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Josh guidava la macchina e al volte mi guardava dallo specchietto.
I ruoli erano invertiti, adesso ero io che lo odiavo.
Matt era davanti e stava al telefono, parlava in un'altra lingua.
Justin era accanto a me, aveva il suo sguardo concentrato su Matt. Il suo braccio era avvolto dietro la mia schiena e questo mi fece capire che non ce l'aveva con me. Era solamente nervoso di quello che stava succedendo.
Matt staccò la chiamata
- ho avvertito David, The Guardians, Theodore Elton e Prince Ghana, hanno detto che sono d'accordo e che si stanno dirigendo da tuo zio- spiegò
E chi cazzo erano questi?
-menomale- sospirò sollievo Justin
- e Madison? - chiese Matt
-la porteremo a casa - disse
Solcai le mie sopracciglia e lo guardai confusa
-cosa? Non esiste, vengo con voi- dissi incredula
Si girò verso di me guardandomi male
- Stai scherzando spero. Devi stare a casa con i bambini-
-Justin, non c'è tempo e i bambini sono al sicuro. Non puoi lasciarmi a casa- dissi
Tolse il suo braccio e si strofinò il suo viso per la frustrazione, il segno che si stava arrabbiando si notava e parecchio.
- ascoltami, tornerò e che ti piaccia o no ti accompagnerò a casa - cercò di stare calmo
-tu non puoi lasciarmi a casa, voglio venire con voi. Rimango in macchina se non vuoi che entri -
-che senso ha stare in macchina? Poi conoscendoti scenderesti dalla macchina- sbottò arrabbiato
-ragazzi-
-tu non puoi decidere cosa devo o cosa non devo fare- lo guardai arrabbiata
- oh cara, credimi posso eccome-
-ragazzi smettetela- parlò Matt
-sai una cosa? Il tempo che tu mi lascerai a casa, io vi seguirò. A piedi o con la macchina non mi interessa, vi seguirò e tu sai che lo farò- dissi
- sei una testa di cazzo- scosse la testa distogliendo lo sguardo
- Tu sei un coglione - sbottai
Rimase in silenzio
- cerchiamo di calmarci- parlò per la prima volta Josh - Justin cosa devo fare?-
-a casa-
-vengo con voi-
Dicemmo insieme
Ci guardammo arrabbiati
-Madison- urlò rimproverandomi - andiamo a casa Josh-
Josh svoltò a destra e prese la strada di casa ed io mi arrabbiai ancora di più
-Josh fermati, non voglio andare a casa-
-ignorala- disse Justin
Alzai le mie sopracciglia e lo guardai
-Scusami?-
Mi ignorò

***

Arrivammo a casa ed io restai immobile
-scendi- mi ordinò freddo Justin
Lo ignorai e misi le braccia a conserte
-Madison, ti ho detto di scendere-
Scossi la testa
-Madison, faremo tardi- parlò Matt
-io sto aspettando che mettete in moto-
Justin scese dalla macchina e fece il giro. Aprì lo sportello prendendo il mio braccio violentemente e mi fece scendere
- mi hai stufato- strinse il mio braccio -adesso entri in silenzio e stai nella tua stanza, capito Madison? -
Tolsi la sua presa bruscamente e lo guardai malissimo
- vuoi sempre fare l'eroe Justin? Vuoi fare il duro? Beh, anche l'eroe ha bisogno di un aiuto- sbottai
-ho già i ragazzi, non mi servi-
-e non vorresti tua moglie accanto? Non vorresti il mio aiuto? -
-no - urlò
Lo guardai
- io vengo con te- cercai di salire in macchina ma mi prese nuovamente il braccio
-Non provarci - chiuse lo sportello - sei una bambina- mi guardò -se proverai a seguirci, giuro che ti farò male, molto male. Vuoi davvero che ti tratto in quel modo Madison? Vuoi che ti ammazzo con le mie mani? Dimmelo- mi guardò pieno di rabbia, non risposi- Entra in casa e non uscire o giuro che se farai una delle tue, non ti darò pace e sai molto bene cosa è successo l'ultima volta che mi hai fatto perdere la pazienza- mi spinse allontandomi dalla macchina e salì
Sentii un colpo al cuore, rimasi in silenzio e immobile
Mi girai e la macchina partì
Non riuscivo a credere a quello che aveva appena detto.

Ero scossa.
Vuoi davvero che ti tratto in quel modo Madison? Vuoi che ti ammazzo con le mie mani? Dimmelo

Entra in casa e non uscire o giuro che se farai una delle tue, non ti darò pace e sai molto bene cosa è successo l'ultima volta che mi hai fatto perdere la pazienza

Lo diceva solo per farmi rimanere qui in casa? No, sapevo che era serio, che lo faceva davvero.
Stavo tremando
Ero stanchissima, stanca di farmi trattare così.
Stanca di avere l'ansia.
Stanca di ripetere che ero stanca.
Entrai dentro
-Madison-
Sentii una voce e sussultai
Mi girai lentamente e vidi Austin
Vidi i suoi occhi preoccupati e tristi
Andai e lo abbracciai
Scoppiai a piangere tra le sue braccia
Non mi importava se ce l'aveva con me oppure di meno, ma avevo bisogno qualcuno e quel qualcuno era lui. Mio padre.
- ho sentito tutto e so cosa sta succedendo- disse ricambiando l'abbraccio - so che non lo farebbe ed è solamente preoccupato- disse
-papà, perché succede sempre la stessa cosa?- singhiozzai
- non temere, Justin vuole solo proteggerti- disse - mi dispiace per come mi ero comportato figlia mia. Ero spaventato e non sopportavo vederti sempre preoccupata e triste-
- lo so - annuii
- Quelle parole che ti ho detto, non sono vere. Quella sera ero fuori di me- mi guardò senza staccarsi da me

TRUE LOVE? (CONTINUO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora