Capitolo 73

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HARRY'S POV

Erano le 2:30am.

Ero ancora sveglio.

Tra poche ore dovrò accompagnare Ily dal ginecologo.

Mio figlio.

O figlia.

Non so il perchè, ma il fatto di dover andare da un medico mi metteva ansia, tanta ansia.

Ero terrorizzato come se fossi dovuto essere io quello a partorire.

Ma la paura che provavo era peggiore.

E avevo notato molte cose in quei giorni.

I capogiri di Ilaria.
Ilaria non mangiava come una donna incinta. Mangiava di più di prima ed era vero, ma non abbastanza secondo me.

Certo, l'ultimo giudizio è quello del medico, io alla fine non ne so nulla di questi argomenti.

Cazzo, mi sto facendo tante di quelle fottute paranoie in testa.
Non voglio che accada niente ne alla mia ragazza ne a mio figlio.

È incredibile di come tutto d'un tratto tante responsabilitá siano state messe sulle mie spalle. Adesso ho una famiglia da portare avanti.

E inoltre...vorrei anche chiedere a Ily di sposarmi.

Gia, vorrei farlo, ma di sicuro non adesso. Non ho le possibilitá economiche per organizzare un matrimonio. Ed io voglio il meglio per Ily. Nulla di sfarzoso, ma voglio il meglio per lei, per noi.

Non potevo neanche muovermi nel letto: avevo il corpicino di Ily attaccato al mio, e amavo dannatamente troppo quella situazione.

Le accarezzai delicatamente i capelli, non avevo nessunissima intenzione di svegliarla. Poverina, era così stanca. Non è normale che si senta così distrutta fisicamente alla prima settimana di gravidanza.

Ecco che i pensieri che mi ossessionano da un bel pò tornano a farmi visita torturandomi la mente...

Sospirai nel modo più silenzioso possibile.

Cosa posso fare?

Merda, non vglio assolutamente che domani il medico ci dia delle cattive notizie. Non potrei sopportarlo.

Forse è colpa mia. Forse sono io che non l'aiuto abbstanza. Dovrei darmi da fare di più in casa.

Domani inizierò a lavorare.

Ce la farò, li renderò felici, promesso.

**

ILARIA'S POV

Mi svegliai grazie ad un paio di labbra rosa a forma di cuore.

Erano così buone e sapevano di...di torta al cioccolato?

Aprii gli occhi lentamente mentre il riccio continuava a baciarmi agli angoli della bocca.

Sorrisi notando i suoi capelli più spettinati del solito.

Li aveva tagliati.

Erano molto più corti adesso, non gli arrivavano più sulle spalle. Li aveva tirati su col gel, ma si erano comunque spettinati -probabilmente per la sua mania di passarci le mani dentro-.

Io:"hai tagliato i capelli." Mormorai, con voce quasi assente. La mattina le mie corde vocali non collaboravano per niente.

Harry:"gia, ti piacciono?" Chiese.

Io:"si, sembri più piccolo." Sorrisi mettendomi seduta. Lui era seduto accanto a me, al suo posto.

Era gia vestito: una maglietta bianca a mezze maniche che gli stava divinamente, i soliti jeans e i soliti stivaletti. Era sempre il mio Harry, ma con quel taglio di capelli era diverso, era più...adorabilmente bambino.

Harry:"sembro più giovane di un ventunenne?" Chiese sfacciato come sempre.

Mi alzai dal letto, lentamente. Avevo ancora sonno, ma la sveglia segnava le dieci e tra un'ora saremo dovuto andare dal ginecologo.

Io:"si, in realtà mi sei sempre sembrato un bambino." Lo derisi un pò aprendo l'armadio.

Iniziai ad osservare tutto quello che vi era all'interno e la sezione dei vestiti di Harry, e un'idea mi balenò per la mente.

Harry:"così offendi l'uomo che c'è in me." Rispose. E dal tono con cui aveva parlato potei capire che era imbronciato. Ridacchiai sotto i baffi.

Io:"nah." Risi.

Io:"Harry, posso mettere un tuo maglione oggi?" Domandai voltandomi verso di lui e quasi non urlai, spaventata, dal fatto che si era avvicinato molto a me.

Harry:"ma certo. Amo quando indossi le mie cose." Mi rispose sorridendomi dolcemente.

Sorrisi a mia volta rivoltandomi e prendendo un suo maglione grigio.
Sentii le mani di Harry posarsi sui miei fianchibed accarezzarli dolcemente. Sorrisi mentre oresi anche un paio di jeans non molto chiari e dell'intimo.

Poi, improvvisamemte, sentii le mani di Harry sulla mia pancia, mentre l'accarezzava dolcemente mentre poggiò il mento sulla mia spalla e diede un leggero bacio alla base del mio collo.

Harry:"Dovremmo fare una doccia." Sentenziò continuando a baciarmi dolcemente.

Harry:"ma poi il nostro piccolino potrebbe sentire tutto." Sussurrò al mio orecchio mandandomi brividi per tutto il mio corpo.

Le sue mani furono sotto la mia maglietta accarezzando la mia pancia ancora più delicatamente, quasi non sentivo il suo tocco.

Harry:"quando avrai il pancione, mi divertirò a riempirlo di baci. Li conterò." Mi fece voltare delicatamente guardandomi negli occhi. I suoi verdi e lucenti, quasi come se stesse per piangere da un momento all'altro. Splendevano anche più del sole quella mattina. Gli feci un mega sorriso, che lui ricambiò prima di abbracciarmi e nascondere il mio corpo nel suo. Gli baciai il petto e lui mi baciò la testa.

Io:"ed io mi divertirò a vedere se sai contare, Harry." Risi.

Harry:"come rovinare un momento romantico parte uno." Rise e sentii il suo petto vibrare mentre cercavo le sue rondini con lo sguardo attraverso il tessuto della maglietta.

Harry:"allora, questa doccia insieme?" Domamdò speranzoso.

Io:"voglio una colazione sublime Styles. Va a cucinare." Lo derisi, anche se dal profumino sapevo che avesse gia cucinato.

Alzò gli occhi al cielo, così mi allontanai ridacchiando e andai a farmi la doccia.

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Scusate il capitolo di passaggio!

Ciao a tutte! Scusatemi tantissimissimo per il mio ritardo. Davvero, ma la scuola sta mettendo a dura prova tutti noi. Periodo di compiti, uffa. Detto questo, mi scuso nuovamente. Buona lettura, e buona domenica a tutti! :)

-Christine

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