40. Primo impegno

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"Ei Kappa svegliati, sono le 8:30 oggi devi fare le foto... Niente scuola "

La voce di Marco di primo mattino mi fa svegliare con il buon umore... Strano, di solito era Loris a svegliarmi. Oggi?

"Uhm... Marco dov'è Loris? "-dissi stiracchiandomi ancora nel letto-

"É andato a lavorare da un bel pò, perché? Tranquilla, mi prenderò cura io di te..."-disse accennando un sorrisetto con tanti significati-

"Come già a lavoro?"-incredula dell'anticipo che aveva fatto-

"Si, c'è qualche problema forse?"

"No, e che poteva almeno svegliarmi... Gli avrei fatto la colazione "

"Ha detto che non voleva disturbati... Perciò se ne andato dicendomi di non perderti di vista..."

"Non sono una bambina! E poi é strano lui va a lavorare alle 09:00"

"Avrà molto da fare e sarà andato un'ora e mezza prima per non fare tardi sta sera..."

"Sta sera? Ha detto che tornava di sera?"

"Si, c'è qualcosa che non va?"

"No... Dai mi preparo e vengo"

...mi alzai dal letto...

Mi cambiai subito...
Non feci neanche colazione, non avevo fame. Marco mi sta aspettando in sala, prendo il telefono le chiavi e metto tutto nella tasca dei miei jeans. Scappati di casa, andammo subito a fare queste benedette fotografie che presto furono pubblicate sui social, stampate per riviste, poster e iniziarono a chiedermi di fare apparse in TV...
Ovviamente insieme a Marco, accettai tutte le proposte. Dovevo farmi conoscere dal mondo era indispensabile questo; già avevo fatto quel concerto imprevisto per colpa di Tea e Tony; e per pura fortuna sono riuscita a farmi valere nonostante il mio piccolo difetto della memoria.

Presto non sarebbe stato più un problema, sarà solo questione di tempo e scoprirò forse non tutto di me ma gran parte almeno... Ma ora non feci caso che la situazione si stava complicando sempre di più, me ne sarei accorta troppo tardi...
Marco mi portò a pranzare in quel ristorante bellissimo dove mi portò Loris la prima volta, il Saule pleureur.

Molti ricordi mi vengono in mente con Marco, ricordi sbiaditi si possono chiamare.
É come se fossi in un treno ad alta velocità cercando di guardare fuori il finestrino, vedo il paesaggio ma non i particolari che rende quel posto quello che é realmente, tipo un omino stirilizzato nel gioco dell'impiccato.
Come poteva un ragazzo che conoscevo da poco, farmi ricordare dei flashback della mia vita dove lui non ne faceva parte?
Cose strane mi capitavano da quando Marco é entrato a far parte della mia vita. Non fraintendetemi non ci penso a mollare Loris per lui... SIA CHIARO! È solo che con lui sto bene...

Totale Amnesia...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora