Capitolo 39

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HARRY'S POV

Zayn:"come sta?"
Mi chiese mentre entravamo nella fottuta aula che odiavo di più: quella di letteratura.

Io:"bene. Non aveva la febbre questa mattina." Dissi sedendomi accanto a lui.

Zayn:"ti piace." Disse. E non mi sebrava affatto una domanda.

Io:"che?"

Zayn:"amico, solo una cosa: falle del male e ti uccido con le mie stesse mani, chiaro?"
Mi sussurró minacciosamente.

Io:"ti comporti come un fratello." Sbottai sbuffando.

Zayn mi spinse via il cappellino dalla mia testa facendolo cadere sul banco.

Osservai ogni suo minimo movimente desiderando soltanto di minacciarlo per poi ammazzarlo. Mi faceva incazzare che qualcuno toccasse la mia roba e lo sapeva.

Mi guardò per un pò prima di scoppiare a ridere come un coglione.

Rise più forte notando al mia espressione neutrale. E, come sua abitudine, portò una mano a coprirsi la bocca per non essere troppo assordante.

Qualcosa attirò fin troppo la mia attenzione.

Il tatuaggio che Zayn ha sul polso, quello col segno del bene e del male, è identico a quello che ha Ily.

Ma perchè hanno un tatuaggio uguale? Significa qualcosa, è ovvio.

Nessuno farebbe mai un tauaggio solo per puro sfizio.

C'è qualcosa che non quadra.

Zayn:"hey amico, ci sei?" Mi chiese sventolandomi una mano davanti alla faccia.

Io:"sapevi che Ilaria si è fatta un tatuaggio? Proprio lo stesso e identico che hai sul polso, esattamente nello stesso posto." Dissi con tono un pò troppo accusatorio probabilmente.

Zayn:"cosa?!" Sbottò alzando la voce e attirando l'attenzione di qualcuno in aula.

Poi, come se avesse ricordato qualcosa, il suo viso riprese i lineamneti rilassati di poco fa.

Zayn:"la promessa..." Mormorò più a se stesso che a me stampandosi un sorriso tutt'altro che finto in faccia.

Io:"che promessa?" Chiesi vedendolo perso...forse in qualche ricordo...

Zayn:"quando eravamo piccoli...ci promettemmo che un giorno avremmo avuto un tatuaggio uguale. Mi sorprende soltanto il fatto che non me ne abbia parlato ieri..." Sospirò.

Zayn:"probabilmente era troppo persa.." Mormorò ancora.

Io:"ti ha raccontato tutto vero?"

Zayn:"il motivo della vostra em...discussione?"

Io:"si."

Zayn:"si, mi ha raccontato. E come gia ti ho detto, falla soffrire e sei morto amico. So che conosci il suo passato."

Io:"non ho intenzione di farle del male."

Zayn:"lo so. Ma sai meglio di me che è una ragazza particolare. Ti sto solo chiedendo di andarci piano con lei. È come una sorella per me, capisci?" Mi chiese con una premura negli occhi che sarebbe potuta effettivamente appartene soltanto ad un fratello maggiore.

Annuii semplicemente.

Io:"Zayn."

Zayn:"uhm?"

Io:"il ping- Luke, prova qualcosa per...per Ily?"

Zayn mi guardò per qualche secondo prima di scoppiare a ridere.

Zayn:"no amico, Luke le vuole solo molto bene, nello stesso modo in cui gliene voglio io." Continuò a ridere.

Almeno, mi ero assicurato di non avere rivali...

**

ILARIA'S POV

Sentii la serratura di casa scattare e mi voltai immediatamente verso di essa rimettendo il coperchio sulla pentola con l'acqua che stava bollendo.

Melissa:"Ilary!" Urlò la piccola venendomi ad abbracciare.

Ricambiai e le baciai la fronte.

Melissa:"è passata la bua?"

Io:"si." Sorrisi.

Io:"va a lavare le mani, tra poco è pronto."

Melissa annuì e velocemente salì di sopra.

Alzai lo sguardo incrociando quello di Harry.

Harry:"hey." Mi sorrise facendo spuntare le fossette, avrei tanto voluto toccarle...

Harry:"puoi farlo se vuoi." Sorrise ancora di più.

Io:'c-cosa?" Chiesi imbambolata a fissare il suo sorriso.

Harry:"stai fissando le fossette, puoi toccarle se vuoi." Sorrise ancora.

Arrossendo, ed estremamente imbarazzata, mi avvicinai piano piano a lui e allungai un dito verso la sua fossetta per poi sfiorarla.

Harry sorrise ancora e io mi staccai da lui sorridendo timidamente.

Io:"com'è andata oggi?"

Harry:"al campus bhe una palla mortale come sempre. Poi quando sono andato a prendere Melissa la maestra non voleva darmela. Ma poi Melissa mi si è praticamente aggrappata addosso e così l'hanno lasciata venire via con me." Disse andandosi a buttare sul divano con poca eleganza.

Lo imitai sendendomi nell'altro divano.

Harry:"e sono stanco morto." Disse passando le sue grandi mani sul suo viso. Forse per la frustrazione.

Harry:"tu invece? Come stai?" Chiese mettendosi composto a sedere.

Io:"bene, ho anche studiato stamattina. Penso che domani ritornerò a scuola." Sorrisi.

Amavo il fatto che fosse tanto premuroso

Harry:"bhe...visto che stai meglio, accetteresti un mio invito per uscire questa sera? Magari andiamo al cinema." Sorrise speranzoso.

Io:"è-è un appuntamento?" Sussurrai sentendo improvvisamente tanto caldo.

Lui sorrise e poi mi rispose "assolutamente si. Se tu vuoi, ovvio." Precisò.

Io:"s-si." Balbettai ancora. Accidenti! Dovevo davvero smetterla di balbettare quando sono in imbarazzo o finirò per sembrare un'idiota.

Harry sorrise talmente tanto che pensai di essere accecata dal bianco della sua dentatura perfetta. I suoi ricci erano più disordinati del solito e in molte occasioni rispecchiavano perfettamente il suo carattere: imprevedibile. I suoi occhi verde chiaro e profondi esprimevano gioia e felicità, così come li amavo io. I linemaneti del viso erano leggermente stanchi, ma perfetti e ben definiti come sempre. La mascella era rilassata e le sue labbra piegate in un piccolo ma percettibile sorriso. Lo trovai più che adorabile. Sembrava che i pregi e i difetti si completassero a vicenda e che quindi lo rendessero perfetto nella sua imperfezione.

Harry:"vado a lavare le mani allora." Ridacchiò beccandomi ad ammirare il suo viso perfetto.

Mi sentii ancora più imbarazzzata e arrossii come non mai.

Ma una cosa era certa: non vedevo l'ora che fosse sera.

Save Me |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora