Perchè?

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CAPITOLO XIX
"Perchè?"

Busso alla porta di Marco e viene ad aprirmi Ale.
Io le sorride e lei mi invita ad entrare,io accetto l'invito e trascino la mia valigia all'interno della casa.
È piccola e accogliente.
Sorrido appena vedo tutti,poso la valigia in un angolo e vado a salutare i miei amici.
Marco mi abbraccia forte -Vieni,ti mostro la tua stanza.-
Come faceva a sapere che sarei stata da lui.
Prende la mia valigia e mi accompagna in stanza,dopo chiude la porta.
-Dai cos'è successo,racconta.-
Mi conosce troppo bene
-Ho lasciato Gianluca.- gli confesso
Strabuzza gli occhi -Cosa?- mi chiede
-L'ha fatto con quella Marianna.- gli confesso io
-Ah.-
-Cosa "Ah"? Cosa mi nascondi Cardelli?-
-È la sua ex quella,sono stati insieme per 3 anni è stata lei la sua prima volta,lui l'ha amata davvero fino a quando lui non l'ha scoperta insieme ad un altro.- mi racconta Marco sedendosi sul letto
Io l'ascolto e annuisco piano -Beh non avrei mai pensato che a raccontarmi il passato di Gian saresti stato tu,però grazie lo stesso.- gli dico
-Stai bene?- mi chiede lui
Ovvio che non sto bene,ma non voglio darlo a vedere.
-Sto bene Marco.- gli rispondo
-Mh..Sicura?- mi chiede di nuovo
Io annuisco e lui si alza.
-Andiamo dai,ci stanno aspettando gli altri.-
Annuisco e usciamo dalla mia stanza.
Andiamo di sotto e lui è li,lo guardo e appena sente qualcuno scendere gira lo sguardo verso di me.
Mi da un sguardo e poi torna a parlare con Piero.
Io abbasso lo sguardo e scendo in salotto.
Mi siedo sul divano di fianco a Crì e Raffa,sorrido alle mie migliori amiche e aspettiamo le pizze.
-Voglio mangiare uffa.- brontola Igna
-Sei sempre lo stesso.- dice Crì ridendo
Lui le prende il viso e la bacia.
Li guardò sorridendo,sono una coppia perfetta.
-Basta piccioncini vi ordino una stanza?- sdrammatizza Gianluca
Ma nessuno ride alla sua battuta.
Lui fa un colpo di tosse e va in cucina per bere qualcosa.
Marco lo segue.
Io lo seguo con la coda dell'occhio e lo vedo sparire dietro la porta scorrevole della cucina.

POV'S MARCO
Raggiungo Gianluca in cucina dopo quella battutaccia che aveva fatto.
-Perché l'hai fatto?- gli chiedo io
Lui si gira a guardarmi -Ho solo fatto una battuta.- si difende lui
Io scuoto la testa -Non mi riferivo a quello,perché l'hai tradita?-
Si gira di nuovo e posa le mani sul banco da cucina e sospira -Non lo so,può essere una risposta stupida,ti do ragione,lo è,ma ti giuro  che non lo so perché l'ho fatto,è successo all'improvviso.- mi spiega lui
-Gianlù non è che all'improvviso la tua bocca si posa sulla sua e fate quello che avete fatto,non è una cosa normale e poi è stato da quando vi siete salutati che tu sei stato subito intimo con lei.-gli dico io
-Marcolì mi conosci,ho perso il controllo!- dice lui esasperato -Ne avevo voglia.-
Mi passo una mano tra i capelli.
-Sai quanto sta soffrendo?- gli chiedo ed indico la porta.
-Per un po è meglio che non ci vediamo ne stiamo insieme,soffriremo entrambi.- mi dice lui con ancora le mani sul bancone della cucina.
-Hai intenzione di tornare con Marianna?-
-Non lo so.-
-Come non lo sai Gianlù,vuoi ucciderla quella poveretta? Mi dice di stare bene ma invece sta soffrendo come non mai e la causa sei tu,non devi avvicinarti a lei,la farai solo soffrire,ti avvicinerai a lei quando sarai sicuro dei tuoi sentimenti.- gli dico per poi tornare in salotto,ma prima guardo l'ora sono le 21
Arrivano le pizze,vado ad aprire al pizzaiolo,le prendo,pago e torno in salotto.
Nel frattempo le ragazze avevano preparato la tavola.
Sono seduto in mezzo ad Ale e Ró e al suo fianco c'è Igna.
Gianluca non si è seduto vicino a lei,quando lo stava per fare gli ho buttato un'occhiataccia.
-Quando partirete di nuovo?- chiede Ró dopo aver finito la sua pizza.
-Ripartiamo il 27 Novembre e torneremo il 23 dicembre.- dice Piero
I suoi occhi si spengono di nuovo.
È di nuovo triste.
Le metto una mano sulla spalla e lei mi sorride.
-È tutto ok davvero.- mi rassicura.
Io faccio finta di crederle e tolgo la mano dalla sua spalla.
Mi giro verso la mia ragazza e le stampo un dolce bacio.
Lei ricambia dolcemente e dopo torniamo a mangiare.
Ró dopo un po si alza e si siede sul divano.
Gianluca è intenzionato ad alzarsi e andare da lei.
Gli tiro un calcio da sotto la tavola e lui resta al suo posto.
-Domani usciamo per Roseto.- afferma Alessio
Tutti annuiscono.
Finiamo di mangiare e Ale mi da una mano a sparecchiare insieme a Crì mentre gli altri si accomodano sul divano.

POV'S ROSANNA
Com'è che mi disse lui?
Ah si "non ho intenzione di lasciarti,voglio tenerti con me sempre,ti amo."
Baggianate parole al vento,NULLA!
Ormai non valevano più nulla quelle parole.
Tolgo l'anello che avevo al dito,solo non volevo ricordare lui,lo poso sul comodino e sfilo le mie scarpe.
La serata è passata bene,lui non si è avvicinato a me,come avevo immaginato.
Sospiro e mi stendo sul letto con ancora indosso i vestiti.
Sospiro e inizio a fissare il soffitto,mi ricordo del primo giorno che li ho visti.
Ero stesa su un divano e fissavo il soffitto.
Stessa situazione di qualche mese fa.
Inutile negare che lui mi manchi,ma non avrebbe mai dovuto fare quello che ha fatto.
Sento bussare,invito ad entrare chi ha bussato e la porta pian piano si apre.
Lui!
Che faccia tosta che ha.
-Gianluca vattene,non è il caso di stare qui.- gli dico io mentre mi metto seduta in mezzo al letto.
-Ti prego,fammi parlare.- mi chiede lui
-Non una parola Ginoble,ne hai già dette abbastanza.- gli faccio notare.
Lui sospira e si siede sul mio letto.
Io mi alzo e mi avvicino alla finestra guardando il panorama.
Era bellissima Montepagano.
Sento che lui si alza e si avvicina a me.
Mi cinge i fianchi con le braccia ma io mi allontano fredda.
-Non toccarmi Ginoble.- gli dico io
-Ti prego Ró.-
-No niente ti prego.- gli rispondo.
Lui si gira e se ne va sbattendo la porta alle sue spalle.
Davvero non lo capisco,prima mi tradisce e poi vuole fare pace.
Sospiro e torno a stendermi sul letto.
Mi addormento così.

ORE 12.00
Mi sveglio il mio telefono sta suonando il cellulare mi giro di lato per prenderlo.
Allungo la mano e prendo il cellulare accetto la chiamata e rispondo.
-Pronto?- la mia voce assonata risuona in tutta la stanza
-Rosanna.- la voce rotta dal pianto di Eleonora mi rimbomba in testa
-Eleonora dimmi.- dico io allarmata
-G...Gianluca ha avuto un incidente d'auto.- mi dice lei piangendo ancora
Io scatto subito in piedi e inizio a scendere le scale di fretta.
-Quando è successo?-
-Ieri notte tardi.- mi spiega lei
Le chiedo dove sia Gianluca e vado alla ricerca di Marco o Ale dopo aver chiuso la chiamata.
Non potevo crederci un incidente.
-Marco,Ale.- continuò ad urlare per tutta la casa.
-Dimmi,cos'è successo che urli così?- mi chiede Ale uscendo dalla cucina
-Gianluca ha avuto un incidente d'auto.- gli dico io mentre una lacrima riga il mio viso
Lei si porta una mano alla bocca e torna in cucina dove c'era Marco io salgo di sopra a cambiarmi e scendo giù di corsa.
Li trovo pronti così usciamo di corsa e entriamo in macchia di Marco.
-Dove l'hanno portato?- mi chiede lui mentre mette in moto l'auto
-All'ospedale di Pescara,me l'ha detto la mamma.- lui annuisce e parte a tutta velocità.
Il tragitto è silenzioso.
Ho paura per le sue condizioni,la voce della mamma era distrutta.
Arriviamo dopo mezz'ora scendo dall'auto di corsa e scendo dall'auto.
-Dov'è la stanza di Gianluca Ginoble?- chiedo ad un infermiera
-Signorina non posso dirglielo,lei è solo una fans.- mi dice lei
-Sono la sua ragazza.- ringhio tra i denti
-Signora sono Marco Cardelli,il migliore amico di Gianluca e lei è la sua ragazza non è una fans.- spiega Marco
La signorina ci guarda male -Stanza 200 piano 1.- ci dice
Io annuisco e corro di sopra,percorro il corridoio,arrivo fuori la stanza e trovo la mamma,il padre e il fratello.
Abbraccio subito la mamma.
-Menomale che sei qui.- mi dice Eleonora mentre mi stringe
-Come sta?- le chiedo mentre mi stacco piano
-I medici non vogliono dirci ancora nulla,lo tengono ancora in osservazione.- mi spiega Ercole
Io annuisco.
Appena mi giro e guardo la porta di quella stanza inizio a piangere.
Marco si avvicina a me e mi abbraccia.
-Non posso sostenere tutto questo.- gli dico
-Tu lo ami,ce la farai.-
Io annuisco e anche Ale si avvicina a noi.
Io mi avvicino a Eleonora e Ale si avvicina a Marco abbracciandolo.
Era distrutto anche lui,era il suo migliore amico dopotutto.
-Ró.- sento urlare il mio nome,mi giro e trovo Crì seguita dagli altri.
Corro ad abbracciarli e Crì mi stringe fortissimo.
-Andrà tutto bene.- mi dice lei accarezzandomi la schiena
-Non lo so,i medici non dicono nulla,ho paura.-le dico io piangendo ancora.
-Sh non preoccuparti dai,lui è forte.-
Io annuisco poco convinta e torno di fianco alla famiglia Ginoble.
Gli altri si accomodano sulle sedie.
Piero e Igna vanno a prendere dei caffè alla macchinetta.
L'ansia mi mangia,non ce la faccio più.
-I signori Ginoble?- chiede un uomo vestito di bianco che si avvicina a noi.
-Siamo noi,- Ercole e Eleonora si alzano e ai avvicinano al dottore
Ci alziamo anche io e Ernesto.
-Il signorino Gianluca....-

...

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