Vita=Libertà

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P.O.V Jade

È di nuovo tutto nero attorno a me. Questo silenzio è struggente.

Ieri ho sentito mia madre e mio padre. Sono stata male. Più di adesso. Anche Zoe è passata a salutarmi, ma poi è scoppiata a piangere ed è scappata. Devo avere un aspetto orribile.

Sapere di aver procurato un'altra delusione ai miei genitori mi lacera dentro. Sono solo un egoista che non merita nulla. Neanche l'amore di Hunter. Forse dovrei mollare davvero.

Mi viene in mente una frase che proprio lui mi ha detto un giorno mentre i stringeva.

"Se ti hanno scelto per questa vita vuol dire che sei abbastanza forte per poterla affrontare"

E se avesse ragione?

Sento una mano che mi accarezza la guancia.

-Hey amore. Non credi di aver dormito abbastanza? Appena ti svegli non dovresti più dormire per mesi sai? Hahaha- Provava a ridere. Stava cercando di tenersi su il morale da solo. Questa scena mi strugge il cuore.

-Piccola sei forte! So che probabilmente starai pensando che non hai nulla per cui valga la pena di vivere e hai paura. Ma non è vero, lo sai benissimo! Hai un padre eccezionale, forse lo dico perché è identico a te. Tua madre invece ha il tuo stesso sguardo innocente. Mentre Mya è fantastica. Abbiamo disegnato insieme ieri sera sai? Non vede l'ora di darti quel disegno, ma prima ti devi svegliare.-

Amore mio dove lo trovo un altro con un cuore come il tuo?! Ti amo Hunter. Tornerò promesso!

-Avrei voluto conoscerli in altre circostanze, ma il destino ha voluto così. Avrei voluto avere anche io una famiglia così alle spalle...ma lo persa, o meglio non c'è mai stata. Tu che hai loro, tua sorella, Evan, Zoe, la gang e ME! Perché andarsene così lasciando tutti noi che ti amiamo? Torna da me.-

È crollato di nuovo. Sta piangendo, sento le sue lacrime amare che mi bagnano la mano.

Dopo poco e sprofondato in un sonno profondo, è esausto.

Una luce accecante mi distrae, è lontanissima. Ma sento come l'istinto di raggiungerla.

Corro e corro ancora più in fretta fino a raggiungerla.

P.O.V Hunter

Ieri sera mi sono addormentato piangendo come un idiota sul suo letto.

Sento qualcosa fra i capelli. Probabilmente sarà Mya o William.

Alzo lentamente la testa sbattendo più volte le palpebre per mettere a fuoco.

Cazzo dimmi che non è un sogno!

-Ciao- aveva la voce che sembrava più un sussurro. Mi stava accarezzando i capelli come solo lei sa fare, mi guardava coi suoi occhioni dolci, dio quanto mi sono mancati.

-Ciao angelo- Le lacrime rigarono le nostre guance per l'ennesima volta.

Finalmente si è svegliata. Chiamo di corsa i dottori, i ragazzi, i suoi genitori che accorsero in stanza.

Non me ne fregava un cazzo se c'era suo padre davanti che mi lanciai sulle sue labbra.

-Mi sei mancata da morire. Non lasciarmi mai più chiaro? Sarei morto senza di te!- Continuavo a baciarla fin quando non mi staccai controvoglia per farla abbracciare con sua madre. William mi diede una pacca sulla spalla e ci abbracciamo. Mya corse dalla sorella col nostro disegno in mano porgendoglielo. Un sorriso si formò sul suo viso pieno di cicatrici e lividi.

Non vedo Evan. Senza farmi vedere da Jade vado a cercarlo.

Lo trovo nel corridoio con la testa fra le mani.

-Si è svegliata. Perché non vai da lei? Non parla molto perchè è ancora scossa-

-Non me la sento di vederla adesso. Poi penso che tu non voglia vedermi più vicino a lei- Era distaccato e titubante. Mi faceva quasi pena.

Lo abbracciai d'istinto e lui ricambiò sorpreso dal mio gesto. In effetti sono sorpreso anche io.

-Voglio che vai da lei perché sei il suo migliore amico e che non la lascerai un attimo!- Ero sincero. Adesso Jade ha bisogno di tutti noi.

Mi guarda e mi ringrazia per poi correre da lei.

Le mie lacrime adesso erano di gioia nel vederla, nel sentirla parlare, nel toccarla.

P.O.V. Jade

Mio padre mi ha detto che sono stata in come per 10 giorni. Mi sento ancora indolenzita ma sto bene.

Quando mi sono svegliata ho visto l'uomo che amo affianco a me! Non c'è nulla di più bello.

È sempre uno spettacolo nonostante i capelli disordinati e gli occhi incavati. È sfinito.

Devo rimanere qui dentro per altri due giorni. Sarà straziante, ma sapere di avere Hunter affianco mi solleva.

Prima l'ho visto abbracciarsi con papà. Non se ne sono accorti ma un sorriso a 32 denti si è fatto spazio in viso.

Vedo Evan appoggiato allo stipite della porta e gli faccio cenno di entrare.

Sono felice di vederlo e anche lui. Mi sorride amaramente e mi bacia le nocche. Ha gli occhi lucidi.

-Hey come stai?-

-Sto bene, sono solo un po ammaccata.- Gli accarezzo una guancia.

-Hunter ti ha detto qualcosa?- Gli chiedo ma sono quasi certa della risposta.

-No, anzi. Ha dato di matto solo quel giorno. Ma come dargli torto. Oggi invece ci siamo parlati e mi ha praticamente ordinato di venire da te. Pensavo non mi volesse più vicino a te.- Sapere quello che Hunter ha fatto mi fa resuscitare.

-Sono contenta.- Gli dico mentre tento di sedermi appoggiando la schiena contro lo schienale del letto. Evan mi aiuta e qualche lamento esce dalla mia bocca a causa delle ferite.

-Scusami se quando ti sei svegliata non ero qui, ma mi sono come bloccato. Ho un senso di col...- Lo interrompo subito.

-NO! Non ti azzardare a dire che è colpa tua se no ti infilo una stampella su per il culo!- Dico seria, ma scoppiamo subito a ridere.

Riesco a parlare con meno difficoltà adesso.

Evan si gira verso la porta e noto Hunter sorridere come un bambino.

-Vi lascio soli, torno a trovarti e ti porto un pranzo decente promesso- Mi bacia una guancia e saluta Hunter mentre esce.

Il moro si avvicina a me con lo stesso sorrido che secondo me dovrebbe essere illegale.

Lo voglio vicino a me. Gli faccio spazio accanto e me e il suo sguardo si illumina.

Si stende stringendomi piano stando attento alle ferite coi punti.

-Sono l'uomo più felice del mondo lo sai?- Sorrido a queste parole e lui se ne accorge.

Mi massaggia la testa con delicatezza, mi tocca come se fossi fatta di cristallo.

Ho la testa nell'incavo del suo collo assaporando il suo profumo inconfondibile.

-Ti amo amore mio- Non lo avevo mai chiamato con nomignoli e robe varie perché mi sembrano stupidi, ma per oggi potevo fare un eccezione.

Mi alza il mento con un dito e mi perdo nei suoi occhi ghiacciati.

-Dillo di nuovo- Gli si era illuminato il volto dalla felicità. Glielo dissi altre dieci volte fin quando non mi zittì con un bacio. Le nostre bocche erano fameliche e si persero in un bacio disperato, pieno di amore ma soprattutto era un bacio atteso e sperato da entrambi.



Un amore trasgressivo (Primo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora