CAPITOLO 17

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"Tua madre si è molto arrabbiata ieri?" chiedo a Logan senza alzare lo sguardo.

Nessuno aveva ancora aperto bocca stamattina. Siamo tutti molto preoccupati per la nostra posizione in classifica.

Oggi, all'ora di pranzo, Eric ci dirà se siamo ancora degli intrepidi o se siamo diventati degli esclusi.

Al pensiero di quest'ultima parola rabbrividisco.

Io sono quasi sicura di essere passata, ma ho comunque molta paura di non arrivare fino in fondo all'iniziazione.

Logan mi guarda con fare premuroso. "Non era arrabbiata, ci è solo rimasta molto male. Lei ha una profonda stima per Jeanine e... beh, sentirti parlare così l'ha stupita. Tutto qui. Comunque non ti devi preoccupare. Mia madre è fatta così. Quando vuole sa essere molto severa." mi dice lui ridendo delle sue ultime parole.

Rimango muta per un po'; poi improvvisamente una domanda mi esce dalla bocca, quasi in modo spontaneo.

"Secondo te sono passata? Non voglio diventare un'esclusa, e voglio ancora meno tornare da mia madre.".

"Certo che sei passata, Amy." esclama all'improvviso Marylin, cogliendomi di sorpresa.

Aveva ascoltato tutta la conversazione? Spero di no.

"Tu sei così brava, e così in gamba. Non come me." continua lei con fare triste.

"Non è vero. Tu sei molto intelligente, e scommetto che non diventerai un'esclusa. Ti ricordo che Paula fa molto più schifo di te." la consolo io indicando la ragazza dai capelli color mogano, che nel frattempo si sta pettinando allegramente.

Marylin ride divertita. Una risata strana, per niente dolce.

Si accorge che la sto guardando sospettosa, e così continua a parlare.

"Scusa sono un po' raffreddata. Comunque, ieri com'è andata con la tua famiglia? Ti ho vista abbracciare un signore. Era tuo padre?".

Mi viene da piangere se penso alla giornata di ieri, ma faccio uno sforzo e trovo il modo di rispondere.

"Poteva andare molto meglio, credimi. Detto ciò... sì, era mio padre.".

Mi blocco un attimo.

"Te invece? Ti ho vista con una ragazza." le dico interrompendo il momento di silenzio. "Pensavo che venissero anche i tuoi genitori e quelli di Amanda.".

Lei si irrigidisce.

"Mia madre era impegnata e anche quella di Amanda. Non sono potute venire. Capita. Comunque a quella strega fa solo bene rimanere da sola. È la sua punizione.".

"Ti riferisci ad Amanda?" le chiedo io sempre più incuriosita dal suo cambio di tono.

"Certo. Di chi altro dovrei parlare. Quella puttanella!".

La guardo sorpresa. All'angelo tutto dolce ed insicuro sono cresciute le corna.

Lei capisce di aver esagerato, e scoppia a piangere.

"Quella ragazza mi ha rovinato la vita." grida tra le lacrime.

"Non ti preoccupare Marylin. Ti capisco. Anche a me è successa una cosa simile." dico cercando di tranquillizzarla.

Lei si asciuga velocemente gli occhi.

"Hai ragione. Dovrei smetterla di frignare." esclama come se non fosse successo nulla. "Grazie di avermi aiutata. Ci vediamo dopo.".

Detto questo se ne va via correndo, senza voltarsi nemmeno una volta.

Rimango immobile, completamente allibita.

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