Capitolo 40

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ILARIA'S POV

La sera era arrivata un pò troppo velocemente e mi ero ritrovata nel dilemma di tutte le ragazze troppo in fretta: cosa indossare.

Avevo completamente rinnovato il mio guardaroba e avevo ancora un bel pò di vestiti che non avevo ancora indossato.

Alla fine scelsi un jeans blu elettrico a vita alta, una maglietta bianca con una croce sulle sfumature del grigio e del nero a maniche corte e infine una giacca corta di jeans bianca felpata all'interno. Coverse bianche alte.

Si, perchè ero un tipo abbastanza freddoloso, quindi...

Per il trucco decisi di applicare del correttore, mascara, eyeliner e semplicemente del burro di cacao.

Come ho gia detto, non mi piace esagerare col trucco, gia così mi sembra esagerato...

Mi guardo allo specchio. Non sono male...mi piaccio.

Ma...i capelli? Cosa dovrei fare?

Mmh....se li legassi potrei mettere degli orecchini, ma poi morirei di freddo al collo...

Dopo una lunga riflessione, dicisi di lasciarli sciolti.

Controllai che ora fosse sul mio cellulare.

Questa sera Zayn sarebbe venuto a tenere compagnia a Melissa.

Appena gli avevo detto -via messaggio- che Harry mi aveva invitata a uscire, si era offerto spontaneamente di venire qui per prendersi cura di Melissa.

So che la sua compagnia è sempre ben voluta dal fratello e di questo ne sono contenta.

Qualcuno bussò alla porta della mia stanza.

Andai ad aprire e mi ritrovai davanti un Harry mozzafiato.

I capelli tirati all'insù -con del gel molto probabilmente- ,una maglietta nera con sopra una camicia rossa a qudri neri con le maniche arrotolate fino ai gomiti. Skynny jeans neri strappati che fasciavano perfettamente le sue belle e lunghe gambe magre. A completare il tutto sono i suoi soliti stivaletti di cuoio dall'aria abbastanza vissuta.

Era semplicimente...perfetto.

Harry:"sei bellissima." Si complimentò sorridendo.

Io:"a-anche tu." Dissi pensandolo veramente.

Harry:"Zayn è arrivato. Andiamo?"
Mi chiese tranquillamente.

Io:"si." Sorrisi seguendolo.

Zayn:"mi raccomando ragazzi divertitevi e non preoccupatevi per Melissa. Ci penso io." Disse Zayn facendoci un occhiolino.

Arrossii sentendomi in imbarazzo.

Senza staccare mai la mano dalla mia, Harry mi condusse fino alla sua auto.

Poi mi aprì la portiera e goffamente si immedesimò in qualcuno dicendo "prego signorina, si accomodi pure."

Risi per la sua goffagine e lo ringraziai.

Salì anche lui e mise in moto l'auto per una meta a me sconosciuta.

Io:"dove mi porti di bello?" Trovai il coraggio di chiedere.

Con lui mi sentivo a mio agio, sentivo di potermi esprimere liberamente, senza preoccupazioni.

L'unico ostacolo erano la mia timidezza e l'imbarazzo...

Harry:"cinema." Disse semplicmente.

Annuii anche se lui non poteva vedermi.

Harry:"ti piace cantare?" Mi chiese poi dopo qualche istante di silenzio.

Io:"bhe...si."

Harry ghignò e stese una mano verso la radio accandedola e mettendo Just the way you are di Bruno Mars.

Harry:"sai, non sono solito a farlo, ma so che a voi ragazze diverte canticchiare canzoni in macchina." Sorrise, uno di quei sorrisi mozzafiato che solo Harry Styles sapeva fare.

Harry:"allora? Cantiamo?"
Mi chiese non riuscendo però a trattenere le risate.

Io:"non sono molto intonata Harry..." Lo avvertii.

Harry:"oh fidati, neanche io lo sono. Stoneremo insieme, promesso." Mi sorrise ancora girandosi velocmente nella mia direzione per poi riposare lo sguardo sulla strada.

Io:"mm...sicuro?"

Harry:"parola di Harry Styles." Rise.

Harry:"oh va bene. Inizierò io a stonare per primo."

E iniziò a cantare allegramente la prima storfa della canzone insieme a Bruno Mars.

La sua voce era bellissima, qualcosa di magico, era piacevole ascoltarla e giuro che se avessi potuto vivere scegliedo solo una cosa, avrei scelto lui con la sua voce melodiosa. Qualcosa che non avrei mai più smesso di ascoltare...

Mi fece un piccolo cenno per invitarmi a seguirlo...lui non era stonato.

Timidamente iniziai a sussurrare qualche parola, che si mescolò perfettamente con la sua voce.

Non ervamo poi così terribili...

Il modo in cui le labbra di Harry si muovevano a ritmo delle sue parole che cantava soavemente mi fece immobilizare. Ammirai il suo profilo continando a cantare distrattamente, lasciandomi trasportare dalla muscica.

Arrivammo ad un altro ritornello quando lui iniziò a sbagliare le parole, io seguii ciò che stava dicendo lui e ci ritrovammo a sbagliare la canzone completamente.

Ci fermammo entrambi nello stesso momento guardandoci e scoppiammo entrambi a ridere.

Il suo sorriso, era l'unica cosa che era in grado di farmi dimenticare del mondo, del mio passato...di tutto. In quel momento in quella macchina c'eravamo solo io e lui e le nostre risate che riecheggiavano nell'abitacolo che divenne improvvisamente molto più caldo e accogliente.

**

Harry:"e hai visto quando gli è saltato quel gatto addosso? Ahahahah sembrava una fottuta femminuccia."

Risi per la milionesima volta quella sera mentre passeggiavamo per un piccolo parco tranquillo nelle solitarie strade di Londra.

Avevo passato una bellissima serata con Harry. Avevamo scelto di vedere un film comico, e i suoi commenti sarcastici mi avevano fatta ridere per tutto il tempo.

Ci sedemmo su una panchina ancora ridendo.

Scorsi un ragazzo che stava passando proprio lì davanti e a quanto pare anche Harry lo notò.

Mi fissava con insistenza e io davvero non capivo cosa potesse volere da me. Non lo avevo mai visto prima. Mi sentivo solo molto a disagio e sentibo che presto il terrore si sarebbe impossessato di me.

Se non fosse stato per Harry, sarei scappata.

Harry guardò in cagnesco il ragazzo e si avvicinò a me cingendomi le spalle con il suo lungo braccio e stringemdomi a lui.

Appena il ragazzo capì che non ero disponibile, cambiò strada e se ne andò.

Harry:"Ily, tu mi piaci, e forse anche qualcosa di più." Mi sussurrò ad un certo punto.

Sentii il mio cuore battere ancora più forte. Il mio respiro era irregolare come il suo, e le farfalle ormai governavano il mio stomaco.

Io:"a-anche tu mi piaci tanto Harry. E forse anch'io provo di più." Sussurrai arrossendo.

Lui sorrise e con la mano libera prese una mia guancia.

Si stava avvicinando sempre di più al mio viso, sentivo il suo respiro irregolare sulle mie labbra e i suoi occhi nei miei.

Le nostre labbra si sfioravano e lui mi guardò un ultima volta come per chiedermi il permesso.

In risposta chiusi gli occhi beandomi della miriade di sensazioni che stavo provando in questo momento.







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