LIAM'S POV.
Mi mancava.
Mi mancava fottutamente tanto, i suoi occhi verde-marrone, i suoi capelli ricci e ribelli, la sua pelle profumata, le sue labbra morbide e carnose che non riuscivo a smettere di baciare, mi mancava come l'aria e io ero una testa di cazzo, non saprei spiegare cosa sia successo una settimana fa al Red, solo che vedere John -o come cazzo si chiamava- così vicino a Keziah mi dava fastidio, dentro di me si accese un senso di possesso nei confronti della mia raggaza ed ho visto tutto rosso e non sono stato più responsabile delle mie azioni, è stato così liberatorio affondare il mio destro nella sua faccia. In passato mi è capitato di essere tradito dalla persona che amavo, o almeno pensavo di amare, per ben due volte, con Keziah credevo sia diverso, anzi sono sicuro che sia diverso.Invio l'ennesimo messaggio a Keziah, chiedendo se vuole un passaggio per andare a casa, sperando in una risposta anche se so che non arriverà, sono le 5pm a quest'ora dovrebbe essere a lavoro, vorrei che mi mandasse un segnale per farmi capire che sta bene, potrebbe mandarmi pure a fanculo, sarebbe una risposta comunque, no?
Lascio il cellulare sul tavolino e vado un' attimo in bagno, quando torno in salotto vedo un messaggio, penso immediatamente che sia Keziah quindi mi catapulto sul cellulare e rimango deluso nel vedere che è Niall che mi dice che sta arrivando a casa mia.[...]
'Come mai quel muso lungo, amico? Keziah non risponde ancora ai messaggi?' Chiede il biondo stravaccato sul mio divano
'Esattamente, sto impazzendo, mi manca da morire'
'Non si fa proprio viva?' Chiede più interessato
'Non risponde ai messaggi e alle chiamate, io voglio solo sapere se sta bene'
'Se vuoi posso andarci a parlare se ti fa stare meglio' si offre
'Davvero lo faresti?'
'Certo, amico' dice sorridendo a trentadue denti
'Grazie davvero, amico'
'Lo faccio solo perché mi fai pena e sembri un cane bastonato' dice scherzando
'Sei il solito' dico scuotendo la testa
'L'unico e solo, Niall James Horan' si pavoneggia
'Okay, okay ma ora vai' dico facendolo uscire
'Ma-' inizia a dire ma lo interrompo sbattendogli la porta in faccia.Vado in cucina a prendere una birra nel frigorifero, ritorno in salotto e proprio quando sto per sedermi qualcuno bussa alla porta, il mio pensiero va subito a Keziah ma non è possibile che si presenti alla mia porta dopo quello che è successo, in orario di lavoro, per giunta, quindi mi trascino a malavoglia ad aprire la porta, e con mia grande irritazione mi trovo un Zayn tutto sorridente davanti agli occhi
'Ehi!' Dice entrando in casa
'Ehi...' sussuro chiudendo la porta, ritornando per l'ennesima volta in salotto, vado a sedermi sulla poltrona dato che il divano è occupato da Zayn che ci si è buttato sopra come niente. Il silenzio regna sovrano, e so perfettamente perché lui è qui, queste ultime settimane i ragazzi sono venuti a turno da me tanto per vedere se ci sono ancora con la testa o semplicemente per verificare se non mi sono buttato giú dal balcone del mio stramaledetto appartamento. Quindi, dato che nessuno dei due apre bocca, decido di finire la mia birra, lentamente.
'Allora...' inizia Zayn mentre accartoccio la lattina per fare canestro nel cestino
'Come stai?'
'Seriamente?' Inizio a sbraitare
'Non capisco' dice confuso
'Sto una merda Zayn, lei mi manca fottutamente tanto, e non ho bisogno di voi come babysitter, ancora ragiono, non sono del tutto andato e... lei mi manca fottutamente tanto' finisco in un sussurro, é orribile questa sensazione di vuoto che mi sento in corpo, sono come tagliato a metà senza di lei
'Lo hai già detto' mi fa notare Zayn e io lo fulmino con lo sguardo
'Scusa' dice alzando le mani
'Senti... lo so che ti manca ma noi non possiamo farci niente e lo sai'
'Lasciami soffrire in pace' mi rannicchio sulla poltrona
'Liam, cazzo, reagisci' cerca di buttarmi sul pavimento Zayn
'Devi prendere a pugni qualcosa'
Continua
'L'ultima volta che ho preso a pugni qualcuno l'ho combinata grossa' mi lamento
'Intendevo un sacco da boxe non una persona!' Ora sembra esasperato
'Cosa direbbe Keziah di te se fosse qui, eh? Insomma guardati, fai pena, non dovresti piangerti addosso, devi reagire! Sbaglio o la cosa che ti fa stare bene è prendere a pugni?'
'No, non sbagli'
'Ecco, quindi alza il culo da quella poltrona e vai a vestirti, ti porto in palestra'
'Coglione scassa palle' mi lamento andando in camera
'È per il tuo bene!' Urla dal salotto.
Mi cambio e preparo le mie cose in un borsone da palestra, in meno di dieci minuti siamo già in macchina diretti all' Oblò.[...]
Tiro un pugno e poi un altro al sacco da boxe e già l'adrenalina sta iniziando a scorrermi nelle vene, mi sento così bene adesso, continuo a sferrare colpi al sacco liberando tutta la rabbia che ho in corpo e inizio a pensare alla mia bellissima ragazza e a come farmi perdonare, magari il giorno dopo, o magari quella sera stessa.
'Liam!' Mi chiama Niall dal fondo della palestra, cammina verso di me ma io non smetto di tirare pugni
'Allora?' Chiedo aspettando che lui parli
'Sta male e le manchi' dice e io mi fermo prendendo fiato, non tanto per l'esercizio fisico ma per la mia piccola che sta male
'Ha detto davvero che le manco?' Chiedo prendendo un sorso d'acqua dalla mia bottiglia
'No, ma lo vede pure un cieco'
'Devo fare qualcosa, cazzo' dico massaggiandomi le tempie
'Se vuoi ti do una mano, non ho nulla da fare' dice alzando le spalle
'Questa sera devo andare a casa sua' decido
'A fare?E se non ti fa entrare?'
'Non lo so, deciderò al momento' dico sedendomi su un tavolo.
Mandarle dei fiori sarebbe scontato, anche una scatola di cioccolatini sarebbe scontato nonostante il suo amore per il cioccolato, bigliettini pure, l'unica opzione valida è... la musica!
Si cazzo, la musica, una delle cose che ci accomuna
'Niall, ho un'idea'
'Cioccolato?'
'No. Musica'.[...]
Ci troviamo nel suo giardino nella parte della finestra di camera sua alle 8.30 pm, Niall con la sua chitarra e io con la mia voce
'Una serenata? Bello, mi piace' dice Niall
'Sbrigati, porta il tuo culo qua. Se questo non va bene non so che fare' dico riscaldandomi le mani
'Splendido, sta iniziando a piovere' si lamenta Niall
'Non importa, lo facciamo lo stesso. All i ever need.' Dico e Niall dopo aver accordato un po' la chitarra attacca, e io inizio con la prima strofa, ma non succede niente, forse non è a casa o forse non vuole vedere la mia faccia di merda, io non mi arrendo e vado avanti e finalmente al ritornello vedo il viso che mi è mancato, sembra anche più bella, mi è anche sembrato di vedere l'ombra di un sorriso ma poi Keziah ritorna di nuovo dentro e il panico mi assale, guardo Niall per sostegno ma lui è più confuso di me.
Continuo a cantare ma non si affaccia più e quindi mi arrendo, mi sento così stupido. E fa così male.
Cazzo. Cazzo. Cazzo. Cazzo.
Ho fottutamente rovinato tutto.
Guardo Niall per un ultima volta per poi allontanarmi, siamo bagnati fradici e non riesco nemmeno a sentire freddo perché il male che provo in questo momento è dominante
'Andiamo' dico a Niall
'Forse dovremmo-'
'No, è finita' dico dirigendomi verso la mia auto.
'Liam!' Sento urlare il mio nome, quando mi giro vedo Keziah, sembra un miraggio, uno scherzo che mi sta procurando la mia testa, ma vedendola correre verso di me inizio a rializzare che è proprio lei
'Pensavo te ne fossi-' inizio a dire, lei mi salta addosso e mi interrompe premendo le sue labbra contro le mie, Dio, quanto mi erano mancate le sue labbra
'Andata' finisco la mia frase quando si stacca da me, ma la riprendo riunendo di nuovo le nostre labbra insieme.TADAAAAANNNN, ECCO IL CAPITOLO "TANTO ATTESO", MA NON È STATA TUTTA COLPA MIA IL RITARDO, HO DOVUTO RISCRIVERE IL CAPITOLO TRE VOLTE PERCHÉ IL CELLULARE FACEVA LO STUPIDO (e non venite a dire che non vi amo, pft)
DETTO QUESTO SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO.
AL PROSSIMO MUCCHINE.
(scusate se ci sono errori)°SPAZIO PUBBLICITÀ°
Half moon street di Pandabox
(andate a leggerla in tanti)
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Someone like you || Liam Payne.
Fanfiction"La vita è un'illusione, dopo si muore" Dopo quel giorno, quel maledetto giorno, dove lui l'ha abbandonata per sempre, il suo unico pensiero fisso era la morte. Voleva morire, stava soffrendo, tra i demoni del suo passato, droghe, anti depressivi e...