VITA o MORTE?

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P.O.V Hunter

Siamo tutti in sala d'attesa. Tyler sta camminando avanti e indietro.

Gli altri sono seduti su quelle sedie scomodissime. Zoe sta piangendo da quando Ty l'ha chiamata.

Io non ho ancora aperto bocca dopo che l'ho vista entrare in terapia intensiva.

Sono seduto per terra con la schiena appoggiata al muro. Qui dentro è tutto bianco. Che tristezza.

Sto fissando un punto indeterminato del corridoio, non so da quanto. Sembro un pezzo di ghiaccio. Ogni tanto una lacrime solitaria si fa strada sulle mie guance.

Non è uscito neanche un fottuto medico da quella stanza. Voglio sapere come cazzo sta la mia ragazza!

Vedo Tyler irrigidirsi. Michael si è alzato, sta andando verso...Evan.

Evan? Dio io lo ammazzo con le mie mani!

Mi alzo di scatto e mi avvicino a passo svelto verso di lui. I ragazzi si intromettono fra me e lui.

-Hunter ti giuro che se avessi saputo contro chi avrei gareggiato non lo avrei mai fatto! Te lo giuro. Non hai idea di quanto mi sento in colpa per questo.- Cercava di parlare tra un singhiozzo e l'altro.

-Tu non dovevi permetterti di farle fare qualsiasi cosa che riguarda la gang senza averne prima parlato con me!- Urlavano entrambi nel corridoio bianco e vuote dell'ospedale.

Lo avrei preso volentieri per il collo e ucciso, quando sento la porta aprirsi.

Il mio sguardo va subito all'uomo col camice bianco.

-Dottore come cazzo sta Jade Anderson? Me lo dica subito!- La calma non rientrava all'ordine del giorno oggi.

-Prima di tutto, vorrei chiedevi di calmarvi! C'è qualche parente della ragazza?-

-Non sono ancora arrivati ma li abbiamo avvertiti noi! Io solo il ragazzo ora mi dica come diamine sta?!- Adesso perdo le staffe.

-Ok bhè sarò sincero. La ragazza è ancora in pericolo di vita. È entrata in coma qualche ora fa. Mi dispiace-

In un attimo tutte le mie mura, il capo-gang duro e temuto con un cuore di ghiaccio sono andati a puttane con delle semplici parole.

Evan si è accasciato a terra e sta urlando. Zoe sta strillando mentre Tyler prova a calmarla.

Io rimango impassibile. Apatico.

-P..posso vederla?- Non so se volevo veramente farlo ma le parole sono uscite cosi.

-Certo ma uno alla volta-

P.O.V. Jade

Dove caspita sono? E tutto nero è c'è un silenzio straziante.

Corro, corro ma mi sembra di correre a vuoto quando sento una voce.

Hunter.

-Hey angelo- Sento che mi sta stringendo la mano. Ad un tratto tutto si dipinge di bianco attorno a me.

-Piccola mi dispiace. Ma ti prego non lasciarmi. So che sembra abbastanza egoista detto così, e probabilmente lo è ma non puoi abbandonarmi. Ho bisogno dei tuoi sorrisi la mattina appena sveglio e la sera prima di addormentarmi con te fra le braccia. Ho bisogno della tua risata contagiosa. Dei tuoi occhi che mi illuminando nella oscurità. E so anche che tu hai bisogno di me. Ti amo Jade e mi ero promesso che più nessuno ti avrebbe fatto del male, e adesso sei qui in un cazzo di ospedale per colpa mia. Perché si è solo colpa mia se sei qui! Non ti lascerò andare così piccola ma devi lottare con me. Sei forte e so che puoi vincere. Oggi lo avresti fatto benissimo se quel bastardo non ti avesse stretta nella curva. Hai sbandato e sei andata a sbattere, e ora sei qui perché io non mi sono accorto che eri tu sotto il casco di Evan. I tuoi saranno qui domani mattina e sinceramente ho paura. Tanta.- stava singhiozzando dalla prima parola che ha pronunciato.

Non è stata colpa tua Hunter, non piangere.

-Non so perché tu mi abbia mentito in questo modo e ti assicuro che fa male, un sacco. Vorrei delle spiegazioni ma prima vorrei vedere di nuovo i tuoi occhi e poterti baciare. Ricordi come eri felice sulla spiaggia ingroppa a quello stallone? Bhè eri bellissima e credimi se ti dico che lo sei anche adesso.-

Vorrei svegliarmi di colpo e saltargli addosso ma qualcosa me lo impedisce.

La voce di Hunter scompare sempre di più da non sentirlo.

Si ridipinge tutto di nero, mi acceca questa oscurità.

Rivivo ogni singolo mio momento di debolezza.

Jacob che si bacia con Rachel.

I medicinale che ingurgitavo sperando di farla finita.

Le lamette e il cesso dove rimettevo ogni giorno.

Il giorno che sono andata in coma etilico e quando i miei mi hanno cacciata.

Quando per l'ennesima volta sono finita in ospedale perché avevo mancato di poco una vena.

Ho rivisto quel vicolo buio e l'ubriaco che abusava di me.

Nella mia vita ho mai avuto un momento felice? Vale la pena continuare a vivere così?

Hunter mi fa bene si, ma quanto durerà? Voglio davvero rischiare di andare affondo di nuovo oppure mollare la presa e mandare tutto a fanculo.

Questa è la domanda che mi facevo ogni santo giorno. Adesso dovevo solo scegliere.



Un amore trasgressivo (Primo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora