Una giornata da dimenticare.. o quasi

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-Eccomi Shizu! Hai aspettato tanto?-

Alzai gli occhi color sabbia per scrutare i suoi smeraldi:-Diciamo-

Tsuki rimase un pò interdetta:-Ma... ecco...-

-Hahaha, che ti aspettavi? Hai domandato e io ho risposto- risi.

-Sì, ma... era una domanda retorica!-

-Ah, ora sai cos'è una domanda retorica?- scherzai ironicamente.

Lei mi fissò, poi divenne seria:-A-Aspetto questo giorno da molto tempo!- quasi arrossì nel dirlo.

-Ehm... sì, beh, non aspettarti troppo, dopotutto è solo casa mia-

Tsukiyama sorrise sognante:-Ahh, non vedo l'ora, andiamo?-

Annuii e iniziammo quest'avventura di nuovo insieme. Prendemmo un bus che, per fortuna, passò quasi subito, per poi fare un pezzo a piedi.
Ero in ansia da quando avevamo compiuto il primo passo, ma non voletti farlo notare, quindi... ehm, credo di aver avuto per tutto il viaggio un sorriso da ebete falsissimo, anche mentre parlavamo. Miya mi fissava come avesse visto un uomo senza pantaloni (so che è assurdo, ma è la verità, la faccia era quella!), quindi cercavo di parlare del più e del meno e quando fummo giunte alla meta lei aveva gli occhi che le luccicavano (sembravano stelle), ma io ero tutt'altro che felice.

-Shizue... ci siamo! Sono fuori di me!- saltellava lei verso casa mia. 

"Oh, spero vada tutto bene... e che papà e Ryota se ne stiano tranquilli!" sbuffai portandola alla porta.

-Ed ecco... qua- aprii mostrandogli l'entrata come fosse chissà quale luogo magico. Osservai la corvina un momento e mi accorsi che brillava, letteralmente (o almeno così mi parve) e a quella vista arrossii.

-Oh, buongiorno ragazze!-

Mio padre era spuntato dall'ingresso che portava al piccolo salone munito di due divani e una poltrona.

Tsukiyama arrossì un poco:-S-Salve signor Shizue!-

Ci fu un attimo di silenzio poi lui scoppiò a ridere:-Ma quale signor! Puoi chiamarmi tranquillamente Satoru-

Io per poco non mi piegai in due dal trattenermi.

La corvina, imbarazzata, cercò di ricomporsi:-Ehm, Satoru-san, c-cosa ne pensa di Satoru-san?-

Altre risate:-Ok, ok, se così preferisci...- mostrò il suo sorriso più radioso del sole:-... benvenuta e ora vorrei sapere il tuo nome-

Era visibilmente imbarazzata, quindi risposi al posto suo:-Tsukiyama Miya, è questo il suo nome-

Papà si mise le mani sui fianchi:-Ma che ragazza adorabile che hai portato, falla conoscere anche a...-

-Ora dobbiamo proprio andare!- lo interruppi.

Afferrai il braccio di Miya e corsi verso la mia stanza, attraversando un piccolo corridoio, ma purtroppo non feci in tempo.

-Hey, che fai non me la presenti la tua "amichetta"-

Mi girai verso il bimbo con sguardo omicida:-Senti nano, oggi proprio non me la rovini la giornata!- sbuffai.

Lui mi fissò:-Ma cooome, ne hai parlato per una settimana intera del fatto che oggi veniva la tua ragazza!-

Per poco non svenni dal rossore:-RYOTA! Non è vero che ne ho parlato e non è vero che è la mia ragazza!!-

Tsukiyama da dietro era paonazza, ma comunque, per cortesia, si presentò:-C-Ciao io sono Tsu...-

She's different for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora