu in grado di calmarmi quella volta, come faceva quello di Eddie, anzi meglio.
Gli raccontai di mio padre e lui mi prese a mò di sposa per poi adagiarmi lentamente sul letto che condividevamo, poi lentamente mi baciò e sempre lentamente mi appoggiò al suo petto e io mi sentii in paradiso.
-Lui è vivo.- sussurrai.
-Lo so che è vivo, altrimenti lo avremmo visto in giro per la stanza sotto forma di fantasma incazzato che mi diceva di mollare la sua adorata sorellina!- mi sussurrò a sua volta Josh e io risi. Avrebbe potuto farlo!
Mi sentii un attimo più leggera e serena prima di ripiombare nei miei pensieri.

Angolo Autrice
Ta-daaaaa! Sono tornata!
Spero che le vostre vacanze siano andate bene e... BUON RIENTRO a chi domani dovesse andare a scuola!
Un bacio,
Serena.

Ringrazio tutti coloro che hanno letto e continueranno a leggerla! Mi fa davvero molto piacere che vi stia piacendo! ❤

Je t'aime ~ IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora