Il conto alla rovescia parte e già vedo tributi pronti ad attaccare, io invece sono spaventata e confusa.
Finnick mi fa l'occhiolino e cerca di dirmi qualcosa che non capisco.
Guardo la cornucopia: i coltelli non sono all'interno della bocca, potrei prenderli e poi scappare.
Mimo a Finnick di scappare non appena il conto alla rovescia termina, ma non credo mi ascolterà.
Mancano solo 10 secondi e mi preparo per correre.
Affianco a me un tributo scende dalla piattaforma prima del tempo previsto.
"NO!" urlo, anche se è un po' troppo tardi.
Aveva deciso di morire.
Vedo il suo corpo volare dal lato opposto, il suo sangue macchiare i corpi dei tributi; è stato tutto così veloce che non sembrava vero.
Mancano 5 secondi.
4...
3...
2...
1...
"Felici Hunger games, possa la buona sorte essere sempre a vostro favore" dice una voce.
Corro dritta verso i coltelli, cerco di ignorare il fatto che gli altri stanno già stanno uccidendo.
L'odore del sangue è forte.
Raggiungo i coltelli, quando davanti a me trovo un corpo insanguinato e mutilato.
Resto paralizzata per qualche istante.
Mi guardo attorno e vedo tante persone innocenti morte.
Come possono uccidere con tanta facilità? Come?
"Willow" è Finnick
Mi volto e trovo la ragazza dell' uno sopra di me.
"E' giunta la tua ora" dice con un ghigno.
Prende uno dei miei coltelli e me lo mette vicino al collo.
Non pensavo di morire proprio così.
"Fallo" dico.
Chiudo gli occhi per non vedere la scena, ma proprio in quel momento si accascia a terra.
Vedo una lancia trafiggerle la schiena.
"Stai bene?" Finnick mi porge la mano.
"Tu non dovresti essere qui" urlo.
"Dovevo procurami un'arma" dice in tono calmo.
Prendo i coltelli dalle mani morte della ragazza dell'uno.
Non la conoscevo e, anche se ha cercato di uccidermi, meritava una morte migliore...tutti noi meriteremmo una morte migliore.
In quel momento realizzo una cosa: Finnick ha salvato la mia vita, lui non vuole che io muoia.
Probabilmente la pensa al mio stesso modo: farmi uscire da qui, ma io non posso vivere.
Rischierà altre volte la sua vita per salvarmi, ma io rischierò la mia per salvarlo.
"Cerchiamo di...trovare un po' d'acqua" dico osservando il corpo della ragazza.
Gli altri tributi si sono dileguati: a quanto pare i favoriti non sono poi così uniti come credevo.
In quell' istante ben 13 colpi di cannone echeggiano nell'aria.
Tredici tributi morti, tredici tributi vivi, dato che ci sono anche quelli del 13.
"Sì, andiamo" esclama Finnick, porgendomi la mano.
La sua mano è tiepida e, per un momento, dimentico dove siamo.
"Siamo entrambi armati?" chiedo.
"Sì. Ho preso una lancia molto facilmente: gli altri tributi erano interessati ad armi più grandi.
Non sarà un tridente, ma almeno è qualcosa" risponde.
Attualmente non mi importa delle armi, ma dell'acqua: dove trovarla?
Il distretto è distrutto... pensa Willow, pensa.
Mia madre ha detto che il Villaggio dei Vincitori rimase intatto...IL VILLAGGIO DEI VINCITORI, MA CERTO!
"SO DOVE TROVARE L'ACQUA!" esclamo.
"Si...anche io!" afferma.
Lo guardo accigliato.
"Sul serio?" chiedo.
"Okay no, ma..." inizia a dire.
Cerco di non ridere, ma è impossibile.
"Seguimi!" dico.
Ci dirigiamo verso il Villaggio dei Vincitori, stranamente è vuoto.
Entriamo in una casa furtivamente.
"Willow!" sussurra Finnick.
"Sssh!" lo zittisco.
Mi dirigo verso la cucina, apro la fontana e... NIENTE ACQUA DANNAZIONE!
"L'acqua non c'è!" sbraito.
"Willow" continua a sussurrare.
"Potremmo andare nei boschi, ma certo!" non lo ascolto.
"Willow" continua a dire.
"Cosa c'è?" domando, urlando.
"Voltati!" mi ordina.
Mi volto e lo vedo: mio padre?
"Papà?" domando.
"Willow io non pens..." comincia a dire Finnick.
Corro ad abbracciare mio padre.
"WILLOW NO!" urla Finnick.
In quel momento mio padre mi getta a terra e mi strangola.
Mi manca l'aria e realizzo che hanno utilizzato mio padre come ibrido; non è veramente lui, ma una creatura con le sue somiglianze e la sua mente depistata.
I suoi occhi sono rossi come il fuoco.
Riesco a liberarmi dalla sua stretta, ma mi insegue.
"Devi ucciderlo!" mi ordina Finnick.
"Non posso!" grido.
"Non è veramente tuo padre!" urla.
"Fallo tu" lo ordino.
Non ci pensa due volte e infilza la lancia nel suo petto.
Vedo l'ibrido\mio padre accasciarsi a terra e stranamente comincio a piangere.
"Andiamo via" dice Finnick trascinandomi.
Inizio a tremare e mi getto al suolo.
"Hey!" esclama Finnick, accarezzandomi le spalle.
"Tuo padre sta bene, non lo hanno ucciso.
Quello era solo un ibrido" cerca di rassicurami.
E' stato abbastanza devastante vedere morire "mio padre".
Ecco perché il villaggio è vuoto.
"Andiamo a cercare acqua" afferma con un tono rassicurante.
Mi alzo e ci dirigiamo nei boschi.
Non è nemmeno un'ora che sono qui e già sono devastata e ho rischiato la morte due volte.
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Hunger Games- After
FanfictionIl mio nome è Willow Mellark. Ho 14 anni. Vivo nel distretto 12. I miei genitori sono Katniss Everdeen e Peeta Mellark. La pace è tornata, così pare.