La scommessa...

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Mi feci accompagnare da Zoe a casa mia. Era vuota, i miei ancora non erano tornati. Meglio cosi, pensai.

Tra 2 giorni avrei compiuto 18 anni. Era da un po di tempo che stavo cercando un piccolo appartamento in affitto che mi avrebbero pagato i miei genitori per un periodo. Almeno fino a quando non mi sarei trovata un lavoretto da fare. Solo con le corse non sarei riuscita a mantenermi.

Accesi il PC e mi imbambolai sull'annuncio di uno di questi. Poco distante da casa dei miei e a meno di 10 minuti dal raduno. Era perfetto anche per il prezzo. Lo salvai fra i preferiti per farlo vedere a mio padre non appena torna.

Almeno questo mi migliorò un po la giornata.

Mi riempii la vasca da bagno e mi immersi dentro avviando la mia playlist preferita.

Mi arrivò un messaggio che mi risveglio dai miei pensieri. Era Evan.

XEvanX

#Vipera stasera per festeggiare la tua futura vittoria andiamo in spiaggia a fare un falò#

Non mi avrebbe fatto male respirare un po di salsedine. Anche se non so se stasera avremmo festeggiato la MIA di vittoria. Aaron è forte, più di me.

Accettai l'invito sottolineando che non mi sarei messa in costume.

Amo la spiaggia, ma il mare non fa per me.

Uscii dalla vasca e mi asciugai i capelli. Indossai una maglietta nera bella larga con una scritta bianca "bad girl" che copriva del tutto gli shorts. I miei stivali di pelle che richiamavano il giubbotto che mi copriva le spalle.

Solito trucco provocatorio e il tutto completo del mio cappello preferito nero lucido e opaco ricoperto di borchie d'oro.

Controllai per l'ennesima volta il mio gioiellino. Era pronta a correre e vincere come sempre (spero...)

Mi misi in sella e sfrecciai via. Pensai che era la prima gara con questa moto. E' la più potente che abbia mai avuto, le altre le avevo vendute o rottamare. Non sapevo più che farmene.

La mia mente tornò da mio padre e a tutte le sue vittorie. Lui era il capo gang di tutto il territorio di San Francisco temuto da tutti. Grazie alla sua fama e successo decisi di seguire le sue orme.

Fra due giorni avrei affrontato mia madre e mio padre dicendogli della gang. Non so come potrebbero prenderla e questo mi preoccupa. Ma ormai non sono più una bambina, so decidere per la mia vita.

Arrivai al raduno e scacciai tutti quei pensieri. Scesi dalla moto accendendomi una sigaretta e andai nei box della nostra gang. C'erano tutti, perfetto.

Michael aveva un labbro spaccato e un livido sotto l'occhio per le botte che gli ho dato nel locale. Non trattenni un sorriso nel guardarlo tutto rotto hahahaha povero imbecille.

Hunter mi aveva guardata negli occhi appena arrivai ma poi non mi calcolò più. Buon per me, la prossima volta tiene chiusa quella fogna che si ritrova.

Evan mi venne in contro. Guardò la moto lucidandola e coccolandola come solo lui fa con le due ruote.

-Ti sei innamorato della mia moto? Guarda che non ti do il consenso di portartela a letto- Lo presi in giro scoppiando a ridere.

-Se io non trattassi così questi gioielli non avresti vinto neanche una corsa bambolina- Disse sfottendomi e ridendo.

-Certo certo come no stai zitto e trattala bene- Gli dissi allontanandomi.

Erano le dieci. I Mamba erano arrivati. Hunter uscii subito dai box andando in contro a Aaron che scese dal due ruote. Si strinsero la mano e si dissero qualcosa che non riuscii a capire. Avevo una brutta sensazione, quando Hunter tirò via di scatto la mano di Aaron e si girò incazzato nero.

Evan e Tyler corsero da lui. Lo sentii urlare e li raggiunsi.

-Chi cazzo si crede di essere quello stronzo?! Io lo ammazzo con le mie mani se solo osa sfiorarla!- Si bloccò di colpo vedendomi ascoltare la sua sfuriata. I due ragazzi si girarono a guardarmi per poi dare una pacca sulla spalla a Hunter e lasciarci soli. Che stava succedendo?



Un amore trasgressivo (Primo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora