CAPITOLO XXXV
"Non possiamo continuare così"Ci stacchiamo contemporaneamente.
-Scusami.- dice lui mentre si alza -Non dovevo.- sentenzia
-No non preoccuparti è colpa mia non ti ho fermato.- dico
Lui deglutisce e mi guarda i suoi occhi provano rimpianto,dolore,non sono più gli occhi lucenti di una volta.
-Io vado,buonanotte Gian.-
-Buonanotte.- dice lui
Rientro in casa con il cuore che mi batte vorrei urlare scoppiare a piangere.
Ma non faccio nulla di tutto ciò e vado in camera per poi stendermi sul letto.
Dopo poco mi addormento senza nemmeno rendermene conto.Ore 10.30
Vengo svegliata dal suono della sveglia che avevo impostato la sera prima.
Mi alzo dal letto e vado e dopo esservi data una rinfrescata mi vesto e sistemo la stanza.
Prendo il mio cellulare e vado in cucina.
Tutti stanno facendo colazione così mi unisco a loro.
-Ehi Picciridda.- mi saluta Igna sorridendomi
Ricambio il sorriso e faccio colazione.
-Ale andiamo?- chiedo alla mia amica
Lei annuisce,così ci alziamo prendiamo le nostre cose e dopo aver salutato tutti andiamo a casa di Ale e Marco.
Per tutta la strada abbiamo taciuto tutte e due.
Arriviamo a casa ed entriamo troviamo delle valigie sulla soglia della porta.
Ci guardiamo tutte e due e poi sentiamo una voce uscire dalla cucina.
-Ehi bellezze.- dice Marco
Ale non ci pensa un secondo in più che si butta su di lui e lo abbraccia,lui la prende in braccio e le fa fare una giravolta.
-Mi sei mancata piccola.- dice lui per poi baciarla
-Anche tu amore.- dice dopo aver terminato il loro bacio
Poi lei mi indica e Marco guarda oltre la sua ragazza e mi vede.
Ale torna coi piedi per terra e Marco la supera per poi trovarsi di fronte a me.
-Ehi tesoro.- dice lui accarezzandomi una guancia
-Ciao.- sorrido io mentre lo guardo negli occhi
Apre le braccia in segno di volere un abbraccio e io lo accontento buttandomi tra le sue braccia.
Dopo aver fatto la prova di due mesi Marco e suo padre ormai si sono trasferiti li.
È da Giugno che non lo vedo.
Tiro sul col naso e lui mi alza il viso verso di lui -Me l'hai promesso Ró.-
-Lo so lo so.- dico io e continuo a stringerlo
Poggio la testa sul suo petto e lui mi accarezza i capelli.
-Che dice lui?- mi chiede
-Ieri ha provato a baciarmi ma poi ha detto che è stato uno sbaglio e stamattina era tutto attaccato alla sua ragazza.-
-Non ci posso credere.- dice il mio migliore amico
-È la verità.-dico io guardandolo negli occhi per poi staccarmi dal suo abbraccio
-Mi devo vedere con Ila,stiamo organizzando le cose per il matrimonio.- dice Ale sorridendo
Io annuisco a parlare è Marco -Finiamo di parlare e ti raggiungiamo a casa di Sami ok?- dice il riccio per poi dare un bacio alla sua ragazza
Io annuisco e mi siedo sul divano e Marco mi raggiunge.
-Non stai bene davvero.- mi dice lui
Ed ha ragione,non posso dargli torto.
Abbasso solo lo sguardo.
-Ehi,ma tu sei forte ce la farai.- mi dice lui
-Mà non lo so,ne ho attraversate tante così e io e Gian abbiamo sempre superato,ma adesso è diverso,lui si è messo con una nuova ragazza,credo che la situazione non si risolverà.- dico io
-No non dire così ti prego,vedrai che lui aprirà gli occhi,credimi.-
Io sospiro non so che dire,mi alzo dal divano -Andiamo da Ila e Sami dai.- dico io
Lui annuisce e insieme andiamo a casa di Sami.A casa di Sami
-Cosa?- urla Crì incazzatissima
Ila annuisce solo,Sami non sa dove guardare.
-Una pausa? Ma siete pazzi?- dice Igna
-No non siamo pazzi,siamo arrivati ad un bivio dovevamo prendere una decisione.- spiega Sami
-E il matrimonio?- chiede Ale
-Ci sposeremo,cambieremo la data abbiamo bisogno di riflessioni.- dice Ila
Tutti annuisco non sappiamo cosa dire.
È la fidanzata del Ginoble a parlare.
-Allora usciamo un po'?- chiede lei
Tutti la guardiamo storta -Non c'è l'atmosfera giusta.- dice Crì
Lei alza le spalle -Io voglio uscire,quindi ciao.- dice questo e se ne va
La guardo e roteo gli occhi,Gianluca non accenna movimento.
Alessio va di fuori a fumare.-Serata come ai vecchi tempi?- chiede Sami
Tutti annuiamo,i ragazzi vanno a prendere le pizze e noi ragazze sistemiamo la casa e decidiamo il film.
Dopo aver finito ci sediamo tutte sul divano.
-Non potete andare avanti così.- dice Raffa
-Con chi ce l'hai Raffa?- chiedo io
-Con te con te.- dice lei
Io alzo le spalle -Lui così ha voluto,le piace lei,sta con lei,se lui è felice lo sono anche io.-
-Ma va non farmi ridere,ma se appena Marco ti ha chiesto di lui sei scoppiata quasi a piangere.- dice Ale
-Voi dovete stare insieme.- dice Ila
-No ragazze! Lui ha fatto la sua scelta e basta!- dico io
A salvarmi è la porta che bussa ripetutamente.
Mi alzo e vado ad aprire,sono i ragazzi con le pizze.
Li aiuto e dopo esserci seduti io ovvio vicino a Gianluca,iniziamo a cenare.Ore 22.30
Stiamo guardando il film.
Sono in mezzo ad Ila e Gianluca è un film di paura quindi per non rompere le ossa a Ila stringo la mano a Gianluca.
Che ovviamente non mi nega il contatto,anzi sorride.
Sospiro,sposto la mano e continuo a guardare il film.01.30
-Allora ciao ragazzi.- dico io abbracciando tutti
Sto per tornare a casa con Ale e Marco ma Gianluca mi afferra dal braccio ha appena indossato la giacca.
-Sarò solo a casa i miei non ci sono ed Ernesto è a casa di Maria,vieni con me?- mi chiede
Ma è scemo o cosa?
-Chiedilo a Martina no?- dico io
Le mie amiche e i ragazzi vorrebbero ammazzarmi per quello che ho appena detto.
-Non risponde al cellulare è in discoteca di sicuro.- dice lui
Alzo le spalle -Non è un problema mio.- dico io incrociando le braccia
-Dai Ró.- dice Igna incitandomi con la testa
-Picciridda non farti pregare dai.- incalza Piero
Li maledico mentalmente e accetto l'invito di Gian.
E così siamo costretti a camminare vicini diretti verso la casa che ho amato per un anno.
Arriviamo a casa e lui mi fa entrare in casa,varco la soglia di casa e dopo alcuni mesi non è cambiato nulla è sempre la stessa.
-Vuoi qualcosa da bere?- mi chiede
-No grazie.-
Lui annuisce e insieme saliamo al piano di sopra.
-Dove dormo?- chiedo io
Lui mi guarda come se fossi un alieno.
-Con me no?- dice con tono ovvio
-No!- dico io -Ovvio che no! Dormo nella camera di Ern dai.- dico io
-Ok.- lui sembra triste ma poi torna il suo sorriso falso
Ormai lo riconosco,so quando fa un sorriso sincero e un sorriso falso.
-Ah Gian.- lo tengo dal polso -Mi presti una tua maglia?- chiedo io
Lui annuisce e va in camera sua a prendere una sua maglia torna da me e me la porge.
Lo ringrazio e gli do un bacio sulla guancia,lui sorride e poi va in camera sua.
Io vado in bagno e faccio una doccia.
Dopo aver finito metto la maglia di Gian e vado in camera di Ern.
Mi stendo sul letto e guardo il soffitto per un po.
Il sonno non vuole proprio arrivare.Ore 05.00
Il sonno non è ancora arrivato che strano.
Mi alzo da letto e cammino per il corridoio.
La porta della camera di Gian è aperta così guardo.
La porta del balcone è aperta e lui è seduto sul letto di spalle a me e guarda fuori.
Entro silenziosamente senza bussare.
Mi siedo dietro di lui con le spalle attaccate alle sue.
Mi mordo il labbro,non vorrei dire la cosa sbagliata.
Non vorrei essere inadatta.
-Ehi.- la sua voce è bassa
-Ciao.- sorrido io anche se so che non può vedermi
-Non riesci a dormire nemmeno tu eh?- mi chiede
-No nemmeno io.- dico io e sospiro
Qualche minuto di silenzio,un silenzio imbarazzante.
-Mi manchi.- è lui a rompere il silenzio
Non so cosa dire....
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Per te vivro'
Fanfiction"Per te, per te vivrò,l'amore vincerà,con te, con te io avrò,mille giorni di felicità,mille notti di serenita darò tutto l'amore che ho PER TE!" Così recita una delle mie canzoni prefeirite. Posso dire che questa sia la mia parte preferita. Per molt...