Lei per me è qualcosa di diverso

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Questa parte non è adatta alle persone sensibili o facilmemte impressionabili? (credo?), tutti gli altri.. Preparatevi ;)

Miya era tenuta ferma da due omoni, mentre uno lo picchiava. Era piena di sangue.

Mi venne il voltastomaco, ma non riuscii a far nulla, che avrei potuto fare dopotutto!?

Tsuki quasi non si muoveva, poi fece uno scatto per liberarsi e cadde a terra.

-Brutta stronza, ti muovi ancora!? - uno prese una mazza da baseball:-Ora ti faccio vedere io- aveva gli occhi iniettati di sangue e un'espressione di odio puro.

"No, no" capii cosa stavano per fare:-Non farlo! - mi buttai su di lei:-Ti prego...- piansi.

-Uh, guarda, è arrivata la tua amichetta- rise.

Da dietro, i due omoni di prima, mi afferrarono bloccandomi.

Mi dimenai:-F-Fermi- ero terrorizzata.

-Tranquilla non voglio te, ma lei- guardò a terra verso la ragazza con i capelli neri, che le coprivano il viso:-Dì addio a Tsukiyama, il mostro-

-NOOO! - urlai a squarciagola.

La mazza la colpì in testa e lei non si mosse più.

"No...".

-Non avrai esagerato? - chiese uno al compagno:-Ci arresteranno! -

-No se non lo sanno-

Un altro di loro uscì fuori da chissà dove e strillò:-Sta arrivando qualcuno, andiamocene!-

Corsero via lasciandoci lì.

"No, non può essere" le strinsi la mano:-Miya- la chiamai:-Miya... Ti prego- piansi:-Non farlo- la strinsi a me, nonostante il sangue mi sporcasse i vestiti:-Miya!!- urlai.

Arrivarono dei professori, ma non ricordo molto, chiamarono l'ambulanza... Credo... E fummo portate via.

-Ha perso molto sangue- sentii dire:-Ma sembra viva -

"È tutta colpa mia" mi dissi:"Se invece di pensare sempre a me stessa avessi pensato più a lei, avrei potuto..." mi strinsi le braccia al corpo:"Dovevo arrivare prima!" piansi.

Ci portarono in ospedale e, vedendomi il sangue addosso, pensarono fossi ferita anche io, ma si accorsero che stavo bene, a parte lo shock.

-Era amica tua? -

-Cosa è successo? -

Mi fecero numerose domande, ma per fortuna, i medici, allontanarono quelle persone:-Ha bisogno di riposare, glielo chiederete dopo - mi lasciarono una stanza d'ospedale con un lettino.
Non riuscivo a muovermi o a pensare, sapevo solo che per me il mondo sarebbe potuto finire quel giorno e nulla mi sarebbe più importato se non di lei.

Poco dopo arrivarono i miei genitori preoccupati:-Oddio, che ti è successo!? -

-Tutto bene? -

Annuii:-Dov'è Miya? -

Si guardarono:-La stanno visitando-

-Voglio vederla! -

-Non puoi adesso- mi fermò mia madre:-Devono prendersi cura di lei, è molto grave-

Mio padre si sedette accanto a me:-Te la senti di parlarne? -

Scossi la testa:-È colpa mia... Dovevo venire prima, se lo avessi fatto, loro...- mi morsi il labbro.

-Chi? -

-Non lo so! - mi misi le mani nei capelli:-Sono di scuola mia, non so i loro nomi, ma le davano sempre fastidio, lei... Voleva solo proteggermi- realizzai:-Lo ha fatto... Per tenermi lontana, per non mettermi in mezzo a quella storia... Che stupida che sono-

I miei genitori non capirono, ma mi strinsero tra loro mentre io piangevo.

Passarono alcune ore in cui mi tranquillizzai un pò, però volevo assolutamente sapere come stava lei.

-Voglio vederla! Sapere come sta... - cercai di dire ai miei.

-Ci verranno a chiamare- sospirò mamma:-Però... So che non è un buon momento per chiederlo, ma lei è solo tua amica? -

-C-Cosa..?- arrossii.

-Dopo la cosa che ci hai detto ieri sera e prima, quando l'hai chiamata per nome, mi chiedevo solo se... - mi guardò in attesa.

-M-Miya è una persona... Speciale- intrecciai le mani, stringendole:-È diversa, non è solo una ragazza, non è solo una casinista, non è una teppista e né un mostro- presi un lungo respiro:-Lei è la cosa più bella che ho, è la mia felicità, il mio mondo, il mio tutto- li guardai negli occhi:-Da quando l'ho conosciuta mi sento diversa, mi sento me stessa, la amo, mi dispiace se non lo accettate- mi scesero alcune lacrime.

-No, lo accettiamo e siamo felici- mi sorrisero sinceri.

Li abbracciai forte:"Grazie".

Un medico ci chiamò:-Sono riuscito a contattare i loro genitori, arriveranno il prima possibile, ma per ora pensavo di informarvi-

Mi alzai, aspettando la sua risposta.

-Sta bene, ma è in coma-

Caddi sul letto. Ero felice, dopotutto era viva, ma... In coma.



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