Sono stata tutto il pomeriggio chiusa in camera, a progettare il viaggio, non so se mi perdonderà, ma prima di partire gli lascerò questa lettera.
"Cara mamma,
Sicuramente quando leggerai questa lettera io sarò già via per il viaggio, avrei voluto darti un ultimo abbraccio.
Scusami se sparisco così all'improvviso, senza nemmeno salutarti, ma se lo avessi fatto, tu non mi avresti lasciata andare, ma ti prometto che starò attenta; ho tutto il necessario per il viaggio.
Spero che tu possa perdonare tutto questo, ma sappi una cosa..io ti voglio bene e te ne vorrò sempre, un abbraccio forte.-Tua Maya "
So che sarà un brutto colpo, ma in fondo è stata una mia decisione e non voglio cambiare idea; per ora nascondo la lettera in un cassetto, in modo che lei non lo trovi adesso.
《Maya, la cena!》 la sento urlare dalla cucina.
《Arrivo!》scendo per la scale e mi siedo a tavola; stavolta ha preparato una cotoletta e un pò d'insalata.
Abbiamo mangiato in completo silenzio, senza guardarci nemmeno, dopo aver finito, mi alzo per andare in camera.
《Scusa per lo schiaffo..》 sento surssurrare dietro di me e lentamente mi volto verso di lei.
《Fa niente, la colpa è mia, sono entrata senza permesso..》 rispondo guardandola, ma lei tiene lo sguardo al piatto.
《So che volevi scoprire la verità, su quella stanza; su tuo padre; su tutto..e io te ne ho tenuto all'oscuro.》vedo finalmente alzare il suo sguardo a rivoltarsi a me.
《In fondo hai avuto i tuoi motivi, sono io che ho esagerato su questa storia.》torna il silenzio per qualche minuto, senza smettere di guardarci.
《Hai visto la foto, vero?》chiede ritornando con lo sguardo al piatto.
《Si, sei tu con papà?》
《Esattamente, in quella foto eravamo degli adolescenti, nonostante sia stato rinchiuso per anni, non l'ho mai dimenticato.》dice sorridendo guardando nel nulla.
《Ti manca, vero?》improvvisamente quel sorriso sparì e si alza per sparecchiare.
《Dai su vai in camera, che adesso devo pulire la cucina.》 So bene che ha cambiato discorso per non rispondere alla domanda, ma per evitare di nuovo i litigi, è meglio che obbedisco.
Mi metto seduta sul letto e aspetto che lei vada a dormire, così ne approfitto per andare a prendere da mangiare e da bere in cucina.
Sono l'una del mattino e sono stanca ad aspettare, meglio partire prima che mai, prendo lo zaino, la lettera e la torcia dato che parto di notte a questo punto.
Sono scesa per le scale senza far rumore, mi prendo le ultime cose ed è fatta!
Meglio che prendo delle merendine, che durano molto, la frutta sarebbe un problema, dato che partirò per chissà quanto tempo da sola.
Ok, ho preso quello che dovevo prendere, appoggio la lettera sul tavolo e pian piano esco dalla porta e adesso..inizia il mio viaggio.
Sto camminando con la torcia in mano e mi giro per dare un ultimo sguardo al mio paese Brandal dove sono nata e cresciuta.
《Scusa mamma..》surssurro e mi rimetto in cammino.
La strada che sto percorrendo è desolata, ma non credo sia stata una bella idea, dato che ci sono percoli sopratutto di notte, accidenti a me! Avrei dovuto partire all'alba, almeno ci sarebbe stata un pò di luce!
Ormai il viaggio è cominciato e non si torna indietro, dovrò trovare un posto sicuro dove mi posso accampare finchè non vedo la luce del giorno.
Sento ululare, saranno dei lupi di sicuro; confesso che ho un pò paura, se vedono qualcuno con la torcia accesa sicuramente attaccheranno, e sarò io il loro pasto! Oddio più ci penso e la paura mi sale..meglio che mi accampo.
Vedo un fiume, mi accampo lì vicino; appoggio la torcia per fare un pò di luce nel punto in cui monterò la tenda.
Ho tirato fuori tutto il materiale per montarla, nel frattempo sento ancora ululare, meglio che mi sbrighi prima che mi vedano e saranno guai grossi!
Ok, dopo 15 minuti finalmente sono riuscita a montare la tenda, spengo la torcia e vado dentro, aspetto solo che si faccia giorno per rimettermi in cammino.
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Il mistero del regno della nebbia (Primo Volume)
Fantasy"Mi chiamo Maya Taylor, ho 15 anni, vivo in un piccolo paesino in montagna, Brandal; e frequento un liceo artistico, Venturiano. Mia madre, Dafne Hall, mi ha cresciuta con tutto il suo amore, come ogni madre ovviamente; invece mio padre, Damien Tayl...