CAPITOLO 15

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"Non ci posso credere!" urla Logan mentre ci dirigiamo nella sala dove Eric ci sta aspettando.

"Quella ragazza ha esagerato. Appena la vedo io...".

"Non importa." lo interrompo. "L'importante è che io sia ancora viva.".

"È la seconda volta che tentano di ucciderti. Se ce ne sarà una terza, non è detto che tu ne esca incolume." continua lui in preda all'ira.

Sembra davvero preoccupato.

"Lo so, ma Cher non ci proverà più, quindi è inutile arrabbiarsi con lei.".

"Devi stare più attenta in futuro. Non è un avvertimento, è un ordine." mi dice lui duramente. "Non potrei vivere senza di te. Sei la mia migliore amica. Nessuno potrà mai sostituirti.".

Che dolce. Mi abbraccia e mi stringe forte a sé. Posso sentire il suo cuore battere accanto al mio.

"Non sei sola." mi sussurra dolcemente nell'orecchio.

Io non so che dire. Rimango in quell'abbraccio e non penso a niente.

"Logan, Amy, muovetevi!". Kendall ci sta chiamando.

Velocemente ci dirigiamo nella sala dove avverrà l'addestramento.

Eric è appoggiato al muro immerso nei suoi pensieri, con un enorme benda che gli copre la fronte.

Alza lo sguardo ed inizia a fissarmi. Probabilmente mi odia ancora per quello che gli ho fatto l'altra sera.

Vicino a lui ci sono alcuni bersagli e un contenitore pieno di coltelli.

"Iniziati. Abbiamo perso un giorno a causa della mia ferita, quindi quella di oggi sarà una giornata molto intensa. Per prima cosa, stamattina imparerete a lanciare i coltelli. Dopodiché, appena avremmo finito, farete il vostro ultimo combattimento. Tutto chiaro?" ci chiede lui senza mai distogliere lo sguardo da me.

Un "Sì" generale riempie la sala, ma io non apro bocca.

"Abbiamo dei problemi a parlare giovane erudita?" mi chiede lui prendendomi in giro "Non ti montare la testa solo perché hai ferito il tuo capofazione. L'addestramento non è ancora finito.".

Io lo guardo con fare sprezzante, ma non rispondo. Verrà il momento in cui gliela farò pagare.

"Se la signorina Amy è d'accordo, prendete tutti tre coltelli." continua lui "Quattro vi mostrerà come si procede.".

Il giovane intrepido, che era rimasto tutto il tempo a sedere in un angolo, si alza sorridendo divertito.

"Non te la prendere se ha una buona mira." dice Quattro rivolgendosi a Eric. Quest'ultimo nemmeno gli risponde.

Non devono avere un bel rapporto quei due ragazzi.

Quattro afferra un coltello e, lentamente, ci mostra il giusto procedimento.

Io seguo ogni suo singolo movimento con lo sguardo, e nel frattempo memorizzo ogni passaggio. Sarà perché sono un'ex erudita, ma mi è sempre stato facile ricordare le cose.

Appena Quattro finisce di spiegare, Eric ricomincia a parlare "Bene ora tocca a voi, iniziati. Non provate a deludermi.".

Ognuno di noi si mette quindi davanti a un bersaglio, ed inizia a tirare.

Io sono molto stanca e affaticata, quindi al primo lancio il coltello mi scivola dalle dita e cade per terra. La serata di ieri mi ha veramente distrutta. Ho visto la morte in faccia.

Lentamente mi avvicino al bersaglio e riprendo il coltello.

Pensavo mi facesse più effetto tenere in mano un oggetto simile, invece mi sembra quasi naturale. Chissà forse ho questa sensazione perché sono divergente.

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