9.

125 13 17
                                    

MARCO's POV
Luna si addormentó tra le mie braccia. Stetti lì, fermo, sul suo letto, ad accarezzarle i capelli per tutto il tempo e ad inalare il suo meraviglioso profumo alla vaniglia. Quella sera non mi andava di andare in discoteca e lasciarla sola. Certo, ci sarebbe stata Aria, ma avrei voluto che fosse solo con me. Probabilmente non ci sarei più andato. Inoltre dovevo pensare a un luogo dove proporle di diventare la mia fidanzata, per formalità. Fissai lo sguardo al soffitto e mi persi nei miei pensieri. Un'idea aveva iniziato a prendere forma nella mia mente, però avrei avuto bisogni di alcuni giorni per attuarla. Luna inizió a muoversi, mi spostai di lato credendo che stesse scomoda. Lei aprì lentamente gli occhi, appena mi vide mi sorrise e io contraccambiai. Era davvero bella con i capelli arruffati, gli occhi semichiusi e quel sorrisino stampato sul viso. Lasciai un bacio casto sulle sue labbra. Si mise a sedere e disse:'mmh..sai, ci ho ripensato, vengo con te in discoteca stasera.'
'Si può pensare mentre si dorme?'-mi aveva fatto affiorare un dubbio.
'Ci ho pensato prima di addormentarmi'-disse richiudendo gli occhi.
'Si ma non hai risposto alla mia domanda. Ora ho questo dubbio. Grazie.'
'Cerca su internet. E comunque, sei contento o no che verrò con te?'-mi chiese guardandomi dritto negli occhi.
'Certo ne sono felicissimo. Avevo pensato di non andarci più per rimanere con te.'
'Perfetto, ora non ce ne sarà bisogno'-sorrise.
'Si ma penso che ora dovresti iniziare a prepararti, hai dormito tutto il pomeriggio!'
Sgranó gli occhi e disse:'oh mamma! Esci che mi vesto!'
Mi accompagnó alla porta spingendomi e in tutta fretta inizió a prendere il necessario dall'armadio. Era davvero buffa, ma sempre fantastica. Sorrisi tra me e me. Scesi le scale, al piano inferiore non c'era nessuno, mi sedetti sul divano e aspettai. Ma quanto ci metteva? Tamburellai con le dita sul tavolo, stava impiegando troppo tempo e iniziavo a preoccuparmi. Quel giorno stesso era svenuta a scuola. Mi alzai e andai verso le scale. La porta della sua stanza si aprì e lei uscì. Aveva una gonna a vita alta in pelle nera, un top corto bourdeax e degli stivaletti neri. I capelli le ricadevano lisci sulle spalle, si era truccata ed era wow. Diciamo che il tempo che aveva impiegato per prepararsi era direttamente proporzionale alla sua bellezza.
'Sei fantastica'-le dissi con la bocca spalancata.
'Avevi dubbi?'-mi fece l'occhiolino e iniziammo a ridere.
'No, ovviamente. Ah Luna ci passano a prendere i miei amici, dovrebbero essere qui a momenti.'
Nemmeno il tempo di dirlo che si sentì un clacson suonare.
La presi a braccetto e uscimmo dalla casa. Le aprii lo sportello dell'auto e io e lei ci sedemmo dietro.
'Marcoooo, hai portato la fidanzatina?'-sghignazzarono quei tre dementi.
'Si, problemi?'-sbuffai.
'Emh, io sono Luna, piacere'-disse lei timidamente.
Che stupido! Dovevo presentarli.
'Luna loro sono Davide, Federico e Claudio lo conosci.'
Fecero cenni con la testa e iniziarono a scambiarsi occhiatine e a fare risolini. La discoteca non era molto lontana, quindi dovetti sopportare per poco la loro idiozia. Luna invece sembrava divertirsi.
Svoltammo in una strada laterale e già da fuori si sentiva la musica ad alto volume. Aiutai Luna a uscire dall'auto. Tutti e cinque ci dirigemmo all'entrata. Subito la puzza di alcool e fumo mi investì. Il volume della musica era altissimo e Davide urló:'Allora ci vediamo dopo'
Annuii e ci dividemmo. Io con Luna e loro tre per i fatti loro. Luna mi trascinó verso la pista da ballo e iniziammo a muoverci a ritmo di musica. Ben presto eravamo tutti sudati e incollati gli uni agli altri. Presi Luna per i fianchi e l'avvicinai a me. Annullai completamente le distanze baciandola. Si staccó e sorrise.
'Vuoi qualcosa da bere?'-le chiesi alzando il tono della voce. Lei mi fece cenno di si e la lasciai lì un attimo per andare a prendere qualcosa dal bar. Mi muovevo tra i corpi a fatica. Mi pestarono i piedi diverse volte.
Mi avvicinai al barista.
'Ehi, cosa ti porto?'
'Due bicchieri di quello che vuoi'
Me ne porse due ripieni di un liquido rosa e una fetta di limone galleggiante. Pagai e cercai di farmi spazio per tornare da Luna. Non era dove l'avevo lasciata, nè nei dintorni. Ma dove si era cacciata? Iniziai a spingere un po' di gente, cercandola disperatamente è gridando il suo nome. Poi la vidi. Era appoggiata a una parete, sul lato opposto rispetto a dove l'avevo lasciata, e un ragazzo era vicino a lei, troppo vicino. Stava provando a baciarla, ma nonostante lei opponesse resistenza, lui insisteva. Non ci vidi più dalla rabbia. Feci cadere i bicchieri e mi fiondai su quel tipo. Lo presi per il colletto della camicia, lo costrinsi a voltarsi e dissi:'Lei è mia, lasciala.' E poi gli tirai un pugno in pieno viso. Il ragazzo cadde a terra ma non m'importava. Mi voltai verso Luna:'ehi va tutto bene? Ti ho lasciata un minuto e...va bene dai, ora ci sono io.'
Aveva gli occhi ludici e mi abbracció. Poi si staccó di colpo. Accadde tutto in un attimo. Mi urló:'Marco attento, spostati!'
Capii troppo tardi e qualcosa mi colpi alla nuca. L'ultima cosa che vidi fu il viso di Luna, poi più niente.

Tadà il nono capitolo! Diciamo che la serata in discoteca non si è conclusa proprio bene. Cosa succederà a Marco?
Vi ringrazio per i commenti e le stelline❤️ continuate a farmi sapere cosa ne pensate della storia!

Il sapore del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora