"FREDDA MA SPETTACOLARE"

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Saltò dietro tenendosi stretta a me e andammo al nostro parco dove ci rilassavamo insieme ogni tanto.

Parlammo del più e del meno. Tra una sigaretta e l'altra, stava diventando buoi cosi la riaccompagnai a casa.

Mia madre non era ancora tornata dal lavoro per fortuna.

Dopo poco però sentii quel mostriciattolo del mio cane abbaiare, segno che era arrivata.

Entrò in casa senza degnare di uno sguardo nessuno, un semplice e freddo "ciao" per poi sparire in camera a cambiarsi. Non so come farei senza mio padre.

La cena era silenziosa, come sempre. La TV accesa ci distraeva un po dai pensieri. Non mi chiese neanche se la moto mi piaceva, ma...forse non lo sapeva? In effetti lei era sempre stata contraria. I dubbi mi stavano assillando. Probabilmente papà gliel' avrà tenuta nascosta.

Dopo cena uscii con la mia solita compagnia. Presi la moto e mi avviai al nostro punto di ritrovo, ovvero un campo da calcio abbandonato.

Zoe era già fra di loro che smanettavano. Senza salutare nessuno andai da Ryan, il nostro spacciatore di fiducia.

-Ryan il solito- Gli dissi guardandolo impassibile.

-Subito Jade- Rispose quasi tremando. Lui mi conosceva bene e faceva bene ad avere paura. Mi rispettava e io rispettavo lui.

Gli diedi i soldi e lui mi passò la bustina fra le mani. Zoe si avvicinò subito a me per poi allontanarci in un'altra parte del campetto per stare in pace.

Dopo aver grindato come si deve l'erba era pronta per essere consumata.

A molti l'erba fa rilassare, come succede a Zoe. Ma non funzione con me. Divento solo più acida e stronza.

Dopo aver fatto l'ultimo tiro dalla canna, Zoe era distesa sulle mie gambe a ridere da sola senza motivo. Mentre mi coinvolgeva in una delle sue risate, sentii Ryan e gli altri ragazzi alzare la voce e radunarsi tutti verso di loro.

Mi alzai e Zoe a mala pena mi venne dietro. Io reggevo molto più di lei, era l'abitudine ormai. Mi accorsi che Ryan stava perdendo la pazienza e mi avvicinai a lui.

-Che cazzo succede?- Mi immobilizzai quando vidi Aaron davanti a noi con altri suoi amici.

Lui sorrise dalla nostra direzione, ricambia con uno sguardo schifato. Mentre Zoe era caduta a terra la sollevai e la ressi tenendola per un braccio.

-Hey piccola, una ragazza non dovrebbe frequentare questi postacci- Disse squadrandomi e sorridendo.

-Piccola chiami le tue troie non me, e poi non sono cazzi tuoi i posti che frequento.- Mi avvicinai pericolosamente a lui mentre dicevo quella frase in modo calmo e lento.

-Hahaha che caratterino. Comunque io sono Aaron Sunchez, in classe non ho avuto tempo di fare le presentazioni come si deve.- Disse il ragazzo indicando tutti i suoi amici.

Non avevo mai visto nessuno di loro da queste parti.

-Ci siamo appena trasferiti da Seattle, siamo i Mamba.- Scandì alla perfezione l'ultima parola e io mi raggelai.

I Mamba erano la gang più forte e aggressiva di tutta Seattle, nessuno li ha mai sfidati per quel territorio. Ma perché trasferirsi qui?

Non risposi e lui continuò –E' tua quella moto?- Disse indicandola.

-Un regalo di papà- Mi rivolsi a lui fiera di quella moto.

Zoe si era ripresa solo un po che mi affiancò reggendosi in piedi da sola.

Salutò Aaron ma il suo sguardo finì subito dopo dietro di lui, su un moro che non le toglieva gli occhi di dosso.

-Tra un po ti cade la bava dalla bocca se continui a guardarlo- Le dissi sussurrando all'orecchio.

Mi voltai di nuovo dai ragazzi della gang.

-Bene questo è il territorio della mia di gang quindi sparite-

Aaron sgranò gli occhi e cominciò a ridere coi suoi amici. Mi innervosii più del dovuto.

-No dai bambolina non mi dire che una ragazza come te fa parte dei BlackSoul?!-

-Esatto- Ero abbastanza irritata. Ryan si intromisi portandomi dietro di lui.

-Si è nella gang! E farebbe il culo ad ognuno di voi bastardi- Ringhiò ai Mamba.

Io rimasi scioccata dal coraggio che tirò fuori il ragazzo e rimasi in silenzio.
Aaron mi si parò davanti togliendo di mezzo Ryan con una spinta.

Si avvicinò a me sussurrandomi all'orecchio – Vorrei proprio vederti montare quella moto- La sua voce  lenta e sensuale, credeva di farmi fessa cosi? Lo avrei preso a pugni.

-Va bene. Anche io sarei curiosa di vederti all'opera! Sabato alle 23 fuori città, non mancare o ti vengo a cercare- Lo spinsi via e lui alzò le mani per poi rispondere.

-Non ti preoccupare bambola ci sarò- Mi sorrise per poi girarsi e andarsene via.

LO ODIO! LO ODIO! LO ODIO! Non so perché ma lo odio da morire.

Zoe mi saltò addosso ancora sotto effetto della droga. –Cazzo Jade ti stava mangiando con gli occhi- Scoppiò a ridere.

-Bhè e tu che sbavavi per il suo amico?!- Rise ancora più forte, stava per farmi diventare sorda.

-Cazzo ma lo hai visto?! Era un sogno, sembrava un principe azzurro-

A quelle parole mi fermai e mi piegai in due dalle risate, stavano per uscirmi le lacrime dagli occhi, non riuscivo a smettere.

-Tesoro il principe azzurro non esiste. Sono tutti uguali.-

-Non è sempre cosi Jade, alcuni si riescono a distinguere dalla massa- Disse lei seria.

-Certo che ci sono. C'è il più e il meno stronzo hai ragione ma alla fine la morale della favola è sempre quella- E la pensavo davvero cosi. Mentre parlavo guardavo dritta davanti a me persa nel buio. Lei se ne accorse e terminò la conversazione. – Ok ok se lo dici tu-

Salutammo gli altri e ci avviammo verso la moto. Stavo per mettere in moto quando il telefono mi vibrò. Un altro messaggio cazzo.

XsconosciutoX

#Allora hai capito chi sono? Ci si vede sabato. Ps. Sei bellissima quando ti incazzi#

Lo ignorai categoricamente e accompagnai Zoe a casa. La salutai e andai a casa mia. Mi fiondai nel letto pensando alla giornata di domani, avrei rivisto Aaron e probabilmente il tizio che mi scrive. Era di sicuro un Mamba. Forse Aaron?!

Mi addormentai fra i miei mille pensieri.



Un amore trasgressivo (Primo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora