Capitolo quindici.

269 22 2
                                    

'Tu sapevi che Liam mi avrebbe scritto una letterina?' chiedo ad Ellona una volta in macchina per andare a casa

'Uhm, boh, forse' fa spalluccie

'Ellona Lopez, dimmi la verità' la obbligo

'Scusa, sto guidando' inventa una scusa.

Il suo cellulare vibra per via di un messaggio, lo prende e inizia a leggere, sorride e tenta di rispondere cercando di fare attenzione anche alla strada

'Ehi Ellona cazzo, non usare il cellulare mentre guidi!' le strappo il cellulare dalle mani

'Ricorda cosa è successo l'ultima volta' la mia voce si affievolisce quasi come un sussurro al ricordo

'Scusa Keziah, mi dispiace' dice veramente dispiaciuta

'Ti prometto che non lo faccio più' continua, la guardo per qualche secondo ma non parlo

'Non essere arrabbiata, ti prego' lei sa benissimo che queste cose mi fanno incazzare altamente

'Ehi, parlami' dice ancora

tolgo lo sguardo dal finestrino e lo rivolgo a lei senza dire niente, uno sguardo vale più di mille parole, non sono incazzata con lei ma per il suo gesto di prima, tocca un tasto dolente, e lei riesce a capirlo per cui smette di parlare

'Resti a dormire da me oggi?' le chiedo dopo cinque minuti per rompere il silenzio, mi guarda e sorride

'Kez, non posso, lo sai, ho Kim per tutta la settimana tranne il sabato e la domenica'

Giusto, come dimenticare la piccola Kim, lei è la figlia di Ellona, avuta tre anni fa con uno stupido ragazzo di nome Michael.

È una bambina molto adorabile, dai capelli lunghi di un castano chiaro con il naso piccolo della madre e gli occhioni color grigio brillante del padre.

'Ed sa qualcosa di Kim? Insomma sa della sua esistenza?'

Fa un sospiro prima di rispondere

'Sai, pensavo l'avrebbe presa male quando avrebbe saputo di lei, pensavo non avrebbe voluto più niente a che fare con me una volta saputo di lei' fa una pausa

'Ma mi sbagliavo, l'ha accolta a braccia aperte come se fosse sua, infatti ieri abbiamo passato tutto il tempo insieme, sono così teneri insieme, dovresti vederli' dice con le lacrime agli occhi e scoppia in una risata isterica, la guardo stranita

'Che c'è?' le chiedo allarmata

'Niente, è che mi sono ricordata una scena di ieri sera'

la guardo per incoraggiarla a continuare

'Allora, io ero andata a farmi una doccia, ho lasciato Ed con la piccola e quando sono tornata in cucina era pieno di polvere da latte'

'Stava cercando di fare il latte per Kim. Il latte! Non ci si può sporcare così' scoppiamo tutte e due a ridere, l'immagine di Ed pieno di polvere da latte invade la mia mente

'È fortunato che non deve cambiarle il pannolino almeno' si asciuga una lacrima dall'occhio destro

'Hai ragione'

'Comunque, dato che non puoi restare a dormire mi fai un po di compagnia?' dico scendendo dalla macchina, siamo arrivati a casa

'Certo' prende la borsa e mi raggiunge.

Camminiamo fino alla porta, cerco le chiavi di casa nella borsa, ma qualcuno apre la porta prima che io possa aprirla

'Ciao ragazze' dice la figura davanti a noi

Someone like you || Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora