Quella ragazza

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Bene, nuovo giorno nuova vita, infatti Tsukiyama non si era ancora fatta viva... Cioè il giorno prima si presenta tutta volenterosa, i professori iniziano a lodarla e il giorno dopo non si fa nemmeno vedere!

"Dai Tsukiyama io credo in te, non tradire la mia fiducia" sospirai sconsolata al mio banco, quando uno strano tizio strillò:-Dov'è Tsukiyama Miya?-.

-Non è ancora arrivata e notando l'orario non penso che verrà- risposi senza guardarlo.

Lui mi fissò:-Sei una sua amica?-.

Io non risposi e dopo un pò il ragazzo se ne andò

Iniziarono le lezioni e fu tutto tranquillo, troppo tranquillo, non c'era nessuno a fissarmi ad ogni cosa che facevo, non c'era nessuno ad infastidirmi.

Quasi mi mancava quella ragazza.

"E se non tornasse più?".

Questo pensiero mi rattristì un poco. Tsukiyama non era così orribile e insopportabile come credevo, perché alla fine se ci stavi per un pò insieme non era così male. Sì, ovviamente era strana, ma era una ragazza come tutte le altre, con qualche differenza. Per la prima volta, mi ero sentita utile davvero per una persona che ne aveva veramente bisogno.

Guardai dalla finestra e ripensai al giorno prima e a quello che mi aveva detto: "Sai, sei strana", "mi piacerebbe conoscerti meglio". In quel momento pensai che potesse sembrare una confessione, ma ci risi su, ignorando il pensiero.

Finì la prima ora, quindi entrò il professore dell'ora successiva e a quel punto...

-SCUSI PROF MI SPIACE DI AVER FATTO TARDI, MA IL BUS NON PASSAVA-.

Era stata una ragazza ad urlare e non era nient'altro che quella ragazza.

Sorrisi, mentre Tsukiyama corse a mettersi seduta accanto a me, dopodiché tutti ci alzammo per poi risederci e allora iniziò la lezione.

-Mi dispiace...di aver...fatto r-ritardo, perdonami- disse col fiatone.

-Nah, non fa niente, l'importante è che sei venuta- sorrisi.

Lei arrossì per poi tirare fuori il materiale scolastico.

-Ragazzi, prendete i libri che oggi dobbiamo ripassare per il compito- disse il prof.

-Allora sei pronta?-

-Per cosa?- chiese confusa Tsukiyama.

-Per il test che abbiamo alla prossima ora- ammiccai.

Lei per poco non cadde dalla sedia.

L'ora finì, dopodiché avemmo un test di inglese in cui io potetti aiutarla.

-Per fare le domande devi semplicemente mettere prima il verbo e poi il soggetto, non è difficile dai-.

Fece una faccia sconvolta:-O-Ok, quindi qui...-.

-No, non è così!- cancellai quello che aveva scritto.

-AAAAh, non ci capisco nulla!- si prese la testa tra le mani.

"Non vai per niente bene in inglese a quanto pare Tsukiyama" sospirai, poi cercai di sorridere:-Beh, per ora basta, casomai se vogliamo studiare meglio potremmo vederci a casa mia, o tua, così staremmo anche più tranquille-.

Lei si bloccò di colpo:-Eh, casa tua?-.

Annuii:-O la tua, come preferisci..-.

-NONONONO- gridò diventando rossa:-No, ti prego, n-non mi sembra una buona idea!-.

She's different for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora