Oh, no...

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"Ho deciso, lo faccio! O non lo faccio... già, sarebbe meglio non farlo, no Atsu! Hai deciso che lo fai e allora fallo" strinsi la maniglia della porta e mi precipitai all'interno:"Stai calma ora" respirai a fondo.

-Ciao tesoro- mi salutò mamma.

-H-Hey, ciao- sudavo freddo:-D-Devo...-

-Ciao piccola mia, Atsu del mio cuore- sorrise mio padre.

-Ciao... Devo dirvi... -

-Ho fatto il tuo piatto preferito, perché non... -

-DEVO DIRVI UNA COSA- strillai, poi arrossii di colpo:-Scusate, v-volevo... - strinsi i pugni.

-Dicci Atsu, è qualcosa di grave?- piegò la testa mia madre.

-N-No, non credo almeno, beh, io... - presi coraggio:-Riguardo al fatto se mi piaccia qualcuno-

-Ah già, e chi è il fortunato?- sorrise papà.

-Fortunata- sussurrai, ma fu abbastanza per farmi sentire:-È una ragazza... -

Rimasero interdetti a fissarmi, mentre io non osavo alzare lo sguardo per vedere le loro espressioni.
Dopo un minuto di silenzio glaciale, mamma sorrise:-Beh non... -

-Sapevo che sarebbe stata una cattiva idea- corsi in camera mia.

-No, aspetta Atsu-

Chiusi la porta a chiave e mi buttai sul letto completamente imbarazzata:"Cosa ho fatto!?".

La mattina dopo fu anche peggio.
Papà era andato al lavoro, mentre mamma ci andava la sera.

-Buongiorno- disse lei con un sorriso un poco forzato:-Hai dormito bene? -

-Certo! - sbottai, poi, nell'accorgermi della mia voce troppo alta, arrossii.

Lei azzardó:-Non c'é niente di male nell'essere beh... Così insomma, può succedere-

Mi irritai molto:-Può succedere!? - la guardai male:-Non è una malattia! - mi voltai per non guardarla.

-Non ho detto questo-

-Sai cosa... i-io vado- corsi via, scordandomi di pettinarmi.

Infatti se ne accorsero.

-Oi, tutto bene oggi? I tuoi capelli insomma... - Akira si trattenne dal ridere.

-Lo so, mi sono scordata, ok!? - mi sentivo ancora un pó arrabbiata:-S-Scusa se ho urlato-

-Tranquilla- mi sorrise lei:-Dov'é Tsukiyama? -

"Me n'ero quasi dimenticata, dopotutto ho fatto tutto questo per lei! Dov'è quella maledetta!?" mi girai attorno cercandola, dato che eravamo in corridoio:"Ah eccola".

Era appoggiata ad una colonna con il telefono sull'orecchio.

"Con chi starà parlando?" mi avvicinai:-Miya... - si girò di scatto e disse velocemente, rivolta alla persona al telefono:-Ora non posso, ne parliamo dopo... - attaccò:-Dimmi-

Mi irritai ancora di più:"Cosa ti arrabbi che dovrei essere io l'unica ad esserlo!?", -L'ho detto ai miei- arrossii:-Che insomma.. -

-Di noi? -

-Beh, non proprio... Ho detto che mi piace una ragazza -

Mi accorsi che era piuttosto distratta e si guardava intorno furtiva:-Ah, ok- disse solo:-Credo di dover andare in classe, a dopo-

Le bloccai il braccio.

Si girò a guardarmi con rabbia:-Che c'é? -

Mi morsi il labbro:-Come 'cosa c'è'!? Dovrei dirlo io a te! Ti comporti in modo strano ultimamente e mi ignori! Pensavo fosse per la cosa dei miei genitori, ma ora vedo che non ti interessa più poi così tanto-

Tsuki mi guardò con occhi tristi, parve combattuta, poi tornò seria:-È un periodaccio, appena starò meglio tornerà tutto come prima- fece per allontanarsi.

-No!- la strinsi più forte:-Dimmi cos'hai! È per tuo padre? A me puoi dire tutto, sono la tua ragazza, no?- mi vennero le lacrime agli occhi.

Miya le vide, poi si girò e diede uno strattone al braccio, liberandosi.

Piansi e molti si girarono a guardarmi.
Le strillai, prima che scomparisse dietro un muro:-Ho quasi litigato con i miei genitori per te! Sei una bastarda!-

Le mie amiche mi raggiunsero:-Che è successo Atsu? -

-Toglietevi voi, fatevi gli affari vostri! - strillò Kyoko alle persone che si erano avvicinate per capirecosa fosse accaduto.

Mi portarono in classe.

-Sicuro che va tutto bene? - chiese Akira.

-S-Sì, tranquille, solo un piccolo litigio- mi soffiai il naso con un fazzoletto:-Davvero, non è niente- accennai un sorriso.

-Va bene, ma tieniti i fazzoletti, tanto me li hai praticamente finiti- rise Yoko.

Risi anche io:-Scusa-

-C-Ci vediamo nell'intervallo- salutò Izumi.

Sospirai:"Che situazione" strinsi i pugni, ripensando a come si era comportata Tsuki:"Oggi allora la ignorerò io" mi sentii salirmi le lacrime, ma le bloccai, concentrandomi sulla lezione.

A ricreazione rimasi con le mie quattro amiche e neanche la vidi Miya.

-Quindi per te va bene così? - chiese Kyoko.

Annuii:-Sì, non è stata per niente carina con me e poi sono ancora arrabbiata-

-Atsu arrabbiata? Pfff- ridacchiò Yoko:-Sei adorabile, come puoi rimanere anche solo irritata? - fece ironica.

-Senti eh... - sbuffai, ma in realtà mi mancava un casino quella scema della mia ragazza.

Le ultime ore furono una noia mortale, poi ero in ansia perché volevo vedere Tsuki:"Che palle".

Finita scuola uscimmo e salutai le mie amiche per aspettare la corvina e stare un pò sola con lei.
La vidi uscire quatta quatta che si guardava intorno.

"Eccola" ero felice, ma allo stesso tempo non volevo far vedere che già l'avevo perdonata:-Miya!- le corsi incontro.

Lei si girò, preoccupata da qualcosa:-Sei ancora qui? -

Misi le mani sui fianchi, innervosita:-Ovvio, volevo parlarti, è da sta mattina che non ci vediamo-

-La vuoi piantare di starmi tra i piedi!? - aveva una voce seria e piena di odio, quasi mi fece tremare.

-I-Io pensavo di... -

-Pensavi male- si allontanò.

Il tempo parve fermarsi: questa era la ragazza di cui mi ero innamorata e con cui mi ero messa insieme? Quella che mi avrebbe protetta e mi sarebbe stata accanto sempre? Aveva mostrato la sua natura solo ora? Non le importava più veramente di me ormai?
Milioni di domande mi frullarono per la testa, ma nessuna ebbe una risposta.

-Fanculo... - mi allontanai.
Percorsi la strada per tornare a casa, ma non presi la metro, volevo stare da sola, camminare e pensare su cosa avrei dovuto fare d'ora in poi. "Dopotutto me lo aspettavo... Era troppo perfetto, ero troppo felice" mi fermai, scossa dai singhiozzi:"Perché? Perché?" sperai che le lacrime si fermassero, ma non accadde:"Sono stata così stupida, perché è dovuto succedere!? Fa così male".

Mi nascosi dietro un muretto per non farmi vedere da nessuno e piansi, ripensando a tutto quello che avevamo passato insieme.
Non aveva senso, lei teneva a me:"Ma forse era solo un'impressione..?" mi bloccai. Avevo una brutta sensazione:"E se..?".

Corsi come una pazza verso la scuola. Ero zuppa di sudore e molto affannata, ma non mi importava:"Se è come penso io..." girai tutta la struttura, ma ad un tratto.

-Oddio... No- mi coprii il viso.

Salve, ecco un capitolo bello lungo   :3 spero vi stia piacendo la storia, volevo solo avvertirvi che stanno per succedere casini... Ops

Ps: ho scritto gli ultimi capitoli e siamo vicini alla fine quq.

She's different for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora