7 capitolo

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A Devid gli doleva la guancia,lo sapeva di aver toccato un punto troppo delicato,ma voleva solamente aiutarla,continuava a bussare alla porta di casa di Jennifer,ma lei non lo degnava neanche di aprirlo e mandarlo a quel Paese,"PERCHÉ PERDERE TANTO TEMPO DIETRO AD UNA RAGAZZA CHE DI TE NON SE NE FREGA NIENTE?" si domandó,ma non c'era risposta per quella domanda,sapeva solo di essere attratto,che ogni cosa lo portava da lei,come se ci fosse un filo sottile che solo lui riesce a vedere.
Ormai sconfitto tornó a casa,sarebbe rimasto alla larga da lei,era una ragazza misteriosa e a lui piacciono le ragazze semplici.

Jennifer aveva preso a rompere tutto ció che aveva avanti agli occhi,avrebbe voluto avere la faccia di quel ragazzo biondo che tanto le dava sui nervi,si sedette sul divano e si passó le mani tra i capelli,come avrebbe fatto ora a scoprire il nome del ragazzo?,prese un foglio e scrisse un biglietto per il Padrone,"LA MISSIONE MI STA SFUGGENDO,IL RAGAZZO É TROPPO FASTIDIOSO,QUALSIESI COSA FACCIO,CE SEMPRE QUALCUNO CHE SI INTROMETTE,COME DOVREI FARE?NON VORREI SBAGLIARE.lo piegó in quattro parti e con una fiamma blu lo mando al suo Padrone,la risposta non tardó a rivare,"FA CIÓ CHE RITIENI PIÚ GIUSTO,RICORDA IL TEMPO STA SCADENDO",ruppe il foglio in piccoli pezzettini e con uno schiocco di dita rimire la casa,avrebbe detto tutta la veritá se sarebbe stato necessario,prima avrebbe finito la missione,prima poteva tornare al suo rifuggio,avrebbe fatto tutto il giorno dopo.

La sveglia fece saltare Devid dal sonno,non voleva andare a scuola,di sicuro avrebbe rivisto quegli occhi che mettevano tanta paura ma che adorava molto,combattendo contro se stesso,si alzó dal letto e dopo essersi preparato andó a scuola,avrebbe fatto di tutto per stare alla larga da lei,avrebbe anche cambiato posto se il professore glielo avrebbe permesso.
Una volta in cortile,non potè fare a meno di guardarsi in torno,-Amico cosa cerci?-,Arold gli era appena andato in contro,-Dimmi che lei non é ancora arrivata-,guardó il suo amico che alzando le spalle gli indicó la ragazza,Devid ebbe di nuovo l'impressione di vedere un dipinto,un dipinto prendere vita,un dipinto spaventoso ma bello allo stesso tempo,subito distolse lo guardo quando i suoi occhi incontrarono quelli della ragazza,-Andiamo in classe-,Devid si avvió verso lentrata,non era mai entrato cosí presto,ma non voleva neanche vedere Jennifer,-É ancora presto io rimango qui-,Arold si sistemó lo zaino in spalla fissando Devid mentre entrava nell'istituto.

Erano ormai passate tre ore e per sorpresa,il ragazzo non aveva degnato Jennifer neanche di uno sguardo,come al solito si era distratta a pensare e non aveva sentito l'appello,era decisa,avrebbe dato tutte le risposte al ragazzo,l'importante é sapere il suo nome,all'intervallo per la prima volta si alzo e cercó di reaggiungere il biondo,ma lui appena la vide cambió direzione,cercó di essere gentile,anche se non le riusciva bene,-Aspetta per favore-,la voce uscì come un sussurro,aveva ancora il mal di gola per le urla di ieri,il ragazzo non le rispose e continuó a camminare verso la porta,sbuffando Jennifer gli si paró davanti talmente veloce che fece sussultare il biondo,-scusami per ieri-,sforzó un sorriso,il ragazzo cercó di spostarla,ma non ci riuscí,-Ti daró tutte le risposte che vorrai,ma se sei arrabbiato con me,puoi anche andare-,si fece da parte per mostrargli la strada,ma il ragazzo non si mosse dal suo posto,era come se fosse incollato al pavimento,-Tutte tutte?-,il biondo gli puntó un dito contro e lei annuí,-Ci vediamo a casa mia all'uscita della scuola-,Jennifer annuí di nuovo e entrambi tornarono al proprio posto.

Le ore erano passate e Jennifer e Devid stavano camminando verso la casa di Devid,-Eccoci arrivati-,Devid aprí la porta e Jennifer entró,-vuoi mangiare qualcosa?-,domandó Devid e Jennifer annuí,le faceva male ancora la gola,-Scusami ancora per ieri,non avevo la voce e quando si tratta dei miei genitori,divento molto emotiva-,si sedette sul divano e fissó nuovamente la foto,erano cosi diversi,-Non ho saputo fare di meglio-,le porse un panino e lei incominció a mangiare,-Dai su domandami ció che vuoi-,parló con la bocca piena,il che fece ridere Devid,-Come mai hai deciso di dirmi tutto?-,chiese senza tanti giri di parole,-Ho una missione da compiere-,Rispose lei secca,-Che missione-,domanda mentre beveva la sua birra,-ti racconto tutto se alla fine mi dirai come ti chiami-,aveva quasi finito il suo panino,-Non sai come mi chiamo?-,quasi non si strozzó con la sua stessa saliva,-All'appello mi distraeo sempre,sembra che ogni volta che devo parlarti con te,ce sempre qualcuno o qualcosa che ce lo impedisce-,posó la carta sul divano e bevve tutto di un sorso la sua birra,-Io mi chiamo...-,stava per dire il suo nome quando Jennifer urló,-cosa è successo?-,Devid si avvicinó con la paura che Jennifer stesse per morire,-la cicatrice fa male-,si toccó il collo,-Che cicatrice-,come la prima volta non sapeva cosa fare e aspettó che Jennifer si calmasse,-quella che ho dietro al collo non é un tatuaggio,ma una cicatrice che ho fin da piccola,io non sono una mondana,ma metá Angelo e metá Demone-,il suo respiró stava tornando regolare,mentre quello di Devid era mescolato alle risate che dava la sua bocca,-Stai scherzando vero?-,continuava a ridere,ma si zittí quando vide Jennifer disapprovare con la testa,-Tutto ebbe inizio quando nacqui,nessuno sapeva della mia esistenza,ero come un pericolo,quindi i miei mi tenevano nasvosta,fino a quando un giorno,all'etá di 12 anni, ci fu un attacco,non so come,i cacciatori seppero di me e dovevano uccidermi,nessuno accetta legami tra demoni e angeli,e i miei genitori erano diversi,ma perfetti insieme,mio padre era un Demone e mia Madre un Angelo,e io sono il loro legame-,sembrava una cosa da niente,ma per Jennifer era stato un colpo al cuore,-Continua se vuoi-,Devid si sistemó meglio sul divano e appoggió le mani sotto al mento,-Come ho appena detto,ci fu un attacco e io ero stata addestrata a combattere,ho visto i miei genitori morire con delle freccie conficcate nel cuore,ma la cosa peggiore e che mio fratello é morto per colpa mia,per una freccia che era diretta a me,io non sapevo che lui era dietro di me,quando vidi la freccia arrivare,mi scansai e colpi mio fratello,aveva solo dieci anni-,la voce si soffocó in gola,non voleva piangere,non lo faceva ormai da tempo,da quando i suoi genitori erano morti,-Quindi ti sei buttata dal tetto per loro?-,Chiese lui ripensando alla scena,Jennifer rise,ma senza divertimento,-Non sono mica pazza,ho le ali-,lei ne era fiera,le amava molto,-Cosa?-,Devid non potè fare a meno di spostarsi da lei,non era paura,ma solo curiositá,-Chiudi gli occhi-,si alzó dal divano e Devid fece lo stesso,chiuse gli occhi e Jennifer andó dietro di lui,sfiorò e batté le mani,le ali uscirono e lei condusse Devid fuori,-Fidati di me-,lo prese per le spalle e spiccó il volo,a Devid sembró che il corpo non avesse piú le ossa,era leggero,aprí gli occhi e si meraviglió della bella vista,non aveva paura,ne ansia e ne niente,si fidava di lei,come lei di lui,gli ha raccontato cose molto personali,-Mi chiamo Devid Wordwide-,le sorrise e lei non potè fare a meno di ricambiare.

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