Amore o amicizia?

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Piegai la testa per vedere il piccolo display del cellulare che lampeggiava. Aveva squillato un paio di volte, ma poi sembrava che quella persona ci avesse ripensato. Io mi ero affrettata a prenderlo, ma mi era cascato, quindi avevo cercato di non fare più rumore di quanto non stessi già facendo e lo avevo raccolto, ma aveva smesso di squillare prorio in quel momento.
Sospirai osservando di chi fosse il numero che mi aveva contattato e nel vederlo sobbalzai:"M-Ma... è di Tsuki!". Attesi troppo tempo per richiamarla, perchè quando ci provai partì la segreteria, chiaro segno che lei stesse dormendo.

Quella notte non dormii molto, ebbi in testa troppe cose riguardanti Tsukiyama.

La vidi da lontano e la salutai, ma parlava con dei ragazzi della sua classe quindi lasciai perdere.

-Buon..-

-AUGURI ATSU!!- mi saltarono addosso le mie compagne.

Le fissai:-Ehm, grazie- vidi che quel giorno c'era anche Izumi:-Hey stai meglio con quel raffreddore?-

Lei tirò su col naso:-Diciamo che... sono venuta per te- arrossì.

-Sì, siamo qui per stare una giornata intera con te come ai vechi tempi- disse Akira entusiasta.

Sorrisi:-Ma grazie ragazze, non ce n'era bisogno-

-Inizia la lezione, andiamo- borbottò Kyoko.

Ci sedemmo e per poco non rischiai di farmi interrogare in chimica.

-Shizue- esclamò la prof:-È da un pò che non ti sento, vieni qui a...-

-Vengo io!- strillò Akira.

-Ma no...-

-Tranquilla Atsu-chan, ti copro io, è il tuo compleanno in fin dei conti-

Cercai di controbattere, ma la prof acconsentì allo "scambio".

Iniziò la ricreazione e andai fuori con le mie compagne, anche se avrei voluto correre da Miya a salutarla.
Aspettammo la corvina sul solito muretto di incontro, ma non si fece viva per molti minuti.

-Atsu, ehm, forse è meglio se andiamo, non credo che verrà- sospiró Akira.

Izumi annuì:-S-Sì, scusatemi ma io devo ripassare per la prossima lezione, o-ora vado, ci vediamo in classe-.

La salutammo, ma io continuai a cercarla ovunque con lo sguardo:"Dove sei Tsukiyama? Mi manchi...".
D'un tratto spuntò da una porta e mi avvicinai per salutarla e arrabbiarmi un pò con lei, ma mi fermai bloccata da dei tipi che conoscevo bene.

-C-Cosa volete?- borbottai guardando in basso.

Mi si avvicinarono minacciosi:-Oh guarda, guarda-

Tsukiyama balzò davanti a me per difendermi:-Idioti andate via-

-Uuh buongiorno bestiaccia, sempre a difendere la tua bella eh?- il gruppo rise.

Miya li fissò con rabbia.

-Beh, guardati le spalle Atsuko che potresti romperle hahahah- risero allontanandosi.

Per un attimo mi ero congelata dalla paura, ma i bellissimo occhi di Tsuki mi rianimarono.

-Tutto bene?- chiese.

-S-Sì, diciamo-.

-Atsu, quei tipacci ti hanno fatto male? Scusaci se non siamo intervenute- ringhiò Kyoko.

-Tranquille, sto bene-

Fecero un sospiro di sollievo.

-Beh oggi che è successo?- chiesi nervosa verso la mia amica.

Lei stava per rispondere, ma una ragazza le corse incontro:-Teshi ti vuole in campo-

-Di nuovo!?- sbuffò irritata Miya.

La ragazza annuì:-Scusa-

-Va beh- si girò con sguardo triste:-Scusa, ma ora devo andare ad allenarmi, questo basket mi sta distruggendo, giuro che mi farò perdonare-

Feci una faccia contrariata:-Non ci scommetterei troppo-

Lei si allontanò continuando a tenere il suo sguardo su di me fino alla fine.

Tornammo in classe e le mie amiche mi rincuorarono.

-Hey, calma, mica ti tradisce, va pazza per te-

Io arrossii prepotentemente.

-Yoko zitta!- esclamò Kyoko.

-Beh, ha aiutato-

Non seguii un briciolo delle lezioni che seguirono, ma quando uscimmo Akira disse:-Quest'oggi si esce! E preparati che ci vediamo al parco sotto casa tua-

-Ci vediamo!-

-A dopo-

Salutai e corsi verso casa per prepararmi, ma per strada trovai molto traffico:"Che sfiga... dai devo andare a casa muoviti bus!". Arrivata corsi verso la porta, la aprii ee..

-AUGURI SHIZUE ATSUKO!-

-C-Come?-

Tutte le mie amiche e i miei parenti si trovavano in casa mia e sembrava mi avessero fatto una festa a sorpresa.

-Atsu, amore, le tue amiche hanno avuto questa bellissima idea di fare una bella festa per te- sorrise mia madre.

-Ma...-

-Per fortuna ci hai messo di più sennò non ce l'avremmo fatta a preparare tutto-

-Papà...- sospirai scocciata: non era stato mica bello arrivare in ritardo proprio quel giorno.

-L'amore della tua vita ti aspetta-

-Ryota stai buono- lo schernì mia zia.

Guardai dietro di loro e intravidi una chioma scura e la raggiunsi.

-Scusa, oggi ti ho fatto aspettare, ma... Buon compleanno amica mia-

Disse quella frase con tanto calore da mettermi il sorriso, ma sparì dopo quel "amica mia".

Abbassai lo sguardo.

-Che hai, sei arrabbiata con me?- si affrettò a chiedermi:-Posso farmi perdonare-

Miriadi di pensieri mi girarono per la testa e quella mia cara "amica" mi stava facendo impazzire. Mi passò qualche strana idea in mente e alla fine decisi la cosa giusta da fare.
Presi Tsukiyama per il braccio.

-C-Che c'è?-

Non risposi e la portai sul balcone della cucina e ci chiusi fuori.

-Atsu, ma cosa...-

-Io...- il cuore mi tamburellava in corpo, ma presi coraggio e la guardai negli occhi:-Ti voglio bene Tsuki, ma non so come spiegartelo...-

-Mh?-

-Ultimamente tutto quello che mi accade intorno riguarda te e io non posso fare a meno di pensarti per la maggior parte del tempo, ma non so cosa sia questa sensazione continua che ho quando sono con te-

Lei si immobilizzò per un attimo, poi abbassò la testa rossa:-N-Non so a che ti riferisci, se è per oggi scus..-

-Zitta stupida!- strillai chiudendo gli occhi:-Tu mi piaci! Sì, mi piaci e tanto anche! No... io... ti amo!- esplosi con il cuore che per poco non cedette per tutto quell'imbarazzo e la forza con cui batteva.

Tsukiyama mi fissava, ma il suo viso non aveva espressione.

Alzai lo sguardo aspettandomi una reazione, una qualsiasi. Come al solito lei mi stupì.

Miya rimase ferma, poi con le mani si coprì gli occhi e disse:-Tu non sai niente di me eh...- le uscirono delle lacrime e aprì con forza la porta del balcone uscendo.

Osservai il cielo non mostrando emozioni:"No non ti capisco..."

Ripensandoci, casa mia era il posto dove finivamo sempre per litigare o piangere.


She's different for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora