Cado giù, come neve, e non sarai tu a stringermi.
E non sarai tu a vivermi.
L'avresti detto mai?
Paola scrutò attentamente la sua figura riflessa nello specchio, soffermandosi un po' di più sugli occhi scuri. Lei li odiava, secondo le sue ipotesi se li avesse lasciati senza trucco le avrebbero dato un aspetto infantile e inoltre non sarebbe passata inosservata, così anche quella mattina li ricoprì di eyeliner e mascara nero. Si spazzolò con cura i capelli lisci e biondi per poterli poi legare in una coda alta e ordinata. Spruzzò in modo abbondante il profumo sui polsi, dietro le orecchie e sul collo, le piaceva emanare un buon odore e ancor di più le piaceva quando le persone glielo ricordavano. Uscì dal bagno e non potè non sorridere notando che la sua bambina le aveva obbedito, era restata sul divano a mangiare una barretta di cioccolata proprio come le aveva raccomandato.
«Andiamo piccola?» chiese sorridendo. Mia annuì e con un po' di fatica scese dal divano, avvicinandosi al televisore e spegnendolo premendo il pulsante con le dita piccine e cicciotelle. Paola le infilò il cardigan rosa di cotone e prima di uscire aprì la porta della camera della sua coinquilina, Francesca. La osservò per qualche istante, la bocca lievemente aperta e gli occhi chiusi. I capelli castani sparsi su tutto il cuscino e la luce fioca dell'abat-jour che metteva in mostra il suo viso. «Fran- le disse, scuotendola dolcemente per svegliarla. La riccia mugugnò, contrariata.- volevo dirti che sto andando a lavoro, ok?» Francesca aprì a fatica gli occhi, stroppicciandoseli con foga.
«Va bene. Ti raggiungo fra un'oretta.» le rispose sbadigliando. Paola sorrise e scosse il capo, le faceva piacere che la sua migliore amica si offrisse per farle compagnia al bar, proprietà della sua famiglia, ma talvolta le dispiaceva vederla annoiarsi mentre lei serviva ai tavoli.
«Non preoccuparti Franci, io vado.» detto questo le lasciò un bacio sulla fronte, uscì dalla camera e prese per mano Mia, abbandonando poi l'appartamento.
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«In questi giorni vorrei presentarvi una persona.» annunciò Cristian con entusiasmo, sfregandosi le mani per il freddo e sistemandosi meglio sullo sgabello attorno al bancone. Paola e Francesca si guardarono e sorrisero, immaginando già chi volesse presentarle il loro migliore amico nonché compagno di avventure.
«Stasera! -propose la riccia con tono di chi non ammetteva repliche.- cena a casa nostra.» il ragazzo ci pensò un po' sù, cercando di ricordare eventuali appuntamenti e, solo quando si rese conto di non aver niente da fare, annuì.
«Che cosa vuoi che prepari? Hai qualche preferenza?» chiese Paola, sciaquando alcuni bicchieri da cui due anziane donne avevano bevuto il loro caffè mattutino. A quell'ora il bar era vuoto e ci si poteva parlare tranquillamente, senza essere interrotti dai clienti.
«Lei impazzisce per la pizza, che ne dite? Almeno non dovrete mettervi ai fornelli e rischiare di far esplodere la casa. -propose Cristian, facendo ridere le altre due al pensiero dell'ultima volta in cui avevano organizzato una cena e avevano bruciato il pollo, facendo scattare l'allarme anti-incendio.- veniamo alle nove.» aggiunse poi, ricevendo ancora il consenso da parte delle due proprietarie della casa.
Paola distolse per un attimo le attenzione dai suoi amici intenti ad organizzare la serata e la spostò verso sua figlia seduta in un tavolino in lontananza intenta a giocare con la sua adorata nonna. Paola sorrise, ricordando per un attimo tutte le volte che sua madre l'aveva aiutata con sua figlia e il modo in cui aveva accettato la gravidanza, al contrario di suo padre che non la guardava neppure da quando era nata Mia, se non per sbatterle in faccia l'enorme errore commesso. Per lui era inconcepibile che una bambina dovesse crescere senza un padre e, ancora più assurdo, era il fatto che non si conoscesse il presunto papà della bambina. La verità però era che Paola non aveva voluto rivelare ai suoi genitori che la bambina fosse figlia del suo ex migliore amico Mattia, perché le loro famiglie erano in buoni rapporti e sicuramente se lei l'avesse rivelato a sua madre, quest'ultima l'avrebbe detto alla mamma di Mattia e lui l'avrebbe scoperto. E Paola non voleva affatto che Zayn sapesse di avere una figlia, voleva che lui si godesse la sua vita in Spagna senza preoccupazioni.
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In fuga dagli sguardi miei.
Storie d'amoreCopertina: @xEdenB Paola gli aveva detto addio. L'aveva fatto quella gelida mattina di novembre, afferrandolo per il colletto della camicia bianca ormai sgualcita, spingendolo ripetutamente verso la porta e urlandogli contro di non voler vedere mai...