Non é mai facile..

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Arrivo a scuola in ritardo,sto correndo come una scema e non riesco a togliermi dalla testa quello che é successo ieri.Alla fine poi me ne sono andata quando non ha saputo dirmi qual'era il suo problema.Io lo so che ci tiene a me,ma non si fida per niente e questo non mi rende per niente felice.

-Sei in ritardo- Mi dice la professoressa di Storia appena apro la porta di classe.

-Si,me ne rendo conto..mi scusi- Abbasso lo sguardo per l'imbarazzo.

-Entra e siediti per oggi passi ma che non si ripeta.-

-Grazie- mi vado a sedere.

Prendo la tavola e inizio a disegnare quello che mi passa per la testa.Nessuno può immaginare come mi sento in questo momento.Non solo non ascolto una parola della mia professoressa ma in più domani ho anche il suo esame.Meno male che me la cavo con la scuola.Deven mi fa davvero arrabbiare.Non capisco come facciamo a stare insieme se non ripone fiducia in me dopo che io mi sono messa praticamente a nudo davanti a lui.Non capisco se sia sbagliato quello che penso.Vorrei essere il centro del suo mondo ma come faccio se non mi permette di entrarci?Non capisco se ha bisogno di me e non so nemmeno come posso aiutarlo se non mi dice quali sono i suoi problemi.

-Sei davvero brava lo sai?- Sento uns voce e stacco il viso dalla tavola solo per vedere chi mi ha rivolto la parola.

Austin affianco a me.

-Grazie,non sapevo fossi nel mio corso di storia-Sorrido e lui fa lo stesso con me.

-Si ma da domani ho finito con l'esame.-

-come ho fatto a non notarti in questi mesi?-

Fa spallucce -Non hai guardato bene.-

In questo momento mi viene in mente che forse ha ragione.Devo guardare bene per capire come funzionano queste cose,anche con Deven.Magari mi ha mandato dei segnali che nemmeno ho capito.Chissà!

-É un disegno meraviglioso,come fanno quelle dolci manine a creare qualcosa di così straordinario?-

Solo ora mi accorgo di quello che ho creato.Due persone,una ha i capelli lunghi ed é abbracciata a un ragazzo alto.Il mare é davanti a loro mentre il sole tramonta.

-Grazie..credi che sia carino?- Fisso la tavola.

-Credo che non lo sia solo il disegno..-

Suona la campanella e io sono completamente sopraffatta da quello che mi dice.Non ci credo che Austin sia così con me..Lo farà per dare fastidio a Deven? Mah..chi lo sa..

Mi alzo e vado subito al quadrato,mi accendo una sigaretta e inizio a disegnare di nuovo.Quando sono preoccupata lo faccio sempre.Alzando gli occhi vedo Deven che viene verso di me.

-Non ti va ancora di parlarmi?-
Ha il viso scalfito,non deve aver dormito tutta la notte proprio come me..

-No ad essere sincera.Sarei grata se ti sedessi e facessi silenzio però.-

Mi guarda confuso.-Ok ma perché?-

sbatto la mano affianco a me in segno di sedersi.-Stai già infrangendo la regola del silenzio Deven-

Alza le braccia in segno di resa e annuisce.-Per sempre é davvero tanto tempo e io non ci ho mai creduto Dev,almeno prima che arrivassi tu.-

Lui sorride e mi prende la mano.

-Non posso pretendere che tu mi dica quello che nascondi anche se mi fa arrabbiare e avere paura.Non hai fiducia in me?- lo guardo serissima

-É presto per dirtelo.Io ho bisogno di tempo per fidarmi delle persone.Prima o poi saprai i miei scheletri Arleen..-

Abbasso lo sguardo.-Io mi sto già fidando di te,ti ho detto cose che non avrei detto a nessuno e lo sai.-

Lui mi mette dietro l'orecchio una ciocca di capelli. -Non essere impaziente,ti prometto che saprai quello che desideri una volta che mi fiderò di te.-

-Dovrei essere io quella che non si fida dato che tu ti sei scopato mezza scuola,hai baciato Miranda quando mi ha insultata,spesso mi hai trattata come ti andava..non ci hai mai pensato?- Ho le lacrime agli occhi.

-Non so se potrò resistere questa volta se piangi Amore mio..non farlo.Tu hai ragione,e io ho bisogno che le cose vadano con calma.ok?- appoggia la fronte sulla mia.

-Mmh mhh..- Rispondo per consentire.

Lui sorride e mi da un bacio nella fronte e poi sulla mano.

-Arleen,non voglio distruggere quello che abbiamo,noi siamo tutto insieme..-

-Io sono tutto con te amore mio..- Lo abbraccio forte e lui mi stringe dandomi un bacio sulla testa.

-Sei così speciale che sto male ogni volta che litighiamo- sospira -Ma fare pace con te è ciò che mi rende più felice al mondo..ho il cuore a tremila-

Poso l'orecchio nel suo petto e mi lascio cullare.
Da lontano ci guarda Austin e io cerco di distogliere lo sguardo,guardando Deven.

-Ti hanno mai detto che hai degli occhi bellissimi?- Fa scorrere le mani dalle mie spalle alle braccia fino a congiungere le mie mani con le sue.

-Deven,stai con me d'accordo?Anche se non credo nel per sempre.-

Sento il telefono squillare.É Laila.

-Arly,tua mamma è stata ricoverata,devi andare subito in ospedale,ha avuto un incidente.-

Nemmeno riesco a spiegare come mi sento in questo momento.Forse in realtà non sento nemmeno nulla.Guardo Deven con le lacrime agli occhi e mi ripassano nella testa i flashback di mio padre.Gli stati d'animo non sono gli stessi me ne rendo conto,non voglio avere il tempo di reagire.

-Arleen,che succede?-

Le lacrime scendono senza che io abbia il tempo di dire qualcosa.Chiudo la chiamata.

-Dev..ti prego- Sto balbettando un po.
-All'ospedale.- riesco a dire.É brutto pensare che non penso a lei,ma a mio padre.Quello che é successo anni fa deve avermi scioccata così tanto che ora sono immune al resto,o forse é solo perché si tratta di una donna che per due anni non mi ha voluto,ed è il motivo per cui non sento di morire anche io.

Deven mi prende la mano e iniziamo a correre salendo nella mia Audi.

Silence.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora