Capitolo 71

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Io:"Harry! Hai pelato le patate?" Richiamai Harry che stava comodamente seduto sul divano, in salotto.

Harry:"si!" Rispose dall'altra stanza.

Mi avvicinai al banco e presi le patate gia pelate e le tagliai a cubetti più o meno uguali. Non sapevo il perchè, ma non riuscivo mai a tagliare le patate a cubetti tutti uguali. Mia madre diceva che era impossibile, ma ricordo che venne un periodo in cui mi fissai e mi tagliai più volte sempre lo stesso dito pur di riuscirci.

Sorrisi spontaneamente a quel ricordo, avevo solo dodici anni.

Pulii le orate comperate quella mattina, e poi presi le patate e i pomodri, tagliati da Harry. Si, lui è dannatamente veloce nel tagliare i pomodori.

Cavoli, dovrei smetterla di pensare al cibo e al fatto che sia a me che alla personcina che sta nella mia pancia stia venendo fame.

Condii i pomodorni e poi sistemai il pesce e le verdure in una teglia a bordi alti per il forno. Condii con dell'olio e un pizzico di sale. Misi in forno e poi mi lavai le mani. Diedi una veloce pulita al pezzetto di bancone che avevo sporcato e poi mi tolsi il grembiule da cucina leggermente umido.

Instintivamente mi portai una mano in grembo, guardandolo.

Domani dovrò andare dal ginecologo per un controllo veloce, giusto per vedere se sia tutto nella norma, e ammetto di essere un pó agitata.

Harry:"Ily, hey tutto bene?" Chiese Harry avvicinandosi dolcemente a me.

Io:"si, perchè?" Chiesi guardando le sue iridi verdi. Amo i suoi occhi.

Harry:"nulla, ti vedevo distratta." Rispose semplicemente, scrollando le spalle.

Neanche il tempo di rispondergli che bussarono alla porta.

Per fortuna, Harry prima si era preoccupato di mettere la tavola in modo abbastanza ordinato.

Harry mi superò e andò ad aprire, loseguii.

Marcel:"buonasera, ragazzi. Come va?" Salutò educatamente Marcel entrando e salutandomi con un bacio su entrambe le guance di cortesia. Poi salutò il fratello con un veloce abbraccio.

Harry:"a noi bene, a te? Che hai lì?" Chiese Harry indicando la busta che Marcel aveva tra le mani.

Marcel:"bhe, ho deciso di portare il dolce." Sorrise.

Io:"grazie, ma non avresti dovuto." Dissi facendomi seguire in cucina.

Harry prese il dolce e lo mise in frigo.

Marcel:"oh, ma fugurati." Sorrise ancora. Il suo sorriso era così simile a quello di Harry, ma le fossette di Marcel non erano profonde e visibili come quelle del fratello.

Il sorriso di Harry non si può imitare.

Ci sedemmo e iniziammo a parlare del più e del meno.

Harry:"andiamo, tu al liceo eri un secchione di prima classe." Disse Harry prendendo in giro Marcel.

Marcel:"e tu eri quello che lì lì stava per essere bocciato ma poi cacciava la scienza." Si difese Marcel.

Ridemmo tutti e tre.

Io:"davvero eri così al liceo Harry?" Chiesi.

Marcel:"si, era terribile. Quel tipo di ragazzo che si faceva desiderare da tutte, ma non si metteva ne si fidava di nessuna di quelle ragazze che gli andavano dietro. Non gli è mai piaciuto studiare, ma quando era in situazioni critiche sembarava un parente di Nweton." Commentò Marcel, non dando il tempo ad Harry di rispondermi.

Io:"wow."

Harry:"si ma adesso-" Il suono del timer del forno interruppe Harry.

Io:"vado a prendere la cena." Dissi alzandomi.

Harry:"no, sta tranquilla piccola, vado io." Disse Harry posando una mano sulla mia per farmi segno di ritornare a sedermi.

Gli sorrisi per ringraziarlo.

Io:"attento a non scottarti!" Gli dissi prima che si allontanasse dalla sala da pranzo.

Marcel ridacchiò in sottofondo ed io mi sentii avvampare al fatto che avesse appena assistito ad una scena abbastanza 'intima' per me.

Insomma, era pur sempre il gemello di Harry.

Marcel:"andiamo, siete così carini." Commentò facendomi arrossire ancora di più.

Accidenti, a quanto pare i fratelli Styles amano mettere in imbarazzo le ragazze.

Marcel:"qualche anno fa non era così. Non dava confidenza a nessuno, ignorava tutti. Non aveva fiducia in nessuno. Adesso, sono contento che ci sia una brava ragazza come te al suo fianco e che le cose si siano sistemate per il meglio. Ammetto che mi mancava mio fratello." Disse Marcel fissando il bicchiere lucido davanti a sè.

La malinconia non era un sentimento che mi andava in quel momento, ero felice che mi avesse detto quelle parole, così lo ringraziai con un sorriso.

Io:"sono sicura che anche a lui sei mancato." Gli dissi, sorridendo.

Marcel:"gai, lo spero. Sentiamo, cosa hai preparato di buono?"

Neanche il tempo di rispondere che Harry entrò con tre piatti e li servì a tavola.

Harry:"cosa stavate complottando in mia assenza?" Chiese Harry inziando a mangiare.

Marcel:"oh nulla, parlavamo di quella volta in cui mettesti la mutande la contrario e fu la nonna ad accorgersene per prima dato che si vedeva tutto, fratellino." Rise beffardo Marcel.

Risi rischiando di sputare l'acqua che avevo nel bicchiere. L'espressione di Harry fu epica.

Gli cadde la forchetta dalla mano, e allora risi ancora di più. Soprattutto per il rossore che coprì le sue guance.

Harry:"perchè, vogliamo parlare di quando nostra cugina Hayley ti truccò e ti fece una manicure da salone di bellezza mentre riposavi sotto l'ombrellone al mare?" Si dofese Harry ed io risi di nuovo.

Amavo il modo che avevano per stuzzicarsi, e la parte più divertenete era che non lo facevano neanche a posta a rendere il tutto comico, era come se gli riuscisse naturale. Ed era tremendamente divertente.

Come mi sarebbe piaciuto poter fare lo stesso in quel momento con una delle persone più importanti della mia vita. Mi ssrebbe piaciuto che anche mio fratello Zayn continuasse a prendermi ogni tanto in giro o a stuzzicarmi o a coccolarmi, come aveva sempre fatto.

Semplicemente, rivolevo il mio fratellone.

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