Capitolo 25

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HARRY'S POV

Dopo aver assicurato a Zyan che non mi sarei allontanato un attimo dalla sua migliore amica, riuscii a convincerlo e Ily sembrava abbastanza felice.

Se lei lo era, lo ero anch'io.

Tornammo a casa.

La festa era alle otto ed erano gia le sette adesso. Dovevamo sbrigarci.

Io mi vestii il più figo possibile come sempre. O almeno a come piacevo alle ragazze. Si, ero un falso puttaniere. Le ragazze si vantavano di averlo fatto con me eccetera e io le lasciavo fare. Ma adesso basta. Ci avevo gia pensato a scuola negli ultimi giorni siccome c'era chi sosteneva che la volta precedente ancora fossi ubriaco. Ma ovviamente non era così.

Misi una camicia blu a quadri neri con una maglietta semplice nera a maniche corte sotto. Jeans neri stretti e strappati su un ginocchio. Stivaletti.

Ily scese con dei semplici jeans neri aderenti che le stavano davvero bene. L'unico indumento che metteva sempre in risalto le sue curve erano i jeans. Ma queta volta mi stupì mettendosi una camicetta accollata e con tutti i bottoni abbottonati. Era gialla e sono sicuro che sotto si fosse messa una canotta dello stesso colore per paura che fosse trasparente. La solita Ily. Portava i capelli legati in una treccia a spiga disordina che le scendeva lungo il seno, i suoi occhiali ovviamente, giacca di pelle nera di qualche taglia in più e ballerine nere.

Mi chiedevo ancora per quale motivo si vestisse con roba di un paio di fottute taglie in più.

ILARIA'S POV

Harry era bellissimo. Io avevo cercato di fare del mio meglio ma non mi vestii più decentemente da quando successe una cosa con mio padre.

Quindi, per evitare che succedesse altro, cercai di coprirmi il più possibile.

Harry:"lo so che sono bello, ma così mi consumi piccola." Disse con fare da gran figo. E se posso permettermi, lui poteva farlo perchè alla fine era davvero figo con quella roba addosso.

Ok, cosa stai dicendo Ilaria?

Oh sarà l'agitazione. Siamo arrivati.

Sto tremando.

Harry se ne accorse e infatti venne vicino a me, mi afferrò gentilmente una mano e io rabbrividii a quel contatto. Lui se ne accorse e si staccò subito mormorando un "scusa."

Io:"non è colpa tua Harry. Sono io che sono...terrorizzata." Sussurrai l'ultima parola.

Harry si avvicinò di nuovo a me. Le nostre mani si sfioravano.

Harry:"sta calma. Ci sono io." Mi sorrise. Ricambiai quel sorriso e ci dirigemmo insieme all'entrata.

Harry mi tese una mano guardandomi con occhi speranzosi che l'accettassi.

Accettai osservando come intrecciasse in modo dolce e gentile le nostre dita.

Forse mi era venuta la pelle d'oca, ma questa volta non per la paura...c'era qualcosa di diverso.

Entrammo e Harry cercava di tenermi vicina a se il più possibile, ma senza mai far scontrare i nostri corpi, e di questo gliene fui grata.

Tra corpi sudati, musica a mille e altri ostacoli, arrivammo in quella che sembrava una cucina. Non era molto piena per fortuna.

Luke:"anche voi qui?" Chiese Luke a me e ad Harry.

Mi staccai da Harry per correre ad abbracciare Luke, che dopo avermi dato un bacio nei capelli, si staccò da me e mi sorrise. Ricambiai, e mi sentii un pò in ibarazzo quando notai altri due ragazzi dietro di lui che mi stavano squadrando da capo a piedi. Forse stavo iniziando ad agitarmi perchè mi sentivo tremare...

Harry se ne accorse e si avvicinò a me prendendomi di nuovo la mano e accarezzandone il dorso gentilmente.

Luke spalancò gli occhi a quel gesto, ma gli avrei di sicuro spiegato che non aveva nulla da temere e che il riccio era un bravo ragazzo.

Luke:"bene Ilary. Loro sono i miei amici: Ashton- indicò il ragazzo biondo con occhi scuri con una t-shirt verde e dei jeans normali.- E lui è Calum.- un ragazzo dai capelli neri, occhi scuri con una semplice maglietta bianca, jeans neri non troppo aderenti e giacca di pelle nera.

Luke:"ragazzi, lei è la mia miglire amica Ilaria e lui è-"

Harry:"sono Harry. Il suo ragazzo." Lo interruppe Harry guadagnandosi un'occhiataccia sia da me sia da mio cugino.

Harry mi guradò a lungo e poi riportò l'attenzione su uno dei ragazzi, Ashton se non sbaglio.

Ashton:"venite a goocare al gioco della bottiglia?" Chiese semplicemente.

Harry mi guardò ancora ed io annuii in riaposta. Del resto...cosa sarebbe potuto accadere?

Tante cose.

Mi ricordò la mia coscienza. Ma cercai di reprimere certi pensieri, cosa impossibile ovviamente.

Volevo cercare di vivere come una qualsiasi ragazza normale della mia età. Volevo davvero provare nuove esperienze che non avebo mai provato. Volevo provare a sentirmi normale per una volta e non lasciarmi condizionare dal mio passato.

Mentre seguivo i Luke e i suoi amici, qualcuno mi prese la mano.

Sobbalzai con un piccolo grido che per fortuna non sentì nessuno con la musica alta. Dico per fortuna perchè era solo Harry.

Harry:"scusami. Volevo solo dirti che ho detto quella cazzata per proteggerti. Insomma, hai visto come ti guardavano quelli? O meglio: di come guardavano il tuo bel culo?" Chiese con una finezza alla sua portata. Il solito.

Io:"ok." Mi limitai soltanto a rispondere. Cos'altro avrei potuto dire? In un certo senso...l'idea non mi dispiaceva...

Ma non chiedetemi il perchè.

Raggiungemmo mio cugino e gli altri che erano gia seduti sul pavimento predisposti in un cerchio.

C'erano anche altri ragazzi e altre ragazze. Forse alcuni erano ubriachi...









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