Capitolo 18

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Aprii gli occhi la luce del sole me li fece richiudere subito. Avevo le cuffie che mi rimbombavano nelle orecchie e intuii che mi fossi addormentata un' altra volta al parco mentre ascoltavo la musica. Mi guardai attorno e fortunatamente non vidi nessuno che mi avesse potuta scambiare per un barbone. Mi alzai allontanandomi dalla panchina di legno ancora con le cuffie nelle orecchie ma facevo stranamente piú caso al verde degli alberi che mi circondavano. Continuai a camminare quando sentii toccarmi la spalla《Hey》quell'accento inconfondibile ,lo avevo riconosciuto anche con le cuffie nelle orecchie. Ero certa di chi era, era il ragazzo dell'albero. Mi voltai pronta finalmente a vedere chi fosse e...

10 agosto
Mi svegliai e tastai la superficie su cui ero sdraiata accertandomi che fossi ancora nel letto di camera mia. Uff, era solo un sogno anche se avrei voluto sapere chi fosse quel ragazzo  che forse non incontrerò mai più. Sinceramente avevo anche smesso di pensarci, ero concentrata piú sull'amicizia tra me e Neymar. Lo andavo a trovare ogni giorno e con tutto il tempo che abbiamo passato assieme siamo diventati piú amici di prima. Non c'era molta differenza da prima, tra noi c'era già un po' di confidenza, solo ci conosciamo un po' meglio. Dopo i mondiali ritornammo tutte alla vita di prima, avremmo dovuto tornare dopo ma Thiago doveva sbrigare delle faccende a Parigi e non voleva che restassimo da sole. Era convinto che non fossimo abbastanza responsabili soprattutto la sottoscritta. Il solito. Anche se finirono male posso dire di essermi divertita ai mondiali e soprattutto ero contenta di aver passato del tempo con le mie migliori amiche e  di averne trovato uno nuovo. Sorrisi mentre mi spazzolavo  i denti allo specchio. Il mio idolo, una delle persone che ammiro di piú in questo mondo, é mio amico. Scesi le scale e andai a cercare mia madre ma non c'era. C'era solo il solito biglietto giallo incollato al frigorifero, la calligrafia quasi illeggibile ma di classe.


Sono al lavoro. Ti ho lasciato il tuo salame al cioccolato in frigo.NON divorarlo tutto assieme, non puoi sembrare un sumo proprio in un giorno speciale come questo.
Ti voglio bene, Mamma.

Mi aveva fatto il salame al cioccolato, sapeva che andavo pazza per il salame al cioccolato e me l'aveva stranamente cucinato. Non mi faceva mangiare tutte queste cose, é sempre stata una di quelle donne che stanno attente alla linea. Quella donna é una di quelle che non si abbattono mai. Anche dopo la morte di papà ha avuto la forza di andare avanti e trascinare me con lei, senza lei e Thiago non penso che avrei potuto superare quel momento. Sentii suonare il campanello e mi diressi ad aprire. Strano, non aspettavo nessuno. Aprii e mi ritrovai in faccia una confezione gigante di Oreo e il sorriso perfetto di Neymar. 《Auguri di buon compleanno, principessa》sorrisi e presi in mano il pacchetto dei miei biscotti preferiti. 《Grazie! Non ricordo di avertelo detto.》dissi e in effetti non gli avevo detto che fosse il mio compleanno. Ancora stento a credere che mia madre se lo sia ricordato invece mi aveva fatto apposta il mio dolce preferito. Figuriamoci lui.《Io so tutto. Come avrei potuto dimenticarmi del tuo compleanno? 》sorrisi e lo feci sedere. 《Ho azzeccato il regalo?》mi chiese. Feci si con la testa troppo impegnata a guardare la confezione con gli occhi a cuoricino. Scartai un pacchetto dei tanti che c'erano e ne mangiai uno 《Non potevi farmi un regalo migliore》risposi a bocca piena porgendogli il pacchetto e lui prese un biscotto 《Avevo pensato di regalarti un mazzo di fiori ma..》《Sai che se mi avessi regalato un mazzo di fiori te li avrei fatti mangiare, vomitare e rimangiare di nuovo. Senza offesa eh.》conclusi io al suo posto con sorriso innocente. Io ODIO i fiori. Insomma cosa te ne fai? Stanno lí nel vaso ad appassire e in piú devi annaffiarli. Meglio dei cioccolatini, al massimo metti su qualche grammo, neanche. Si mise a ridere e alzò le mani al cielo.《Si, va bene ma ora vestiti che usciamo》《Usciamo? Dove andiamo a quest'ora?》《Ma lo sai che sono le quattro del pomeriggio?》si mise a ridere e per giustificarmi gli raccontai di come il giorno prima avevo passato la serata con Claudia e le altre e che non avevo dormito un gran che. 《Ma quanto cavolo dormi?》mi guardó e continuò a ridere《Te l'ho detto, non ho dormito 》《Si va bene. Volevo portarti a fare un giro al centro commerciale quindi ora ti vai a cambiare e usciamo 》 mi spintonò fino alle scale per farmi salire in camera mia. Siccome non andavamo poi così lontano misi dei pantaloni neri a vita alta, un top corto bordeaux, le AllStars dello stesso colore e un cappellino della Toiss. Cercai di sistemare il disastro che avevo in faccia truccandomi un po' e raggiunsi Neymar di sotto che mi fece segno di seguirlo nella sua macchina. Chiusi casa e salii in auto che partì subito dopo. Arrivammo in fretta al centro commerciale ma lui continuò senza fermarsi《Dove stai andando? Abbiamo superato il centro commerciale 》glielo indicai. 《Ho dimenticato di prendere una cosa a casa. Passiamo lì poi andiamo al centro commerciale, va bene?》annui. Riconobbi in fretta il portone nero di casa sua e slacciai la cintura. Appena entrò scesi dirigendomi verso la porta.《Hey, aspetta. Perché hai cosi tanta fretta?》ridacchiò e feci spalline. Aprì la porta e mi fece entrare per prima nel soggiorno buio.  Quando accese la luce restai per un attimo immobile. Venni inondata dalle urla di una miriade di gente e come minimo due quintali di coriandoli. Mi aveva organizzato una festa e io non ero riuscita a capire niente quando invece era tutto evidente. Mi girai e abbracciai forte Neymar che ricambiò. 《Buon compleanno.》mi sussurrò all'orecchio. 《Grazie mille, non dovevi fare tutto questo》risposi e lo guardai 《Grazie a te per essermi stata vicino in questo periodo. Quando non potevo camminare e avevo bisogno di qualcosa tu c'eri ad aiutarmi.  Sei stata un'amica, grazie》sorrise e mi fece girare verso la stanza affollata di gente che intanto cantava   "Tanti auguri a te". Non riuscivo a capire come Neymar avesse fatto a invitare tutti i miei amici se conosceva a malapena le mie migliori amiche. C'erano persino tutte le mie compagne di scuola snobbette (Si siamo tutte femmine tranne qualche eccezione divina). Andai in cucina diventata una specie di bar e presi una Fanta. Ho 17 anni non 22, non voglio ubriacarmi.  Sentii delle mani coprirmi gli occhi e un'acqua di colonia inconfondibile《Indovina chi sono?》《Uno scimpanzé scappato dalla foresta amazzonica? 》ironizzai e mi girai saltando addosso a mio fratello che iniziò a ridere seguito da me. 《Buon diciassettesimo compleanno, cucciola. La mia sorellina sta diventando grande 》mi pizzicò il naso con le dita come é solito fare 《Pensavo non saresti venuto》lo abbracciai forte. Non ci vedevamo da un mesetto scarso eppure mi era mancato tantissimo. 《Come avrei potuto perdermi il tuo compleanno?》mi sorrise e mi strinse ancora. 《Scusa Thiago, ti rubo solo un attimo la festeggiata》Neymar ci interruppe tirandomi per un braccio e mi fece staccare da Thiago che mi fece un cenno con la mano come per dire "ci sentiamo dopo". Passammo fra la folla di gente e mi portò in giardino.《Perché mi hai portata qui?》《Chiudi gli occhi》 《Un altro regalo? Mi bastano i biscotti, giuro, non potevi farmi un regalo migliore 》《Ti assicuro che questo ti piacerà ancora di più.》feci come mi aveva detto prima. 《Ora allunga le braccia 》lo feci e lui mi portò le mani in alto.《Indovina cos'è.》 Sentii le dita sfiorare dei capelli, così le tirai in dietro e capii che la 'cosa' che avevo davanti era una persona 《Ney, seriamente sta diventando inquietante. Cos'è,  un clown? 》lo sentii ridacchiare e anche la persona che avevo davanti rise 《Stai zitto scemo》sussurrò Neymar ma lo sentii chiaramente. Mi aveva dato involontariamente un indizio, era un maschio e se é anche scemo é Thiago. 《Thiago? Sei tu?》chiesi e riportai le mani in avanti per toccare il corpo della persona che avevo davanti. Salii alla faccia e quando gli toccai il naso capii subito che non era Thiago. Sbuffai. Scesi alla bocca e sentii che sorrideva. 《Dai ora basta.》《Oddio》l' unica parola che riuscii a dire quando riconobbi quella voce. Aprii gli occhi e mi ritrovai dei bellissimi occhi azzurri fissarmi come per prepararsi ad una scena isterica che sarebbe accettabile dato chi avevo davanti, ma boh. Sembrava che il mio cervello non riuscisse a capire che quello che avevo davanti non era un illusione ottica ma era Niall James Horan che mi stava sorridendo in carne ed ossa.



Fireproof || Neymar jr & 1D ff♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora