CAPITOLO 7

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Sono ancora persa nei miei pensieri, quando alcuni intrepidi iniziano a gridare e ad alzarsi.

Mi tiro su anche io, disorientata, e mi guardo intorno.

I ragazzi intrepidi stanno saltando dal treno per atterrare su un tetto a un metro e mezzo di distanza.

Rabbrividisco.

Anche gli altri trasfazione sembrano piuttosto preoccupati.

Per ora nessuno è stato eliminato, ma se qualcuno non salta diventa automaticamente un escluso.

"Non è così difficile. Prendi un respiro profondo e salta. Non pensare. Agisci. Se vuoi saltiamo insieme?". È Hayden. Pensavo fosse già saltato insieme agli altri iniziati intrepidi.

È la terza volta che cerca di aiutarmi, devo fargli vedere che non sono così indifesa come pensa lui.

"No. Posso farcela." rispondo io.

"Ne sono convinto, ma è più divertente saltare insieme."

Gli sorrido.

Hayden mi prende la mano e si avvicina all'uscita.

"Salta con me. Pronta?".

Annuisco poco convinta e salto senza pensarci.

Atterro rotolando sulla ghiaia.

È stato divertente, Hayden aveva ragione.

Mi giro per ringraziarlo, ma mi accorgo che sta già parlando con altri  intrepidi. Evidentemente mi ha aiutato solo perché gli facevo pena.

Inutile che mi illuda pensando di aver trovato un nuovo amico.

Mi avvicino agli altri iniziati, e mi accorgo che molti di loro mi stanno fissando. Ho qualcosa di strano?

Mi osservo attentamente e mi pulisco dalla polvere, ma non noto nulla di insolito, esattamente come prima.

"Sei la figlia di Jeanine Matthews. È per questo che ti fissano.".

Mi giro per vedere chi avesse parlato, e noto con piacere il ragazzo erudita che era seduto accanto a me alla cerimonia.

"Dici davvero?" replico io con un tono più arrabbiato che sorpreso.

"Sì. Non a tutti sta simpatica tua madre.".

Sorrido pensando a quanto stesse antipatica pure a me.

La gente inizia ad indicarmi. Non ci credo che anche adesso che ho cambiato vita, le persone continuino a giudicarmi per colpa di mia madre.

"Beh, stai tranquillo. Io non sono come lei. Mi chiamo Amy." replico infine, scostandomi dai miei pensieri.

"Io sono Logan. Comunque non ho mai pensato che fossi antipatica.".

Avrei voluto chiedergli tante cose, ma proprio in quel momento un ragazzo vestito di nero si avvicina a noi, e inizia a parlare.

"Benvenuti iniziati.". Si avvicina a lui un altro uomo dalla pelle scura. "Io mi chiamo Eric e lui è Max. Siamo due dei vostri nuovi capofazione.".

L'uomo che ha appena parlato è pieno di piercing, ed ha una voce calda, apparentemente attraente, ma che in realtà mostra una vera e propria perfidia. Accenna un sorrisetto quasi malefico e continua.

"L'entrata per la vostra nuova fazione è qui sotto." dice indicando una specie di foro 30 piani più in basso. "Chi salta per primo?"

Non ci credo. Non ho molte paure, ma una cosa che assolutamente detesto è l'altezza, ed è già la terza volta che devo saltare rischiando la vita .

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