55 ( terza parte )

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Fece il giro del letto e si sdraiò
Feci la stessa cosa, i bambini erano al centro e ci coccolavamo a vicenda

-sei nervosa?- chiese tutto ad un tratto Justin

No figurati Justin, sono tranquillissima, non si vede?

Okay non potevo dirglielo in quel modo, ma non volevo che fossi una femminuccia che si cagava addosso, okay, un po' lo ero, ma agli occhi di Justin dovevo essere forte e coraggiosa

-no, stavolta per farti capire che non sono nervosa non ti chiamerò, ti aspetterò qui buona buona al tuo ritorno- dissi indicando il letto. Era squallida
Sorrise compiaciuto
-in che senso? Intendi io e te su questo letto e svegli per tutta la notte?- chiese mordendosi il labbro

-brutto pervertito non intendevo quello- diedi uno schiaffo sul suo braccio
-mi dispiace ma sii un po' precisa- rise
-ero precisa, sei tu quello che pensa male- dissi a bocca aperta
-va bene, va bene- alzò una mano il segno di arresa

Ricordai subito che eravamo freddi e che avevamo litigato, il fatto era che Justin non voleva che fossi spaventata o non so.
-Justin, per caso abbiamo fatto pace?- chiesi timidamente
Solcò le sopracciglia
-perché non te ne sei accorta?- fece una piccola risata
Arrossii
Quest'uomo mi faceva sentire una tale cogliona, ogni volta le mie guance erano un peperoncino rosso quando sorrideva
Sorrisi timidamente
-se non vuoi fare pace basta dirlo- disse accarezzando la manina di Venelia
Volevo scherzare un po', non riuscii a trattenermi
Cosi feci seria come una professoressa.
-no-
Justin mi guardò e sembrava che ci era cascato
- no?- solcò le sopracciglia - bene- si alzò dal letto e andò verso la porta
Mi alzai immediatamente e lo feci girare
-no, Justin stavo scherzando, non dirmi che ci hai creduto- misi le mie due mani sul suo petto

-anche tu ci hai creduto in pieno- rise - stavo scherzando, sapevo che mi avresti fermato- mi prese le guance strizzandole
-oh idiota- risi
-sei davvero convinta che credo le bugie che dici? - rise
-bene, adesso non potrò prenderti in giro- incrociai le braccia facendo il broncio

Fece la linguaccia
-ti sta- disse ridendo
-la linguaccia? Adesso fai anche cose come fanno i bambini dell'asilo?- lo presi in giro
-oh credimi sa fare anche altro- fece alzare e abbassare velocemente le sopracciglia
- oh smettila bambinone- diedi una pacca al petto
-bambinone?- alzò il sopracciglio destro - sei sicura?-
Si avvicinò prendendo i miei fianchi scontrandosi con i suoi e i nostri nasi si toccarono
-Justin- balbettai

Mannaggia a te quando balbetti Madison, pensai

-SSH - mise il suo dito sulle mie labbra

Era cosi bello da vicino, i suoi occhi color nocciola che ti mandava in un altro mondo
Ero incantata, innamorata, si innamorata era la parola giusta.
Le nostre labbra erano molto vicine ma Justin annullò la distanza.
Un bacio dolce che si era trasformata un violento e passionale bacio.
Chiusi la bocca per non far sì che entrasse la sua lingua

Justin capì il gioco mettendo una mano sul sedere strizzandolo e gemetti

Lui entrò lingua scontrandosi con la mia e le nostre lingue danzavano
Mi sbatté violentemente al muro e faceva un po' male ma non importava
Misi una mia mano sopra i suoi capelli mentre la sua entrava dentro la mia maglia, afferrando il mio seno palpandolo e con l'altra afferrò il mio collo
Faceva male ma credevo che fosse normale
Dopo un po' le sue mani cercarono di sollevare la mia maglia

Sentii uno dei bambini piangere
Sbirciai ed era Tyler
-Justin- dissi tra le sue labbra
Ma niente, mi ignorò del tutto baciandomi con foga
Sentii piangere Venelia e spinsi Justin non troppo forte ma abbastanza per staccarsi
-lasciali stare, vedrai che smetteranno di piangere - si staccò e mi baciò al collo mordendolo come se fosse un vampiro

TRUE LOVE? (CONTINUO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora