18 capitolo

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Erano ormai passate quattro ore e Devid era stanco,aveva ammirato per tutto il tempo i capelli di Jennifer e tante volte provó a toccarli ma poi ci rinunció,-Pss Jennifer-,Cercó di non farsi sentire dal professore,-Cosa vuoi-,Jennifer alzó di poco lo sguardo dal foglio per rivolgerlo al ragazzo,-Mi scoccio-,Devid si portó la matita alla bocca e la morse cosa che fece disgustare Jennifer,-Fatti una passeggiata-,Indicó la porta e il ragazzo annui e dopo aver chiesto il permesso al professore usci da quell'aula,l'aria fresca di Settembre gli sfioró il viso,si senti chiamare ma non sapeva da dove venisse quella voce,-Chi sei fatti vedere-,Si guardava in torno ma non c'era nessuno,-Ei amico-,Dinuovo quella voce che aveva sognato,incominció a preoccuparsi ed avere paura,-Chi sei fatti vedere se hai il coraggio-,Girava la testa prima a destra e poi a sinistra,ma non riusciva a vedere nessuno,la campanella lo fece sobbalzare e alcuni studenti gli finirono a dosso,-Ma state attenti-,Da lontano vide la figura di Jennifer avvicinarsi a lui e tiró un respiro di sollievo,con lei accanto si sentiva al siciro,-Sembra che hai visto un fantasma-,Jennifer si avvió verso l'iscita e Devid la segui,-Peggió-,Distrattamente si passó una mano tra i capelli,-Questo é tuo-,Gli porse lo zaino e poi continuó,-Cosa ce di piú spaventoso di un fantasma oltre a me ovvio-,Si indicó fieramente,-Ho sentito una voce,la stessa del sogno che ho fatto-,Si bloccó all'improvviso e con una rapiditá veloce Devid percorse il sogno,-Sicuro di quello che dici?-,Jennifer continuava a camminare senza accorgersi che Devid non la seguiva,-Certo non sono ancora pazzo-,Devid riprese a camminare ma questa volta con un passo piú svelto,-Oggi vado in biblioteca-,Arrivati fuori casa di Devid,Jennifer apri la porta e bruscamente posó lo zaino sul pavimento,-Non credo che qui troverai una biblioteca che parli di queste cose-,Devid si lasció cadere sul divano e accese la televisione,-Non andró nella biblioteca dei mondani,ma in una biblioteca che sono io posso entrarci almeno che tu non sia un demone o un angelo-,Jennifer aveva preso a cucinare,aveva scoperto che in quella casa il cibo non mancava mai,ma ora che la madre di Devid non c'era il cibo stava scarseggiando.

Dopo il pranzo entrambi si addormentarono,Jennifer in camera di Devid, e Devid sul divano,il ragazzo fece di nuovo lo stesso sogno,ma questa volta sulla sua schiena c'erano delle ali dalle piume nere,continuava a correre,all'improvviso si fermó per prendere fiato e vide una figura avanzare verso di lui,cercó di parlare ma non aveva fiato,la figura continuava ad avanzare fino a mostrare il suo volto,era sua madre con una freccia in mano,
-Mamma sono io Devid-,Finalmente la voce usci,ma la donna rise e scaglio la freccia contro Devid.
Il ragazzo saltó dal sonno e cacció un urlo di paura,quel sogno gli era sembrato reale,tanto reale che gli toccó il cuore pensandó di avere una freccia conficcato in esso,-Stai bene?-,Jennifer che aveva sentito l'urlo era saltata dal letto ed era corsa in salone,-Vedi da sola-,I denti di Devid avevano preso a battere,aveva freddo nonostante fosse tutto sudato.
Devid allungó le mani e Jennifer gli appoggió le sue sopra,di nuovo quel flash che gli fece vedere tutto e anche lei con Devid era rimasta sconvolta,-Devo andare in biblioteca,manca poco-,Si staccó e andó in cucina per poi tornare con un foglio e una penna,fece la stessa cosa del giorno prima,-Voglio venire con te ed aiutarti-,Devid gli si affiancó e Jennifer sbuffando gli prese la mano,non sapeva se sarebbe funzionato,non aveva mai portato un mondano in quella biblioteca e non sapeva cosa sarebbe successo,-Tieniti forte-,Una luce biana gli avvolse per poi catapultarli in biblioteca,-Avevi detto che un mondano non poteva venire qui-,Devid si alzó dal pavimento e si pulì dalla polvere,-Mi sono sbagliata-,Jennifer fece lo stesso e poi si avvicinó ad uno dei scaffali,-Cosa cerchiamo?-,Devid gli si affiancó e con una rapida occhiata percorse tutti i libri che c'erano scoprendo che ne erano molti,-Qualcosa che parli dei sogni-,Jennifer prese un libro e lo apri,poi lo richiuse e lo buttó sul pavimento,-Mettiamoci all'opera-,Devid risucchió un bel pó di aria,anche se quell'aria era piena di polvere.

Stavano cercando da piú di tre ore,ma non avevano ancora trovato niente,Jennifer cadde sul pavimento e incominció a ridere,una risata isterica,-É la fine-,Rise forte,-Jennifer guarda cosa ho trovato-,Devid si avvicinó con in mano un libro dalla copertina verde,-Sará come gli altri buttalo via-,Jennifer non degno il libro neanche di uno sguardo,continuava a ridere fino a che Devid non gli mostró una pagina,c'erano dei caratteri che solo lei poteva leggere,-Lo abbiamo trovato-,Scattó in piedi facendo ridere Devid,-Sembra di si,anche se non so leggere questi caratteri-,Chiuse il libro facendo fuori uscire la polvere,-Lo abbiamo trovato,lo abbiamo trovato-,Saltellava come una bambina quando gli veniva regalata una bambola,-Si piccola lo abbiamo trovato-,Devid si avvicinó con il libro sotto al braccio e abbracció Jennifer che non potè fare a meno di arrossire,-Andiamo é tardi-,a malincuore si staccó dall'abbraccio e prese la mano di Devid per poi ritornare nella sua abbitazione,-Senza di te non ci sarei riuscita-,Prese il libro da sotto al braccio di Devid e si sede sul divano,-Ti lascio leggere,vado a fare una doccia-,Si avvicinò alla guancia di Jennifer e gli lasció un dolce bacio che lei ricambió con un sorriso.

Jennifer sfogiava ad una ad una le pagine,alcune parlavano di sogni che facevano gli angeli,altre di sogni che facevano i demoni,tutte cose che giá sapeva,era quasi alla fine quando dal libro cadde un foglio,lo raccolse e lo apri,era una lettera,era talmente vecchia che il foglio era diventato giallo:
Cari Tessa e caro Robert,
Vi starete chiedendo il perché di questa lettera,non avrei mai pensato di scriverla,ma ho un urgenza,vorrei tanto che voi vi prendeste cura del mio bambino,hanno scoperto della sua nascita e ora vogliono ucciderlo,lui é un angelo dalle ali nere,siete la mia unica salvezza,con voi stará bene e se percaso non torneró,non fate sapere niente al mio bambino,dovrá essere un comune mortale.
A presto vostra amica Ariel.

Sotto la lettera c'era la foto di un bambino dai capelli biondi ed occhi azzurri,era identico a Devid e lo scoprì grazie alla foto che aveva visto tante volte a casa di Devid.
Era rimasta sconvolta,non sapeva cosa pensare,Devid non era un mondano ma un Angelo dalle ali nere.
-Scoperto qualcosa?-,Devi era sceso in salone con in dosso solo un pantalone,-Sei come me-,Jennifer aveva preso a parlare ad alta voce,-Cosa?-,Il ragazzo passó l'asciugamano tra i capelli bagnati,-Tu sei come me-,Lo indicó,Devid non riusciva a capire di cosa stesse parlando,-Tu sei come me ecco perché fai questi sogni-,Chiuse il libró e appoggió la lettera su di esso,-Ma di cosa stai parlando?-,Devid si sedette vicino a lei e prese la lettera tra le mani,non riusciva a capire cosa ci fosse scritto ma riconobbe subito la sua foto,-Questo sono io-,Mostró la foto alla ragazza e lei annuì,-Ce una cosa che devi sapere-,La ragazza tolse la lettera tra le mani del ragazzo e prese le sue mani tra le sue,avrebbe dovuto dirgli la veritá e sapeva che non era facile.

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