Ironia della sorte...

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Quel giorno passeggiavo per i corridoi, dato che avevo un'ora libera e ad un tratto mi imbattei in una scena alquanto strana.
-Vedi di farti gli affari tuoi!- era la ragazza di cui tutti parlavano e stava discutendo con...il presidente..?
-Ma Tsukiyama non puoi fare sempre di testa tua! Prima o poi dovrai pensare anche alla tua condotta a scuola, altrimenti verrai...-
-Taci! Lo so cosa potrebbe succedere e non me ne frega un accidenti!- si stava avviando.
-Ma...Tsukiyama! Tsukiyamaaa!- la chiamò lui.
Io ero rimasta allibita: come poteva rispondere così al presidente del consiglio studentesco!? Non gliene fregava proprio niente della scuola e lui era troppo buono.
Mi avvicinai nel vedere dei fogli a terra: -Vuole una mano presidente?-.
-Oooh, grazie- iniziò anche lui a raccogliere i fogli: -Comunque tu chi sei?-.
Chinai la testa in segno di saluto: -Piacere, sono Atsuko Shizue-.
-Il piacere è mio- mi scrutò, poi accorgendosi della mia faccia confusa si mise a posto gli occhiali: -Beh, ci si vede in giro Shizue- e si avviò.
"Spero di no..." anche io mi girai dirigendomi verso la mia classe: "Cavolo non avevo mai visto quella ragazza quando fa i suoi bisticci con la gente".
Ok.
Andava bene che ne parlasse tutta la scuola amiche comprese.
Ok.
Andava bene che mi chiedessero cosa ne pensassi a riguardo e io avevo risposto sinceramente.
Ok.
Andava bene che l'avessi vista per caso litigare con il presidente che neanche conoscevo.
Ok.
Ma...averla accanto a me per farle ripetizioni grazie ad un iniziativa di cui non ne sapevo nemmeno l'esistenza era troppo! E poi perché proprio io? Probabilmente era tutta colpa di quell'occhialuto...ok...contegno Atsuko, contegno...
Mi girai a guardarla: aveva l'espressione annoiata e a malapena si reggeva la testa, che si trovava ad un millimetro dal banco.
"Ma scherziamo!? Nemmeno ascolta la lezione!".
A quanto pareva il consiglio studentesco aveva deciso di assegnare ad alcuni studenti con voti alti, altri con voti minori della media per aiutarli a migliorare e la famosissima Miya Tsukiyama era stata assegnata a me.
Ero ovviamente lusingata, perché non è da tutti i giorni essere scelta tra molti altri studenti con voti probabilmente migliori dei miei, ma no, lei no!
"Ironia della sorte" borbottai mentalmente cercando di seguire la lezione, anche perché non era facile con una ragazza che ti sbadiglia ogni dieci secondi e rischia di cadere sul banco ascoltare, ma io ero forte e non avrei ceduto per quella.
-Che noia!- sentii una voce alla mia sinistra.
"Mantieni la calma e il sangue freddo Atsuko", -Dovresti provare ad ascoltare- cercai di incoraggiarla.
Lei mi guardò di striscio poi fece una smorfia e si lasciò cadere sul banco: -Che palle-.
Stizzita la ignorai.
Altro che "io sono indifferente davanti a quella ragazza, trovo solo che debba migliorare il suo comportamento", in quel momento mi ero accorta di avere accanto il tipo di persona che più mi faceva arrabbiare e non era facile farmi innervosire perché sono una ragazza socievole e paziente, ma lei mi faceva saltare i nervi.
-Hey, quanto manca alla fine dell'ora?- chiese con quel tono roco e nervoso.
-Manca ancora mezz'ora, quindi rilassati e ascolta-.
Sbuffò: -Uff, ma come fai a stare per tutte queste ore ad ascoltare questi tipi che parlano?-.
-Ci riesco perché è un modo per imparare cose nuove- accennai un sorriso: -E a me piace imparare-.
Mi guardò come a dire "scherzi spero", ma io ero serissima.
-Ah, vabbe- si arrese.
Il resto della lezione la passò in silenzio e finalmente la campanella suonò (non ero mai stata più felice della fine di un'ora).
-Finalmente!- si stiracchiò: -Che abbiamo ora?-.
-Chimica- risposi tirando fuori il mio libro degli appunti.
-Chee!? Uffaaa, beh spero solo di dissezionare una rana o fare esperimenti-.
Abbozzai un sorriso tentando di non ridere: -Noi non facciamo questo genere di cose, a quanto vedo non segui molto le lezioni Tsukiyama-san-.
Lei mi fissò: -Come ti chiami?-.
"È la domanda più intelligente che tu mi abbia mai fatto, stai migliorando", -Sono Atsuko Shizue-.
-Mmh, ok- borbottò pensierosa.
Entrò il professore e tutti ci alzammo, poi ci disse di analizzare vari composti con il microscopio.
Toccò a noi due.
-Che roba è?- chiese come se fosse alieno.
-Non lo so, probabilmente un...-
-Ah no guarda, non mi interessa!- sbottò.
Io sorrisi: "Yee forse si è stancata e adesso mi chiamerà secchiona per tutta la vita, ma... potrebbe anche andarsene" quel pensiero mi rallegrò.
Passò un'altra ora e altre ancora, ma lei non disse molto, probabilmente aveva capito che mi interessava studiare, anche perché ogni volta che alzavo la mano per rispondere (quasi sempre) mi guardava.
Alla fine arrivò l'intervallo e ci dividemmo, io dalle mie amiche e lei chissà dove a fare casino.
L'intervallo finì così in fretta che non me ne accorsi e dopo venti minuti lei non era ancora rientrata in classe.
-Shizue...- mi chiamò la professoressa: -...potresti andare a cercare Tsukiyama, non la vedo in giro-.
Sorrisi raggiante: -Ma certo professoressa!- dentro in realtà avrei voluto ucciderla: "Come mai questi istinti omicidi Atsuko?" mi rimproverai.
Percorsi metà scuola e alla fine andai nell'unico posto in cui pensai potesse essere: nella palestra. E infatti era lì.
Stava tirando canestri con la stessa palla insistentemente: la faceva rimbalzare in mano, la lanciava e quando usciva dal canestro la riprendeva e ricominciava il giro.
"Si diverte così?".
-Maledetto, non puoi dirmi cosa fare...- borbottava: -...sai chi sono!? Sono Miya e se non la smetti di intrometterti nella mia vita ti spacco il naso- iniziò a fare i canestri ad un ritmo più veloce e quasi ipnotico.
Ah, di sicuro mi avevano messo in mezzo a cose in cui non centravo nulla, ma ormai non potevo tornare indietro. Mi avvicinai:-La lezione è iniziata da un pezzo sai...-.
Lei si bloccò di colpo:-Oh, non ti avevo vista- la sua espressione era ancora leggermente incazzata:-Adesso arrivo-.
-Va bene- io mi girai felice di averla scampata così in fretta:"Evvai, non mi ha dato alcuna importanza forse posso ancora salvarmi".
-Hey, mi dispiace che tu debba occuparti di me-.
"Cosa?".
-È stata tutta un'idea di quell'idiota che ha voluto appiopparmi a qualcuno- sbuffò:-Ma gliela farò pagare-.
Sospirai:"Non sarebbe una cattiva idea, ma è meglio lasciar perdere", -Non dovresti odiarlo lui fa solo il suo lavoro e sta cercando di aiutarti-.
-Tsk- guardò da un'altra parte accigliata:-Ci vediamo in classe Shizue-.
-Ok a dopo-, "E non ritardare di più di quanto non sei già".
Andai in classe felice di averla scampata. Non attesi molto, perché a quanto pareva manteneva le promesse, o almeno quella fatta a me, quindi arrivò poco dopo.
-Eccomi, scusi il ritardo prof- borbottò per poi tornare a sedersi accanto a me.
"Che cos'ha?" mi chiesi guardandola:"Sembra...diversa".
Il resto delle ore passarono tranquille e lei non parlò quasi mai, a parte per domande riguardanti la lezione:"E brava Tsukiyama". Però notai, ogni volta che durante le spiegazioni mi giravo a guardarla, che lei mi fissava e appena me ne accorgevo distoglieva lo sguardo.

"Sei una ragazza veramente strana Tsukiyama, non che non me ne fossi già accorta, ma ora lo noto molto di più".

Finirono le ore di lezione e direi che andarono piuttosto bene. Avevo aiutato Tsukiyama a capire alcuni argomenti di cui lei non sapeva neanche l'esistenza, quindi al momento potevo dire che la giornata era iniziata male, ma finita discretamente meglio.

A fine lezioni ci salutammo appena, dopodichè lei corse via, poi arrivò il giorno seguente (la sera prima avevo pregato tanto che andasse tutto bene anche quest'oggi).

"Dai Atsuko più ci credi più è possibile che accada" mi dissi prima di entrare nella tanto amata-odiata struttura.

Entrando in classe notai che ancora non c'era:"Ma...Tsukiyama dimmi che non farai tardi anche oggi" e proprio un attimo dopo averlo pensato lei entrò sedendosi al suo banco prima di me. Io ci rimasi un pò di sasso, ma subito dopo corsi a sedermi senza pensarci troppo.

Il professore entrò facendoci alzare per poi risedere, a quel punto Tsukiyama tirò fuori i libri e i quaderni stupendomi completamente.

-T-tsukiyama mi fa piacere che tua abbia cambiato comportamento da un giorno all'altro, questo vuol dire che abbiamo trovato la compagna perfetta per te- si congratulò il professore sorridendomi.

Io risi e per poco non svenni:"Perfetto Atsuko adesso sei la compagna perfetta di Tsukiyama, addio sogni di scrollarsi questa scocciatura", guardai la ragazza alla mia sinistra e notai la sua espressione irritata con i denti serrati, ma mi accorsi anche che stava arrossendo. Ignorai la cosa e iniziammo la lezione, avevamo fisica, non era la mia materia preferita, ma cercai di fare del mio meglio anche per lei, dato che ovviamente ora i prof si aspettavano molto da me, quindi..beh, mi arrangiai.

-Allora, vedi questa formula? Ti serve per risolvere i problemi di questo tipo, anche se di solito si risconosce subito dal testo e dalla domanda- mi girai per vedere se seguiva e...beh, mi stava fissando, ma era un buon segno no? Si stava concentrando su quello che le dicevo, sulla mia faccia, non stava guardando il libro, ma se le avessi spiegato bene tutto allora non sarebbe stato un problema no? Ad ogni modo spiegai tutto per bene chiedendo ogni tanto anche al professore degli approfondimenti e tutto andò per il meglio, wow, record, ancora non mi aveva fatto incazzare.

Dopo altre ore suonò la campana della ricreazione e tutti si sparpagliarono in giro e mi persi di vista la corvina, ma non mi importava, almeno in quell'ora potevo avere un pò di tempo libero. Finito l'intervallo tornai in classe e vidi che lei era già lì:"Hai fatto passi da gigante Tsukiyama" sorrisi andando ad accomodarmi accanto a lei. L'altra mi guardò un attimo per poi abbassare lo sguardo e arrossire leggermente:-C-che c'è, non ti va bene che mi sto impegnando!?-.

"Ecco che torna sulla difensiva, uff", -No, mi va bene invece, anzi continua così!- dissi sorridente.

Tsukiyama mi guardò di striscio senza dire nulla, poi ricominciarono le lezioni. Non accadde nulla, tutto normale, solo che all'ultima ora mi fissò per tutto il tempo.

"Pensi che non ti abbia notata genia?" borbottai tra me e me, in quel momento intravidi i suoi occhi penetranti di uno smeraldo cristallino:"Prima non erano così chiari..." notai.

Preciserei che io sono una che fa molto caso ai dettagli se non si fosse capito.

Comunque, finalmente finì anche l'ultima ora e a quel punto tutti uscimmo dalla classe, ma prima che potessi andare verso casa mia lei si mise davanti a me, io rimasi confusa davanti a quell'azione:-Che stai facendo Tsukiyama..?-.

Quella ragazza alzò lo sguardo su di me dove incontrai di nuovo i suoi occhi così penetranti, per un nanosecondo ebbi una morsa al cuore, ma scomparve subito.

-Sai, sei strana- sorrise.

"Parla quella che mi ha fissato per un'ora intera di lezione" ribattei mentalmente.

-Mi piacerebbe conoscerti meglio- arrossì:-Beh, allora alla prossima Atsuko!- corse via.

La osservai sparire tra le persone e la strada:"Mi ha chiamato per nome o sbaglio..?".

She's different for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora