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Amo questa canzone.
Vi consiglio di ascoltarla

È decisamente adatta per il capitolo,  ceh.
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Justin stava sempre lì a bussare.
Andava via e poi tornava più volte.
Io e i bambini stavamo in silenzio.

Non avevo idea che Justin era capace di combinare una cosa del genere qui in casa. Con i miei bambini.
Era troppo per me.

Perché era così?
Aveva noi.
Aveva me.

I bambini erano spaventati e questo mi aveva dato fastidio. Avevano paura del loro padre.
Preferiva quel lavoro di merda che a noi.
Volevo una famiglia tutta mia senza problemi. Senza litigi come mio padre con la mia matrigna che andavano d'amore e d'accordo.
I bambini si erano addormentati.
Sperai che avesse una buona ragione per aver combinato quel disastro.
Adesso o mai più.

Mi alzai dal letto e andai sotto.
Sentii delle voci e mi fermai a metà scale
-non volevo spaventare i miei figli- disse piangendo
-perché ti sei comportato in quel modo?-
-hai mai pensato cosa sarebbe successo se tu avessi sparato uno dei tuoi figli? I miei nipoti, cazzo Justin- urlò Matt
Erano Justin, Matt e David.
-smettila di ripeterlo ti prego- 
-Matt adesso smettila, non lo stai aiutando- disse David

-pensi che non sappia cosa ho fatto? Pensi che non lo sappia? - urlò Justin
-hai messo quasi in pericolo i miei nipoti, ti sta bene, hai perso tutto-
-mi hai stancato- disse il tono arrabbiato
-basta- urlò stavolta David - non risolverà un bel niente se fate così-
Adesso toccava a me.
Scesi dalle scale e andai nel salotto dove c'erano i ragazzi.
Mi guardarono tutti e tre in silenzio. Justin si alzò dal divano incredulo
-adesso noi chiariamo una volta per tutte- li guardai tutti e tre - cominciando da voi due- parlai con David e Matt - siete proprio dei bugiardi, sapevate che quel signore lì stava riprendendo quel lavoro e non mi avete detto niente- scossi la testa delusa
Mi guardarono in silenzio dispiaciuti
Guardai Justin che aveva lo sguardo abbassato.
- tu sei peggio di loro due- continuai
Alzò lo sguardo
-lo so- sussurrò
-ah si? Lo sai? Hai messo in pericolo i tuoi figli, che cosa ti è preso? Da quando hai ripreso quella attività del cazzo non fai altro che ad essere questo, un padre stronzo menefreghista che non riesce a prendersi cura della sua famiglia-
-cercavo di non deluderti- disse
-deludermi da cosa?- risi amaramente
-andavo quel lavoro per te, ma non ero riuscito a rimanerci, non era per me -
-oh- lo guardai - davvero? Quindi stare in quella attività di tuo zio si? -
-si- rispose

-che cazzo c'è di bello lavorare lì? - urlai - quella roba fa male, non è normale che vendete prostitute e droghe-
Non risposero nessuno.

-non rispondete? Bene, voglio che uscite tutti e tre da casa mia- dissi
Con questo restarono increduli.
-cosa?- balbettò Justin
-la tua valigia sarà pronta stasera- dissi
Mi sentii abbastanza male quando dissi quelle parole.
-no, questa è casa mia-
-era, adesso non più- dissi per poi girarmi di spalle
-non me ne andrò, non esiste- urlò
Mi girai verso di lui
-se non lo farai chiamerò la polizia-
-fai sul serio Madison?- parlò Matt
-stai zitto, queste cose non ti riguardano- sbottai
-non voglio andarmene, che ti piaccia o no, io resto- fece due passi avanti
-e lasciare che i miei figli vivono insieme a te? No- scossi la testa- quale padre spaventa i propri figli con una pistola in mano? Quale padre urla come un pazzo senza un motivo?- mi avvicinai a lui
- smettila- prese il mio braccio
-lascia- tolsi la sua presa
-non voglio litigare- mi guardò negli occhi
Risi amaramente
-davvero? - lo guardai - tu fai casini e adesso vuoi, che ne so, un applauso per caso? Cresci-
Mi girai di spalle e stavo per salire quando mi ricordai una cosa.
-ah e un'altra cosa- mi girai - quando verrai a prendere le tue cose, vorrei una spiegazione vera, infine ti aspetterà una bella sorpresa- dissi
Salii
-quale sorpresa? Madison - urlò

21:33

Eravamo a tavola e mangiavano tutti in silenzio.
I bambini erano seduti piuttosto lontani da Justin, erano vicini a me.
Justin non era uscito.
Aveva saltato l'appuntamento con suo zio Joseph.
Fortuna che riuscii a convincere i bambini di scendere.
Venelia allungò il suo piccolo braccio verso il suo bicchiere che non ci arrivava.
Justin prese il suo bicchiere e Venelia lo guardava impaurita.
Si sedette al suo posto e mi guardò come se volesse dire "prendila tu"
Sospirai
Justin poteva essere uno stronzo, ma il suo amore per i bambini c'era ancora. Odiava quando le persone che amava avevano paura di lui.
-Venelia prendi il tuo bicchiere- sussurrai
Scosse la testa.
Guardai Justin che guardava tristemente Venelia
Si alzò e glielo mise vicino il suo piatto e si sedette di nuovo.
Odiavo questa situazione.
Odiavo lui che mi faceva sentire una merda quando non avevo fatto niente.
Il suo telefono squillò.
Il suo viso era normale, si alzò e buttò a terra il suo telefono bruscamente.
Sussultai dallo spavento.
I bambini si misero dietro di me spaventati.
Andò fuori dal giardino.

♡ ho deciso di diminuire i voti.
50 voti e continuo ♡

TRUE LOVE? (CONTINUO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora