Un passato sconvolto

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La seguii senza fare obbiezioni, salutammo le nostre amiche che con espressione incuriosita ci fissarono.

-Non fate cose sporche!- urlò Yoko da lontano mentre andavano verso casa, poi si sentì un rumore di schiaffo probabilmente dato dalla sorella.

Ridemmo e continuammo a camminare senza dire una parola.
Andammo in metro e a metà strada mi disse:-Andiamo verso casa mia comunque- arrossì.

"Potevi anche dirmelo prima" la squadrai, ma non dissi nulla per la troppa curiosità di ciò che voleva dirmi.
La metro si fermò e scendemmo, quindi lei iniziò a camminare a passo molto rapido tanto che dovetti correrle dietro, ad un tratto con il fiatone le afferrai la maglia:-A...Aspetta- ansimai:-Vai piano, perchè corri così?-

Lei si strinse nelle spalle rallentando un poco.

La guardai mentre si muoveva in cerca di un posto "appartato" credo..

-Mmh-

Sobalzai:-Cosa?-

-Niente solo che... beh qui va bene- si sedette su una panchina e mi intimò a mettermi accanto a lei:-Che fai non vieni?-

Sorrisi con le gote leggermente arrossate, ma lo feci.

Rimanemmo zitte per qualche minuto, poi persi la pazienza e la curiosità ebbe la meglio:-Che volevi dirmi??-

-Ah- borbottò:-Mh..-

Continuavo a guardarla in cerca di un segnale, quando faceva la misteriosa la detestavo proprio:"Eddai, dì qualcosa, cambia espressione o.."

-Insomma...- disse paonazza:-Non è che io sia normale, ma neanche tu, quindi direi di darci una regolata-

"Cos'ha detto!?",-Come?-

Fece un respiro:-Non possiamo ehm- un altro respiro:-Stare insieme e-un altro ancora:-E pretendere di-

-Se hai paura che ti lasci non lo farò!- esclamai e probabilmente la colsi alla sprovvista perchè sobbalzò.

-N-Non è questo e poi non puoi saperlo!-

-Sì invece- mi avvicinai rossa:-Ti assicuro che beh... non so cosa potrà succedere in questi giorni, ma non accadrà-

A quel punto divenne seria:-Ho avuto una brutta esperienza a riguardo, quindi non so...-

-Di che parli?-

Scosse la testa:-No nulla, ma tu mi piaci molto- arrossì:-Solo che non ho mai avuto una ragazza o un ragazzo insomma e tu sei così- abbassò lo sguardo:-Bella-

Il mio cuore partì all'impazzata:-S-Sì anche tu e...e...-

-B-Basta parlare di queste cose!- sbottò lei:-Scusa oggi sono una frana e poi non hai avvertito neanche tua madre, c'è lei a casa giusto?- mi guardò con i suoi occhioni smeraldo.

-Stalker!-, ma in realtà il colore del mio viso era ormai di un rosso acceso:"C-Che fa tiene il conto di quello che succede a casa mia?"

-No scema! Comunque quasi dimenticavo- frugò nello zaino e ne tirò fuori un pacchetto tutto rosso come le nostre facce:-Non ho avuto tempo di dartelo in questi giorni, ma spero ti piaccia comunque-

Lo presi soppesandolo, poi aprii e vidi che era una bellissima sciarpa di un rosa opaco. Sorrisi:-È bellissima-

-C-Come te-

La guardai male, perchè ormai il mio cuore non smetteva di sussultare:-Piantala!- le strillai.

-Hahaha, sì certo, beh ora vado a domani- mi salutò.

She's different for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora