SPARISCI.

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P.O.V Jade

-Hunter vattene. Non ho nulla da dirti- Dissi con una freddezza tale da lacerarti.

-No, Jade non me ne vado. Ho sbagliato ma ti giuro che non volevo. Mi hai lasciato con una fottuta lettera tre mesi fa e io non c'è l'ho più fatta. Pensavo di poter colmare il vuoto ma solo tu potrai farlo. Ti amo ancora angelo e so che per te è lo stesso. Cazzo mi sei mancata e senza di te mi sono sentito morire, maledizione. Sono uno stronzo, figlio di puttana, bastardo...tutto quello che vuoi tu. Insultami, coraggio! Ma ti amo, cazzo e che questo non cambierà mai!-

-NO! TUTTE CAZZATE, CRISTO! TU NON MI AMI, ALMENO NON QUANTO TI AMO IO. ANZI, SAI CHE TI DICO?! SONO STANCA DI SENTIRE QUELLE DUE FOTTUTE PAROLINE. PERCHE' PER ME, DOPO OGGI, NON SIGNIFICANO PIU' UNA SEGA!- Gli urlai tutto in faccia con quelle poche forse che mi rimanevano.

-So di averti ferito ma ti prego perdonami. Ti prego io non volevo farti soffrire ancora amore mio. Jade rispondimi per favore.- Stava piangendo, in ginocchio ai piedi del letto.

La pena non passò minimamente per la mia testa.

È doloroso mandare via un'altra persona che ho amato. Ma meglio restare sola a questo punto.

-Non riesco a perdonarti, mi dispiace.- Sforzai quelle poche parole per non scoppiare di nuovo.

Hunter si asciuga le lacrime e si avvicina al letto. Mi prese una mano e la strinse a lui baciandomi le nocche. Quel contatto mi causò gli stessi brividi che provai mesi fa mentre facevamo l'amore. Ma quel ricordo non mi è per niente di aiuto. Cazzo!

-So che mi ami e tu sai che io amo te. Ti fa solo male crederci. E ti assicuro che mi farò perdonare, te lo giuro! Ho promesso a tuo padre che ti avrei protetta e lo farò, non infrangerò un'altra promessa. Ma non dirmi che non ti manca svegliarti con me affianco la mattina. Non venirmi a dire che non ti sono mancato perché non ti credo. A te è mancato esattamente tutto quello che è mancato a me in questi tre mesi e undici giorni, e se vuoi ti dico pure le ore.- Sorrise alla battuta, io invece cercai di trattenermi, ma non c'è la feci.

-Mi sono mancati i tuoi baci e le tue coccole, il tuo nasino perfetto contro il mio, le mie dita intrecciate alle tue e il tuo corpo avvinghiato al mio mentre dormivamo, il modo in cui ti svegliavo, le colazioni a letto e le passeggiate infinite sulla spiaggia. A te è mancato tutto questo e ti manca tutt'ora.-

Non parlo. Aveva perfettamente ragione, ma non lo avrei perdonato. Le parole non mi fanno più alcun effetto. Se prima avevo il cuore ghiacciato, bhè adesso è diventato di marmo!

Liberai la mia mano dalla sua stretta e mi fissai su un punto della stanza senza calcolarlo.

-Torno da Aaron!- Gli dissi apatica, ignorando la sua reazione.

-NO! No Jade. Sparirò dalla tua vita ma non tornare da quello stronzo ti scongiu...-

-Lui è uno stronzo? Sai una cosa? Non mi sembra che tu sia in condizioni di insultare chi mi ha mantenuta e curata per questi tre mesi! È stato lui a farmi fare soldi a palate. Per non parlare di Demon, se non fosse per lui io ora non sarei qui! Ha messo a rischio la sua vita pur di farmi scappare per venire da te, pezzo di merda! E ti trovo nudo con due puttane in camera! Io non voglio più avere a che fare con nessuno di voi. Partirò appena uscita da qua dentro con Demon. Punto!-

Avevo di nuovo le lacrime agli occhi quando Hunter andò verso la porta.

-Sono qui fuori se hai bisogno-

Ignorai il suo sguardo da cane bastonato e non risposi.

Il dottore mi avrebbe fatto uscire questa sera.

Chiamai i miei genitori sperando che non siano già partiti.

Conversazione telefonica

Papà: Jade? Che è successo?

Io: Papà scusa ma non sono più potuta partire. Mi dispiace tantissimo spero che voi siate ancora a San Francisco.

Papà: Si ci ha chiamato Evan dicendoci che qualcosa era andato storto.

Io: Ah ok. Ora devo andare, ci risentiamo.

Papà: Jade?

Io: Si?

Papà: Sei sicura che vada tutto bene?

-silenzio-

Io: Si, certo tranquillo.

Mentire a mio padre in questo modo mi ha fatto male, ma non voglio dargli un'altra delusione. Non volevo dirgli che stavolta era un addio! Stavolta per sempre.

Il dottore entrò in camera per farmi firmare delle scartoffie per poter uscire da qui dentro. Demon entrò subito di lui per aiutarmi a prepararmi.

-Vuoi una mano?- Mi chiese titubante.

-Aspettami di sotto con la moto già accesa- Gli ordinai fredda senza neanche guardarlo. Deluso dalla mia risposta obbedì subito annuendo a testa bassa.

Scendo dal letto e mi dirigo in corridoio, incontro Evan.

-Jade torni a casa? Ci vediamo domani?- Mi chiede speranzoso.

-No...parto. Torno da Aaron con Demon. Stavolta per sempre Evan...mi dispiace.-

Mentre lo dicevo sentivo il mio cuore chiudersi in barricate di ferro impenetrabile, con porte blindate con password. Nessuna emozione, nessun sentimento. Niente di niente.

Mi allontano da lui mentre mi guarda andarmene scioccato. Non volevo approfondire il saluto. Sono un blocco di marmo ormai e niente e nessuno mi entrerà più fin dentro le ossa.

Percorro il corridoio passando per il bar dell'ospedale dove Hunter sta prendendo un caffè.

Appena mi accorgo di lui mi volto ignorandolo. Sento solo la tazzina cadere per terra.

Fuori Demon ha il motore acceso ed è già in sella.

-JADEEE- Mi volto verso l'uscita dell'edificio. Scontro i suoi occhi ghiacciati per l'ultima volta.

Demon assiste alla scena impietosito.

Senza staccare i miei occhi da lui salgo in moto e mi infilo il casco sfidandolo con lo sguardo a seguirmi. Molto saggiamente, decide di non farlo.

"Nonostante faccia un male cane, non credere che io non abbia le palle di andare a vivere la mia vita lontano da te!"

Hunter continua a passarsi le mani fra i capelli nervosamente mentre demon mi porta via.

Non dimenticherò mai come i miei occhi si perdevano nei suoi e quanto lo amassi prima di lasciarlo.



Un amore trasgressivo (Primo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora