3 capitolo.

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-Eccomi mio signore-,Jennifer era appena atterrata,voleva sapere a tutti i costi come mai un mondano poteva vedere ció che nessuno poteva vedere,-Giá di ritorno Inthuriel?-,la voce del Padrone era rouca come se si fosse appena svegliato da un sonno profondo,-Ho bisogno di dirle una cosa importante-,con una mano si spostó i lunghi capelli bagnati da un lato,mostrando la cicatrice che era tornata alla sua forma normale,-Si tratta del ragazzo?-,come era suo solito fare,era arrivato al sodo,Jennifer dovette mantenersi per non cadere,-Si mio signore,qualche ora fa,la cicatrice ha incomciato a fare dei capricci,il mondano mi ha aiutata e ho scoperto che puó vedere i miei occhi rossi,cosa impossibile-,lascio un lungo respiro che non si era accorta di aver trattenuto,-Ne sei sicura?-,assunse un tono divertito e Jennifer annuì,sapeva che lui poteva vederla,ma era consapevole che lei non poteva vedere lui e questa cosa le dava fastidio,ma allo stesso tempo si fidava,infondo tra tutti aveva scelto lei,-Sai come si chiama almeno?-,come aveva fatto prima,la ragazza disapprovó senza parlare,-Lo scopriró-,si alzó e dopo essersi inchinata se ne andó nel suo rifuggio,non le serviva dormire,le bastava solo una doccia e qualcosa da mangiare.

Devid era rimasto sotto la pioggia,non capiva perché fosse scappata cosi,forse non gli piaceva stare con lui? Improssibile, tutte adoravano stare con lui,mille domande si facevano spazio nella sua testa,ma non c'era risposta.
Incazzato come non mai,tornó a casa,ormai era bagnato fradicio,aveva bisogno di asciugarsi,oppure avrebbe preso una polmonite,incominció a correre e una volta a casa,si fece una doccia veloce e si dedicó allo studio.
-Maledetti numeri-,imprecó contro il libro di matematica,non riusciva a capire a cosa servisse fare le equazioni,non era abbastanza concentrato,pensava e ripensava a quella ragazza misteriosa,"LA RAGAZZA DAI CAPELLI BIANCHI",la soprannominó,infondo i capelli le donavano molto,la rendevano diversa dagli altri,e questo era ció che pensava Devid. Si alzó dalla scrivania e si butto a peso morto sul letto,non avrebbe studia,non era la prima volta e i professori ne erano abbituati.

Jennifer uscì dal suo rifugio e voló fino a scuola,aveva scoperto che a scuola chiamano gli alunni per nome e così poteva conoscere il nome del ragazzo.
Atterró in un punto vicino la scuola,per fortuna non c'erano passanti,nascose le sue ali,e si avvió verso l'entrata con gli occhi di tutti a dosso,non si vedeva tutti i giorni una ragazza con i capelli cosi lunghi,ma sopratutto di un colore cosi strano e luminoso,con il sorriso stampato sul volto continuava a camminare,amava vederli cosi sorpresi,lei era diversa dagli altribe tutti lo sapevano. Entró in classe e si sedette al suo solito posto,era stata la prima ad arrivare,le piaceva stare da sola.

Devid era appena arrivato a scuola quando uno dei suoi amici si avvicinó,notó che aveva uno sguardo divertito,-Ehy Devid-,lo salutó con una pacca sulla spalla,-Che succede Arold?-,sapeva che quando Arold era divertito era successo qualcosa che a lui non piaceva,-La nuova ragazza ti ha rubato il posto,mi dispiace-,assunse un aria piú divertita,per quanto potessero essere amici,Arold amava prenderlo in giro,-Di che stai parlando?-,alzó un sopracciglio,non sapeva davvero di cosa parlasse,-Nei corridoi non fanno altro che parlare di lei,ora la piú popolare e lei,da ció che ho capito,tutti hanno paura della sua aria da prepotente-,alzo le spalle e incominció a ridere,-Va al diavolo-,gli diede una spinta e entró nell'istituto,i corridoi erano quasi vuoti,c'erano solo tre ragazze vicino agli armadietti,Devid si leccó le labbra e tra le grida delle ragazze entró in classe,si guardó in torno in cerca di quegli occhi neri,non sapeva il perché li stesse cercando,si diede pace solo quando vide Jennifer seduta al banco davanti al suo,attenta a scarabbocchiare come era successo il giorno prima.
Si avvicinó e noto che ció che era scritto,non erano ne disegni,ne parole,ma caratteri che non aveva mai visto prima,-Buongiorno-,posó lo zaino sulla sedia e si tese in avanti per una visuale migliore del foglio,-Che vuoi?-,coprí il foglio con le braccia e rivolse lo sguardo al ragazzo,come é solito fare il dolore si ripresenta e dalla alla ragazza scappa un gridolino,-stai bene?-,fece per avvicinarsi ma Jennifer lo fermó,-Ho bisogno di aria-,si alzó e barcollando usci fuori,Devid non riusciva a capire perché non volesse il suo aiuto,infondo non voleva mica ucciderla.

Jennifer una volta arrivata nel corridoio si guardó in torno e si accorse di essere da sola,apriva e chiudeva la bocca per prendere l'aria necessaria,-Perché fai cosi?-,diede un pugno al muro,voleva sapere a tutti i costi perché la cicatrice faceva i capricci quando si avvicinava a quel ragazzo,forse era un segno per farle capire che doveva starle lontana? Ma non ce ne era bisogno,se fosse stato per lei,ora starebbe in un altro posto e non in quella fastidiosa scuola. Appena si riprese tornó in classe e scoprì che l'appello era appena stato fatto,imprecó contro se stessa per essere scappata fuori quando stava per scoprire il nome del ragazzo,se solo avesse aspettato un altro pó.
Dopo essersi insultata tornó al suo posto aspettando che finissero quelle cinque ore.

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