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#Madison

-Justin non essere sempre negativo, chissà, forse vogliono vederti ma non sanno come contattarti - lo guardai
-no, se volevano vedermi, sarebbero già qui- si avvicinò e mi diede un bacio a stampo -stai tranquilla, quando starai bene e saremo sistemati, cercherò di farti conoscere la mia famiglia dopo il matrimonio- mi accarezzò
Lo guardai confusa
-Justin, inviterai la tua famiglia al nostro matrimonio, vero?- solcai le sopracciglia

Mi guardò
-non lo so, forse ma non verranno- disse
-Madonna Justin, dalla tua bocca esce solo negatività, se non glielo dici è normale che non verranno - risi
-possiamo parlare d'altro?- chiese
-Justin io- mi interruppe
-non voglio parlare di loro, per favore- poggiò la sua fronte sulla mia -parliamo d'altro- sospirò
-va bene, di cosa vuoi parlare?-
- dimmi come dovrei vestirmi al matrimonio ad esempio- disse
-non importa, puoi venire anche in pigiama, basta che ti sposo - risi

-non è molto elegante piccola- sorrise
-va bene- sospirai - allora, dovresti mettere uno smoking nero- dissi pensandoci su

-non vorrei essere uguale come tutti gli altri- fece una smorfia
-bianco come il vestito della sposa? - alzai un sopracciglio
-nah, mi sporcherei subito- rise
-allora blu- dissi
-blu? - solcò le sopracciglia
- si, se ti sporchi si vede molto di meno e in più non è male il blu- mi alzai e presi il suo telefono
-che stai facendo?- chiese confuso
-voglio giocare, hai dei giochi nel tuo telefono?- chiesi
-si, ma non sei troppo grande per giocare queste cose? - chiese ridendo
-Ah parlato quello che tiene i giochi sul telefono-
-io sono un maschio e mi sento un quindicenne, tu invece- non finì la frase ridendo
Alzai le sopracciglia sorpresa
Volevo farlo morire, cosi feci finta di arrabbiarmi
-mi stai dicendo che sono vecchia e brutta? -
Solcò le sopracciglia
Vidi che il piano stava funzionando
-cosa? No io- balbettò
-tu cosa?- incrociai le braccia
-stavo scherzando- mi guardò confuso e sorpreso dalla mia reazione
Ma quanto era carino
-fuori dalla mia stanza - indicai la porta - vattene, tuo zio ha bisogno di te-
-cosa? Te la stai prendendo per quello che ho detto? Allora non posso scherzare con te?- vidi che sta per arrabbiarsi
Si alzò
Oh oh, meglio finirla
Risi
-ci caschi sempre amore mio- andai da lui
Mi guardò confuso
-sei una stronza sappilo- sospirò
- anch'io ti amo - risi e diedi un bacio
Mi sedetti sul letto e cominciai a giocare
Sentii la sua piccola risata e si sedette accanto a me
-sei una bambina- mi accarezzò la schiena
-wow Justin, prima mi chiami vecchia e adesso bambina, come ragioni? - risi sempre gli occhi puntati sul telefono
-ma sei la mia bambina- mi diede un bacio e persi il gioco
-per colpa tua ho perso- schiacciai riprova
-beh, significa che non sai giocare - mi provocò
Lo guardai
-guarda che sono un genio con i giochi- mi interruppe
-vuoi una sfida?- mi sfidò
- no, non voglio che il mio uomo pianga per la sconfitta- dissi

-dillo, non hai le palle - sorrise testardamente
- in effetti non ho le palle ma la patata - risi ma un po' imbarazzata
-giochiamo?- chiese alzando un sopracciglio
-si- lo guardai faccia a faccia
l'aria della sfida cresceva
Si avvicinò all'orecchio
-se vinco io, dovrai obbedire quello che ti dico, e anche soddisfare le mie voglie- sussurrò nell'orecchio mordendo il lobo
Sentii un lungo brivido sulla mia schiena
-se  vincessi io?- chiesi
-non succederà mai, già la vittoria è mia- disse sicuro
-se vinco io, niente sesso per quattro mesi e dovrai farmi da schiavo- risi di gusto

Sgranò gli occhi
-woah piccola quattro mesi?- restò a bocca aperta
-si, hai paura? - chiesi alzando un sopracciglio
- per niente, cosa giochiamo?- chiese con il tono di sfida
- penso che un telefono non è buono da giocare in due, perciò- ci pensai su

-facciamo cosi, quando starai meglio e uscirai da qui, vedremo- si sdraiò
- cosi puoi baciarmi o toccarmi quando vuoi, non se ne parla, giochiamo- lo tirai su facendolo sedere
-piccola mi capisci in tutto eh?- rise
-giochiamo a carte?- domandai
-non abbiamo carte- rispose- piccola, seriamente, voglio che ti riposi, quando andremo a casa giochiamo, promesso ma adesso riposati- mi tirò lui facendomi sdraiare accanto a lui
-è vietato toccare- puntai il dito
-tranquilla non ti tocco, voglio solo abbracciarti- chiuse gli occhi
-se mi tocchi aggiungo un altro mese in più - lo avvertii
-va bene- rise

Dopo un po' i miei occhi si chiusero

Sentii un rumore, aprii gli occhi e vidi una bambina che era a terra con le lacrime agli occhi
-hey, perché piangi?- chiesi dolcemente
- papà mi ha dato botte - pianse ancora di più
- perché?- solcai le sopracciglia
- perché ho detto che ho fame, papà si è arrabbiato e mi ha dato botte - mi abbracciò
- cosa? Non ha senso- scossi la testa confusa
Sentii qualcuno prendermi un braccio ed era Justin
-sei arrivata, dove cazzo sei stata?- chiese arrabbiato
- Justin mi fai male- mi dimenai
-sai quanto me ne importa- rise amaramente -Venelia va di sopra e guai se scendi- guardò la bambina
La bambina andò sopra piangendo e spaventata
Sgranai gli occhi
-Venelia? Justin cos- mi sentii sbattere contro il muro
-dimmi dove sei stata?- sussurrò nell'orecchio
- Justin perché ti comporti cosi?- le mie lacrime scesero
-sei uscita con un altro uomo? Eh troia? Dì la verità- mise la sua mano sul mio collo
-Justin non respiro- cercai di togliere la sua mano
-meglio cosi no? Muori lentamente come piace a me- ringhiò

#Justin

Sentii Madison lamentarsi, aprii gli occhi, vidi Madison con le lacrime agli occhi
-Madison- la chiamai
Non rispose, misi la mia mano sul suo braccio scuotendola
-non farmi del male-
-Madison- la scossi ancora più forte e i bambini cominciarono a piangere
Mi spaventai non vedendo che non si svegliava
-Madison- urlai
Mi sentii e si alzò per lo spavento la abbracciai e cominciò a dimenarsi e graffiandomi il mio braccio
-sono io Madison, calmati hai fatto un brutto sogno - cercai di calmarla
Dopo un po' si calmò e sentii il suo corpo tremare
I bambini non smisero di piangere
Madison si guardò in giro e dopo guardò me

-Justin- balbettò
-stai tranquilla, non è successo niente - la guardai
-è stato brutto Justin- pianse- ho sognato che tu hai picchiato Venelia perché aveva fame, poi quando stavo parlando con Venelia tu sei spuntato dietro di me e pensavi che stavo uscendo con un altro uomo poi tu hai ordinato a Venelia di andare sopra minacciandola e quando se n'è andata tu hai cominciato a mettere le tue mani sul mio collo- disse spaventata
Restai scioccato
-non ti farei mai del male piccola, era solo un incubo- dissi addolorato
La abbracciai

LO SO
È PICCOLO IL CAPITOLO MA HO DORMITO POCO E HO AVUTO MOLTO DA FARE
IL PROSSIMO CAPITOLO SARÀ LUNGO

TRUE LOVE? (CONTINUO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora