Una bella serata

113 11 18
                                    

Era l'ultimo giorno di scuola prima del fine settimana e quella mattina avrei avuto ben 2 interrogazioni, ma mi feci forza.

-Di certo non puoi andare male- sorrise Miya.

-Ha ragione, sei pur sempre la prima della classe!- intervenì Akira.

Mi misero fiducia e andai convinta prendendo dei bei voti anche se alcune cose non me le ricordai benissimo. Per la ricreazione ero tranquilla quanto bastava per stare tutto il tempo con Miya che abbracciai senza ritegno.

-Aaaa mi sei mancata!- esclamai quando la vidi.

Lei mi accarezzò la testa:-Cos.. Ma ci siamo visto tre ore fa-

-Ma vorrei tanto che fossi di nuovo in classe con noi- piagnucolai.

-Lo vorrei anche io- rise:-Ma non fare la bambina ora-

Iniziò a farmi il solletico e corsi dappertutto per non farmi prendere:-No, no basta- ansimai sfinita.

-Sei poco allenata eh-

-Tu sei una che non fa altro che fare basket quindi é normale che tu sia più resistente-

-Sì sì come no-

Arrossii.

Suonò la campanella e la guardai negli occhi. Così belli e così profondi che tanto amavo.

-Vai, forza.. - mi incitò.

La salutai e dopo altre 4 ore di sofferenza pura la rividi alla fine delle lezioni.

-Quindi per il fine settimana stai da lei?- sorrise Yoko maliziosa, ma sta volta disse solo:-Divertitevi-

-A lunedì!- mi salutò Izumi.

Le sorrisi e corsi da Tsuki.

-Salutale per bene non essere scortese-

-Che sei diventata mia madre!? - risi.

Ci avviammo silenziose, poi parlammo del più e del meno e notai che cercava ogni tanto di prendermi la mano ma io la allontanavo prontamente, non mi sentivo sicura per strada.

-Quanto mi ami?-

Mi girai rossa, non me lo aspettavo:-B-Beh, tanto quanto a una ragazza... Non lo so insomma- balbettai qualcosa per qualche secondo, poi lei mi prese il viso avvicinandolo a lei.
Ero completamente paonazza, ma si fermò arrossendo anche lei:-Ehm..- non trovava le parole ed era imbarazzatissima:-A-Andiamo a casa!-. Iniziò a camminare veloce e dovetti aumentare il passo per starle dietro.

Arrivammo ad una salita che portava al suo palazzo ed io cercai di afferrarle il braccio dato che ormai ero allo stremo:-Aspetta...- ansimai.
Finalmente eravamo a casa, ci sistemammo le nostre cose ed io avevo portato la mia roba per rimanere a dormire da lei.

-Mettile pure nell'armadio, non ho molti vestiti- disse senza guardarmi.

Aprii l'anta e mi colpì un forte profumo di Miya e mi venne quasi la voglia di buttarmici dentro.
Sistemato il tutto andai da lei che si trovava in cucina:-Che fai?- chiesi.

-Preparo qualcosa-

Mi luccicarono gli occhi:-Uuuh qualche tua specialità?- mi avvicinai un pò troppo perché nel voltarsi arrossì.

-Mhmh- annuì.

Risi osservando le sue orecchie perfettamente rosee.

Preparò delle fettine di carne fatte in qualche modo particolare con varie spezie e le adorai, anzi le dissi che erano le migliori che avevo mai mangiato.
Parlammo del più e del meno e lei cercava evidentemente di evitare il discorso dei teppisti e del padre.
A fine cena sbuffai:-Aah..sono piena, grazie Tsuki-

She's different for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora