'Dai Liam, lasciami andare' inizio a ridere tra le sue braccia che mi tengono abbracciata a lui
'Devo andare a lavoro' dico mentre cerco di uscire dalla sua morsa
'Ah-a, dove pensi di andare, signorina? Stai dimenticando qualcosa' dice guardandomi negli occhi, perché dev'essere così irresistibilmente bello?
'Sto aspettando' mi risveglia dal mio momento di trance
'Ehm...cosa starei dimenticando?' Lo spazio tra i nostri visi è quasi inesistente e le nostre labbra si sfiorano appena
'Non impari mai, eh?' Mi soffia in viso, e vedo immediatamente la stanza girare non appena le sue labbra si uniscono alle mie in un bacio perfetto
'Non mi stancherò mai di te' sussuro sulle sue labbra
'Io nemmeno' risponde
'Mi mancherai in queste ore' dico mentre mi allontano da lui a malavoglia
'Pensami, allora'
'Lo farò' dico sorridendogli per poi girarmi e raggiungere la porta con lui dietro
'Ti amo' dice
'Ti amo' rispondo
'Fai la brava' dice tirandomi una pacca sul sedere
'Ehi' protesto
'Scusa, dovevo' dice alzando le mani in segno di resa, scuoto la testa nascondendo un sorriso ed esco di casa.
A Seattle oggi c'è sole e sono più che pronta per andare a lavoro, appena varco la porta del Boe's l'atmosfera cambia, saluto Eric, il mio capo con un sorriso e lui ricambia con un cenno appena visibile, di solito è sempre felice e mi viene a parlare ma oggi non lo fa, sarà una giornata no, vado agli armadietti e prendo la mia divisa e vado in bagno a cambiarmi, quando esco vedo Emily che è intenta a mettere apposto dei dvd
'Ehi Emily!' La saluto sbracciandomi per farmi vedere, lei si accorge di me, o almeno sembra, mi guarda impassibile e poi si riconcentra nel suo lavoro
'Emily, che succede?' Chiedo avvicinandomi, lei sembra non sentirmi, non mi degna nemmeno di uno sguardo, e questo non solo lei ma tutti i miei colleghi, come se fossi un fantasma, fino alla fine del mio turno che era ormai sera.
Faccio il numero di Liam numerose volte ma risponde sempre la segreteria, meno male che doveva venirmi a prendere.
Decido di ritornare a casa a piedi, c'è troppo silenzio per i miei gusti e non c'è nessuno quindi inizio a guardarmi intorno e aumento il passo, sento gli stessi passi che mi inseguono ma non c'è nessuno.
Qualcosa mi prende per il polso e mi trascina verso un vicolo buio e mi copre la bocca per evitare di farmi urlare
'Zitta o ti faccio male' mi minaccia la voce
'Ora mollo la presa, se urli giuro che ti faccio male' continua, annuisco con la testa e mi lascia andare, quando mi giro verso l'agressore rimango pietrificata e sono anche seccata
'Joshua, cosa vuoi ancora?' Chiedo muovendo istericamente le braccia
'Voglio te e i soldi'
'C-cosa?' Sbuffo una risata
'Hai sentito bene' faccio per andarmene ma mi blocca il passaggio
'Josh, lasciami andare'
'Non ci penso proprio, bellezza' dice prendendomi il mento tra le sue enormi mani, cerco di divincolarmi ma è impossibile
'Non fare così Danger' dice cercando di baciarmi
'Non ci provare' cerco un' altra volta di allontanarmi
'Tu sei ancora di mia proprietà' dice ora arrabbiato, mi prende dalle spalle e mi sbatte prepotentemente al muro facendomi sbattere la testa, si avvicina a me e cerca di baciarmi di nuovo e questa volta riesce nel suo intento, le lacrime iniziano a pizzicarmi gli occhi ma non voglio manifestarle.
Sento le sue mani entrare sotto la mia maglia e un brivido di disgusto mi attraversa la schiena
'Eddai, non dirmi che non ti stai divertendo' dice strusciando la sua erezione contro di me, prima che me ne accorga trovo il corpo di Joshua sull'asfalto, alzo lo sguardo e davanti a me c'è un Liam dagli occhi inniettati di sangue per via della rabbia, era furioso, non l'ho mai visto in questo stato, mi faceva quasi paura, il suo sguardo era fisso nel mio, ad un certo punto sento un boato e successivamente mi fischiano le orecchie, non sento male da nessuna parte ma vedo Liam cadere in una pozza di sangue.Appena mi alzo corro subito in bagno e vomito tutta l'anima e inizio a piangere, rimango seduta sul pavimento per tipo mezz'ora prima di riprendermi e ritornare in camera, mi siedo sul letto e riprendo fiato.
'Mmh...Keziah, che succede? Sono le tre del mattino' la voce di Liam dall'altra parte del telefono è impastata dal sonno
'Scusami...io...io' le parole mi si bloccano in gola prima che un singhiozzo spezzi il silenzio
'Ehi Keziah, che succede? Stai bene?' Chiede lui allarmato spazzando via il sonno dalle sue parole
'Si...si sto bene, solo che...ti amo così tanto' piango in silenzio
'Anche io amore, ma non capisco. Perché piangi?'
'Ho paura di perderti Liam'
'Ma Keziah non-. Sto arrivando'
'No Liam, no-' mette giù il telefono prima che io riesca a finire la frase.
In meno di trenta minuti Liam è qua al mio fianco, sotto le coperte con me per cercare di tranquillizzarmi ripetendomi che lui c'è e che non mi abbandonerà per nulla al mondo.
Dopo pochi minuti riesco ad addormentarmi col mio angelo al mio fianco.
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Someone like you || Liam Payne.
Fanfiction"La vita è un'illusione, dopo si muore" Dopo quel giorno, quel maledetto giorno, dove lui l'ha abbandonata per sempre, il suo unico pensiero fisso era la morte. Voleva morire, stava soffrendo, tra i demoni del suo passato, droghe, anti depressivi e...