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Oggi per noi era un giorno speciale, il compleanno dei gemelli e non stavo più nella pelle.
Avevo invitato moltissimi bambini ma ci era voluto tantissimo, le loro madri conoscevano Justin, avevano paura di lui e sapevano cosa faceva.
Justin non sapeva di questo dettaglio, potrebbe arrabbiarsi per il fatto che insistevo. Ma qui si trattava dei miei bambini e anche loro dovevano farsi degli amici
-cazzo è faticoso fare una fottuta festicciola- disse Matt portando un altro scatolone
- facevi festa ogni sera quando i tuoi non c'erano e per una piccola festicciola ti lamenti? - Shelley ridacchiò
Sbuffò
-guarda che è ben diverso-
Scosse la testa ridendo
-vado a comprare qualcosa da mangiare, abbiamo dimenticato di andare al supermercato- disse - Cecilia viene con me, okay?-
- oh beh, lei va al supermercato ed io inchiodato qui- alzò gli occhi al cielo
- muovi il culo scansafatiche- entrò Justin con le buste
- sei un coglione, mi tratti malissimo. Ho paura della festa, sento che succederà qualcosa. Ho il terrore-
Ridemmo
-vado- mi diede un bacio Shelley e uscì dalla cucina
- femminuccia, non ti spaventi a prendere una pistola e puntarla al nemico e ti spaventi dei bambini indifesi?-
- i bambini? Tu li chiami bambini indifesi? - mi guardò incredulo - guarda che loro sono peggio dei nostri nemici. Specialmente quelli vostri-
- crescono bene, fanno il loro lavoro- disse Justin compiaciuto
-ti odio - disse Matt per poi andarsene
Rise Justin
Abbracciai Justin da dietro
- vuoi smettere di tormentarlo?- ridacchiai

- no, amo vederlo lavorare e soffrire per ogni cazzata-
-sei crudele- lo spinsi
Si girò verso di me e mi diede un bacio, dopodiché mi diede di spalle di nuovo
- mi piacerebbe che riempissi la sua stanza piena di granate solo per sentirlo urlare- rise
- Justin- lo colpii sul braccio
-andiamo, so bene che stai ridendo sotto i baffi- disse uscendo le cose dalle buste
Coriandoli, palloncini e cose varie per la festa
- no, non è affatto divertente -
Purtroppo lo trovavo divertente ma alle madri non sarebbero d'accordo e lo prenderebbero per pazzo
- Justin, potresti evitare di parlare pistole, granate, fucili e tutte quelle armi di fronte ai bambini e alle madri?- morsi il labbro
Si girò verso di me di scatto
- perché? Ai bambini piacciono le armi-
- giocattoli, Justin- dissi - Venelia e Tyler sono diversi ma gli altri no-
Scoppiò a ridere
-che vuoi dire che i nostri figli sono diversi? -
- crescere con un padre che parla sempre di queste cose per loro è come se tutto è normale. Sono bambini e non capiscono, pensa se un giorno dalla loro bocca - mi interruppe
- non c'è nessun pericolo, i nostri figli sono furbi. Per l'amor di Dio Madison, non preoccuparti. E poi so come comportarmi- disse un po' infastidito
Misi le mani sulle sue spalle
-Justin, sto solo dicendo di non parlare di fronte a loro- accarezzai le sue spalle -potresti farlo per me?-
Sospirò
- va bene- disse
- grazie- baciai la sua schiena - adesso sei te che cerchi le granate nella nostra stanza-
Lo sentii ridere
- forza a lavoro, prima che i bambini scoprono che stiamo organizzando una festa a sorpresa- palpai il suo sedere
Prima che uscissi dalla cucina, sentii una mano palparmi il sedere e gjrai di scatto incredula
- dovevo ricambiare- disse ridendo sotto i baffi

***

Vidi Justin di spalle
Guardai i suoi vestiti, indossava una camicia bianca e un jeans.
I suoi capelli biondi messi da un lato lo rendeva ancora più sexy

Stava guardando fuori dalla finestra e aspettava l'arrivo dei gemelli
Andai da lui correndo e saltai sulla sua schiena e sentii le sue mani tenermi le cosce
- che caz- girò la testa, risi per la sua faccia - sei matta? Vuoi uccidermi per caso?-
-uuh, esagerato che sei- ridacchiai - che stai facendo? -
- guarda che sei peggio di una bambina di quattro anni, lo sai?-
- non essere cattivo adesso- risi
- scendi, dobbiamo nasconderci- disse facendomi scendere attentamente
-sono già qui- urlai
-ai vostri posti- disse Matt
Mi nascosi dietro divano e tutti quanti fecero la stessa cosa
C'erano tantissimi bambini e genitori nel soggiorno
Controllai se mancava qualcosa ma appena sentii la serratura aprirsi abbassai la testa
- io voglio andare a giocare fuori- si lamentò Venelia
-nonno -
-adesso entriamo nel soggiorno - disse Austin
- non voglio guarda la televisione, è noioso-
La luce del soggiorno si aprì e saltammo tutti fuori
- sorpresa- urlammo tutti
I bambini per poco non prendevano un infarto
Risi

TRUE LOVE? (CONTINUO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora