17. Buon compleanno

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Erano passati 15 minuti e il dolore alla testa stava andando via.
Mentre mi alzai Loris aveva già aperto la porta.

"Ehi, va tutto bene?"

"Si, ho ancora male ma é sopportabile..."

"Va bene, vuoi venire di ? O vuoi festeggiare domani?"

"No no, festeggiamo oggi, sto meglio"

"Va bene, come vuoi tu"

Non volevo festeggiare il mio compleanno domani, perché chissà quanto ci avrà messo per preparare tutto, a mia insaputa...
Non volevo che andasse tutto a monte i sacrifici che aveva fatto per me.
Non volevo farmi venire il mal di testa, ma quando mi altero succede spesso, senza che io possa impedire che ciò accada ed é frustrante...

...entrai in sala...

Era tutto perfetto, come lo avevo immaginato e come piaceva a me.
Era semplice ma bellissimo.
C'era una striscia enorme con scritto Joyeux anniversaire...
La torta era bellissima, era bianca con delle roselline rosa per decorazione, che avevano il sapore leggero della fragola.
All'interno era fatta di nutella, pan di Spagna c'era anche la crema alla vaniglia...
Oltre bella era anche buona!

...passammo ai regali...

La musica era leggera, Loris non voleva che mi facesse male ancora la testa.
Mi portò un piccolo pacchetto, mentre lo stavo aprendo sentivo vibrare all'interno e subito dopo una musichetta...

"Ma che diavolo é?"-incuriosita-

In fine, aprìi la scatola e c'era l'iPhone 6 plus nero.

"Loris, ma é stupendo! Grazie!!! O mio Dio ma costa sui 1000 euro questo cellulare! Sei impazzito?"-ero incredula con quel telefono tra le mani-

"Così se scappi ti posso rintracciare! E poi dall'incidente al tuo cellulare si é rotto lo schermo, si spegne e si accende a come gli gira a lui"

"... Ma a me bastavano solo gli auguri, veramente!"-mi sentivo quasi in imbarazzo-

"Serviva a me... quindi é inutile che parli piccola!"-disse con quel suo sorrisetto-

Ero rimasta ancora senza parole. E lui con i suoi modi di fare mi piaceva sempre di più...
Ero stra mega presa di lui.
Faceva di tutto per rendermi felice e per esserlo pure lui gli bastava un mio sorriso...
Ma a me non importava degli oggetti, cose materiali, io volevo solo lui.

Ma a pena mi stava troppo vicino pensava che io mi sarei fatta un'opinione sbagliata, come se volesse solo aprofittarsene.
Per questo mi stava lontano ma allo stesso tempo vicino e diceva di aspettare i 18 anni...
Si sentiva a disagio per me, anche con un solo bacio, una presa per mano o abbraccio.

Così finita la festa andammo a dormire io nella mia camera e lui nella sua...

Totale Amnesia...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora