La Speranza è l'ultima che ti abbandona!

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P.O.V Hunter

Ho passato tutta la notte al suo fianco. In sala d'attesa c'erano ancora tutti.

Nessuno l'ha abbandonata.

Ieri notte quando ho chiamato il padre di Jade avrei voluto essere al suo posto. Un padre non dovrebbe soffrire così, ma neanche una figlia dovrebbe farlo.

Erano arrabbiati che il primo volo per San Diego sarebbe arrivato solo stamattina.

A breve saranno qui e non so cosa raccontargli.

Evan ha dormito fuori su una panchina a fumare. So che si sente in colpa come non mai. Ma non posso nascondere di essere ancora furioso con lui.

Vedo una coppia con una ragazzina correre verso di noi. Sono loro.

Si guardano attorno spaesati.

Mi avvicino lentamente pensando a cosa dirgli.

Ma le parole non escono. Sono ferme nella mia bocca.

Sono patetico, esce solo una specie di verso soffocato dalla mia gola quando la ragazzina, credo sua sorella, mi abbraccia.

Crollo di nuovo e le gambe mi cedono. L'abbraccio anche io e scoppiamo a piangere.

-Sei tu Hunter? Il ragazzo che mi ha chiamato? - Il padre ha gli occhi lucidi, come biasimarlo.

Mi alzo cercando di rendermi meno fragile ai suoi occhi, ma sembra inutile anche solo provarci.

-S..sì signore- Le uniche parole che riuscivo a formulare.

Sono andati da Jade subito dopo aver saputo cosa è successo. La signora Anderson è scoppiata a piangere con la ragazzina, credo si chiami Mya. Raccontai la fredda e cruda verità. Il signor Anderson invece ha avuto una reazione completamente diversa. Quando gli ho raccontato della gang, si è irrigidito, aveva un espressione delusa, ma non sembrò molto sorpreso da quello che gli ho detto.

Sapevo che Jade non avesse detto nulla ai suoi genitori di questa parte della sua vita, e dirglielo è stata davvero dura.

Sta di fatto che la sua reazione mi parve strana. La curiosità aumentava ma lasciai perdere, probabilmente mi starò sbagliando. È solo scosso dall'accaduto.

Se mi avesse voluto parlare lo avrebbe fatto.

Sinceramente mi aspettavo che mi urlassero contro che è stata tutta colpa mia, invece ci siamo consolati a vicenda e ho cercato di far ridere almeno un po Mya che mi sembrava distrutta.

Ogni minuto che passavo desideravo solo che si svegliasse.

Ho mandato a casa gli altri questa mattina. Avevano tutti un aspetto orribile, me incluso.

Evan si è rifiutato di allontanarsi. È fuori a fumare. Non gli impedirò di restare nonostante gli porti rancore, Jade gli vuole bene.

La signora Anderson e Mya stanno dormendo abbracciate, è una scena tenera che mi scappa un sorriso.

-Ragazzo- Mi richiama William, il padre di Jade. Mi fa cenno di seguirlo e io obbedisco.

Mi porta sulle scale antincendio e si siede accendendosi una sigaretta. Io faccio lo stesso.

-Non so se Jade ti ha raccontato qualcosa di lei- Mi chiede e io annuisco guardandolo.

-Sono felice che si sia aperta con qualcuno. Quella ragazza ha avuto un cambiamento radicale. Ha creato dei muri che nessuno è mai riuscito a distruggere, neanche gli psicologi. Ma è sempre stata una forza della natura. E uguale a me, e all'inizio questo mi spaventava a morte. Avevo già qualche sospetto che facesse parte di qualche gang o branco di teppisti e questo mi spaventava. Ha sempre sognato di correre in moto che gliene regalai subito una a 16 anni. Non scorderò mai il suo entusiasmo. Ma mai avrei potuto immaginare che si sarebbe spinta così oltre.- Si blocca perdendosi con lo sguardo nel vuoto. Fa un respiro profondo per poi continuare.

-Io ero un capo-gang proprio come te.- Sgranai gli occhi incredulo.

-Quando conobbi Miranda, sua madre, decisi di abbandonare tutto per il nostro bene, per amor suo. Continuare a stare in quel giro non faceva altro che metterla in pericolo. E adesso che è successo questo a mia figlia io mi sento in colpa, ho sbagliato tutto. Mi sento un fallimento come padre.-

Quell'uomo che parlava, che a vederlo sembrava un duro che non trasudava emozioni come sua figlia, in realtà era un libro aperto, esattamente come lei. Dovevi solo imparare a leggerlo. Aveva gli occhi lucidi ma non pianse. Io tentavo di trattenermi. Aveva gli occhi dello stesso verde intenso di Jade. Il suo sguardo che in questo momento mi manca da morire.

-Hunter...- riprese a parlare.

-Si?- Cercavo di immaginare cosa voleva chiedermi stavolta.

-La ami?-

Rimasi in silenzio per un po. Non gli avevo detto che sono il ragazzo di sua figlia.

-Ho visto come la guardavi in camera. E impossibile non notarlo.- Spezzò il silenzio, sembrava mi avesse appena letto nel pensiero.

Lo guardai accennando un piccolo sorriso.

-Si la amo. E le assicuro signore che lei è stato un padre esemplare se Jade c'è la fatta ad arrivare fino a qui. E c'è la farà anche adesso ne sono certo! Lei è forte solo grazie a lei e a Miranda. Mya ha un ottimo esempio di forza al suo fianco e crescerà altrettanto forte.- Mi sentivo di dirgli tutto quello che pensavo in seguito alla sua confessione.

-Spero tu abbia ragione. Voglio solo che non l'abbandoni e che le starai accanto. Ma soprattutto voglio che la proteggi! So che puoi farlo ma sarà dura. Mia figlia è un osso duro.- Accennammo una piccola risata a quel commento. Jade era davvero un osso duro.

***

Jade è in coma da una settimana ormai e non sembra migliorare.

Non parlo con Evan da quella notte. Mi alterno con i suoi genitori per passare la notte accanto a lei. In una settimana sarò uscito si e no tre volte dall'ospedale solo per andarmi a fare una doccia.

Se non dormivo in camera con lei, ero in corridoio.

Evan andava via solo per la notte.

Ieri ha avuto un attacco cardiaco. Ricordo solo il dolore che mi divorava, Miranda che portava fuori Mya che piangeva e si dimenava e William che si paralizzò completamente. I medici accorsero subito e chi cacciarono tutti fuori dalla camera. Avevo perso le staffe nel non sapere cosa stava succedendo che mi sono spaccato una mano schiantandolo contro il muro.

William cercò di calmarmi e mi portò a fare un giro con lui, avevo bisogno di respirare aria pulita.

Adesso sembra non migliorare ancora. Sto perdendo la speranza.



Un amore trasgressivo (Primo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora