17.

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LUNA's POV
Avevo davvero chiuso i ricordi dentro quella lettera. Ero determinata a lasciarmi il passato alle spalle. Avevo stabilito quanto fosse inutile continuare a piangere su avvenimenti accaduti e irreversibili. Sarei andata avanti in un modo o nell'altro. Marco sarebbe sempre rimasto nel mio cuore, ma non mi avrebbe più condizionata.
La mattina successiva a quella sera mi svegliai presto. Presi gli auricolari, li collegai al cellulare e feci partire la musica al massimo volume. Impostai la riproduzione casuale e iniziai a canticchiare. Aprii l'armadio e presi un paio di jeans chiari attillati, un top rosso e un cardigan nero. Portai tutto in bagno, feci una doccia piuttosto veloce e mi vestii. Avevo ancora molto tempo a disposizione prima di dover uscire da casa per andare a scuola. Piastrai i capelli, misi lo smalto bordeaux alle unghie e mi truccai leggermente. Dopo un rapido sguardo allo specchio mi fermai di colpo. Ero completamente diversa. Gli occhi verdi risaltavano con il mascara e l'eye-liner intorno. I vestiti mi abbracciavano il corpo facendomi sembrare più magra di quanto già lo fossi. I capelli lisci come seta. Avevo deciso di cambiare e lasciarmi tutto alle spalle, avrei iniziato da qui. Sorrisi alla nuova ragazza nello specchio e tornai nella mia stanza a recuperare lo zaino e la giacca per andare a scuola. Scesi le scale e sentii una serie di mormorii provenire dal salotto. Entrai cautamente e vidi Alex e Emily intenti a colorare dei disegni seduti sul tappeto. Si tiravano gomitate e mormoravano a proposito di una sorpresa.
'Ehi piccoli!'-li salutai sorridente.
'Emily sbrigati, nascondili!'-bisbiglió Alex è rivolgendosi a me disse:'ciao Luna! Come sei carina oggi.'
'Grazia amore. Ma che state combinando?'-indagai
'Nulla, nulla. Vai a scuola o farai tardi.'-mi rispose Emily, si avvicinó e mi abbracció.
Uscii di casa assai incuriosita. Chissà cosa stavano architettando quei due marmocchi. Mi persi a pensare a cosa potessero avere in mente e in poco tempo mi ritrovai davanti al cancello della scuola. Feci un grande respiro. Non ero pronta a quello che la gente avrebbe pensato vedendomi diversa. Mi feci coraggio e entrai. Muovevo la testa alla ricerca di Aria evitando di incrociare gli sguardi degli altri. Tutti mi guardavano stupefatti, alcuni si avvicinarono addirittura a chiedermi se fossi io e altri che nemmeno conoscevo mi salutarono. I loro sguardi erano diversi, pieni di ammirazione e sognanti, non mi guardavano come ero abituata. Che situazione stramba. È incredibile come la gente ti noti solo quando hai un aspetto diverso, migliore. All'inizio apprezzai i complimenti che iniziarono a giungere, ma ben presto li disprezzai. Il loro atteggiamento era dovuto essenzialmente al mio cambiamento esteriore ma se questo non ci fosse stato avrebbero continuato a comportarsi come sempre, ignorandomi e parlandomi alle spalle. Poi finalmente la vidi, vidi la sua folta chioma bionda e le corsi incontro, impaziente di allontanarmi da quei miei "nuovi amici".
'Aria!'- lei si voltó e mi sorrise. Una serie di emozioni si fecero strada sul suo volto. Felicità, confusione, stupore e infine di nuovo felicità.
'Luna ma che hai combinato? Stai benissimo.'-mi urló venendomi in contro e mi abbracció, anzi mi stritoló.
'Da oggi c'è una nuova Luna. Ho deciso di incominciare tutto di nuovo.'-posai il mio sguardo fiero sul suo un po' titubante. Aveva capito. Aveva capito che era solo una messa in scena e che dentro morivo ancora. Lo aveva capito ma non me lo disse esplicitamente. Questo significa avere una vera amica. Le parole non servono.
Mettemmo da parte questo argomento e ci dirigemmo in aula. Furono cinque ore davvero intense, ma sembrava essere tornati alla normalità. Ovviamente mi sbagliavo. Una vita normale non mi é stata concessa.
Tornata a casa, dopo aver mangiato molto velocemente un piatto di pasta riscaldata al microonde, andai nella mia stanza e mi dedicai allo studio. Circa due ore e mezza dopo mi arrivó un messaggio da Aria:'Lu! Stasera Alessandra fa una festa a casa sua. Andiamo dai. Ci passano a prendere Claudio e Federico alle nove e mezza.'
Rilessi il messaggio più volte. Erano mesi che non andavo a una festa ed erano mesi che Aria cercava di portarmici. Ero letteralmente terrorizzata dalle feste e all'inizio fui propensa a rifiutare nuovamente. Quella volta però accettai. Avevo deciso di lasciarmi il passato alle spalle e così avrei fatto. Un po' di forza e coraggio, non sarebbe stato tanto male. Mancava ancora diverso tempo prima della festa, così, avendo finito i compiti, decisi di stendermi un po' sul letto ad ascoltare musica. Appena appoggiai la testa al cuscino la piccola Emily mi chiamó.
'Arrivo! Un attimo.'-urlai uscendo dalla stanza. Scesi le scale e andai nel salone dove trovai lei e Alex intenti ad armeggiare con dei fogli, di nuovo.
'Luna abbiamo una sorpresa per te.'-mi sorrise tutto emozionato Alex.
'Uh, adoro le sorprese.'
'Allora chiudi gli occhi e aprili solo quando lo diciamo noi.'
'Va bene.'-chiusi gli occhi poggiandoci sopra i palmi delle mani.
'Aprili!'-urlarono in coro dopo qualche minuto.
Aprii gli occhi e mi ritrovai due bimbi estremamente felici con un disegno stupendo tra le mani. C'erano tre persone. Io, Alex ed Emily stavamo camminando sulla spiaggia mano nella mano. Il sole, con due occhi grandi e neri, era posto in altro all'angolo sinistro del foglio. Io indossavo un vestito rosa sgargiante e avevamo tutti e tre un sorriso enorme.
'Oh bimbi miei! È stupendo!'-esclamai abbracciandoli forte.
Quel momento felice fu interrotto dal suono del campanello. Rivolsi loro un sorriso smagliante e mi alzai per andare ad aprire, loro nel frattempo erano corsi via allegri. Aprii la porta e mi ritrovai faccia a faccia con un postino.
'Signorina Luna?'-mi guardó con aria titubante.
'Si si, sono io.'
'Ah bene. Questa è per lei. Arrivederci.'- mi consegnó una busta bianca, si voltó e se ne andò. La rigirai tra le mani più volte, passando l'indice sulle parole scritte sul retro.
'Non ti dimentico, nonostante tutto.
Destinatario: Luna.
Mittente: Marco.'
Fu un colpo al cuore. Leggendo il suo nome e riconoscendo la sua scrittura avevo smesso di respirare. Le lacrime minacciavano di uscire, la mani tremavano. Morivo dalla voglia e dal bisogno di aprire quella lettera, ma non potevo. Dovevo andare avanti. Me l'ero promesso. Salii di corsa le scale, aprii il primo cassetto vuoto della scrivania, ci infilai la lettera e lo chiusi a chiave. Presi quest'ultima e la lanciai dalla finestra. Ecco, era fatta. Dovevo dimenticarlo. Asciugai le lacrime e iniziai a prepararmi per la festa.

Ciao a tutti❤️ ecco il capitolo 17! Allora Luna ha intenzione di lasciarsi il passato alle spalle e di incominciare una nuova vita. Riceve la lettera di Marco ma non è intenzionata a leggerla, almeno per il momento. Andrà a una festa, la prima dopo quella dell'incidente. Cosa succederà? Cosa scoprirà?
Continuate a leggere e saprete. Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una 'stellina' e/o un commentino. GRAZIEEE❤️
-G.

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